Scritti giovanili 1912-1922
certa minuzia, per l'influenza indelebile del parente Mantegna, Bellini va oltre Piero che dissi aver lasciato talora al panneggio qualche nervatura
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Epperciò, poiché non posso rifare ancora una volta la storia del passaggio dall'impressionismo al cubismo, e dal cubismo al futurismo, o addirittura
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Chi sa infine se la foresta sia più quella dei tronchi scabri o non piuttosto, al mezzogiorno, dei cilindri che prillano dalla volta frondosa al
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Sento mormorare di questa creazione arbitraria di membra, ch'essa conduce l'organismo, inevitabilmente, al grottesco.
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Ora al soggetto come scioccamente lo si intendeva, si attribuivano tre significati.
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. - Pollaiolo anche, Botticelli o un Miceneo anch'essi, ricercano il moto relativo per poter dare architettura al moto assoluto, perché insomma il corpo
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nell'arte grande. La curva è pericolosa, lo sappiamo. Conduce al serpentino, al floreale, al persiano, al senese. (Io non ho nulla in contrario ai
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non cerchi di determinare donde precisamente potessero giungere al Baço gli elementi classici (architettonici) ch'egli introduce nelle sue opere
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Ancora uno sbalzo per riportarci al '400 andaluso dalle decorazioni del soffitto dell'Alhambra che il Mayer contrariamente al Bertaux vuol troppo
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Inoltre v'è una ragione più interna per credere al viaggio di Caracciolo a Roma, e più per spiegare la ragione del suo graduale mutamento stilistico
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Ma occorrerebbe - e sarà tra breve - presentare al pubblico cose insospettate ove si vedrebbe come Feti sia giunto almeno fino al tocco infernale di
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Le cose si complicano quando si giunge al sommario e alla conclusione, cioè alle due storie dell'arte senese.
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Si crederebbe di essere saltati involontariamente dal «sommario» al «lineamento dei valori d'arte senese »; eppure non è così.
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Piero della Francesca, anche lui ha parecchie cose al Museo Campana.
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Al Piazzetta invece dopo un esame tranquillo va tolta la bella Testa di vecchio (n. 76), per restituirla al Pittoni; nessuna maraviglia che i due
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Preti» il Martirio di Sant'Andrea al Louvre, il Mosè che fa zampillare la roccia al Prado. Infine, non pare al Frangipane, così buon conoscitore almeno
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È al lavoro Mattia Preti.
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Il luogo di stampa parrebbe indicare, a tutta prima, uno di quegli studi di campanile dovuti vuoi al canonico vuoi al segretario comunale che non
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Si dànno come perduti i quadri della cappella dei Signori della Città mentre si tratta delle tele di S. Maria della Neve ora al Museo del Castello, e
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Il San Carlo orante della Galleria Colonna è stato restituito da tempo al Borgianni, dal sottoscritto (' L'Arte', gennaio 1914) *
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Un bozzetto per una Fuga in Egitto nel Museo di Padova, attribuito fin qui al Ricci, deve restituirsi al bellunese Gaspare Diziani, per il confronto
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Pare poi che il Derschau sia molto tentato ad attribuire allo stesso Diziani i quattro noti «pendants» con mitologie attribuiti al Ricci nella
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Raffronti ulteriori avrebbero anzi dimostrato al Kutschera che per il San Sebastiano di Venaria Reale il Ricci si servì della mirabile figura che
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Sicché a proposito delle controverse attribuzioni al Preda, al De Conti, al Boltraffio, il M.-V. ha il merito di abbandonarsi di peso - quasi sempre
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Gianfrancesco Rustici nel convento di Santa Lucia e che altri parecchi avevano inutilmente ricercato. Ha avuto anche l'agio di riconoscere sempre al Bargello
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Altre buone correzioni compie il Voss riferendo al Turchi una Strage degli Innocenti attribuita al Rottenhammer, a G. Carlo Loth alcune opere a
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I nuovi acquisti sono alcune opere della scuola del Pacher, ma dove l'italianismo di questo maestro quasi si perde; una interessante Presentazione al
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Al bello decorativamente trittico della Collezione Carrand al Bargello erano state riunite dai conoscitori altre opere come la Madonna della
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convitati al banchetto della classicità, senza aver smaltito neppure l'antipasto dell'agape romantica? si trascorre al secondo Faust senza aver mai scritto
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La preoccupazione teoretica - giova ricordare al proposito che il Petraccone frequentò la conversazione del Croce - è quella che ha indotto l'autore
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letteraria, noi ci sentiamo anche in pratica immuni da quel peccataccio; e se talora l'abbiamo potuto commettere, ciò dovrà semmai imputarsi non già al
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. Murray a Londra o in quella del Castello a Milano, Nella prima è soppresso il pendant al San Giuseppe, sicché, come anche nell'altra, la compositura viene
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(1910-20) di frequentazione continua coi testi storici e letterari del «barocco» (dal Boglione, al Bellori, al Pascoli, al Bartoli, al Della Valle
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Voglio servirVi, ma presento che dove ciò sarà men male il dovrò al piacimento, alla fiducia che la Vostra intrinsechezza m'inspira.
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Ritraggasi nondimeno dalla schiera il Sacchi fattosi parte per se stesso, ma qui non al suo meglio in una Fuga in Egitto che potrà forse revocarsi in
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48. Tralcio di vite. Modena, raccolta Campori. Mi faceva pensare al Cerquozzi.
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139a. Cristo morto. Roma, Ministero Lavori Pubblici. Attribuitogli nella seconda edizione, mi risultava cosa vicina al Brandi.
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Capitoli nuziali (Roma, Galleria Nazionale) attribuiti al Ghezzi (459) e col Martirio di San Bartolomeo (Roma, Coll, Marchesi) esposto al nome di Giaquinto
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155. Lucrezia e Tarquinio. Roma, Accademia di San Luca. Opera toscana vicina al Bilivert.
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345 (seconda edizione). Il battesimo di un Santo. Milano, Museo Civico [figura 238]. Tendevo ad accettare l'attribuzione al tempo giovanile
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490. Amore e Psiche. Firenze, Uffizi. Proprio in quei giorni il Voss lo restituiva al Crespi bolognese.
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590. La famiglia Sartorio. Modena, Museo Civico. Uno dei revisori pensava al Ghezzi, un altro al Maggiotto; a me ricordava stranieri come lo Zoffany
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Presentato bene, ove se ne tolgano La grazia al condannato (620) che non si riuscì a trapassare al Fetti (v., [figura 239], contentandosi di un
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Giuditta di Faenza (915 A), prima attribuita al Tiepolo (991). Mi sembrava di qualche nordico affine al Lyss e con ancora ricordi di Cornelio di
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1011. Donna col cagnolino. Milano, raccolta Chiesa [figura 260]. Già la riunivo al Ceruti (come poi scrissi nel '27).
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Ma v'è un'altra soluzione, più intellettuale questa, e profonda, del movimento. La dobbiamo al pittore Boccioni.
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esempio, del cosiddetto Conte di Canossa e della cosiddetta Marchesa di Pescara al British Museum assegnati giustamente al Bachiacca. Giustamente ad
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Un capitolo a parte serve al Cristo della Minerva per cui il T. prova un'ammirazione illimitata.
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Pertanto Antonello non poteva che riprendere la prospettiva dove la trovasse portata al suo sviluppo migliore: in Piero.
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Ma passiamo al Polittico di Messina, del 1473 [figura 40].
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