Saper vivere. Norme di buona creanza
La signora che desidera essere presentata a Sua Maestà la Regina, deve prima pensar bene, se il suo ceto, la sua condizione, la sua posizione in
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Saper vivere. Norme di buona creanza
Non potendo nessun signore e nessuna signora intervenire ai balli di Corte, senza esser presentati, uomini e donne, a Sua Maestà la Regina, verso la
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Saper vivere. Norme di buona creanza
L'errore comune, nella folla di gente che si dirige, per lettera, per supplica, per domanda, alla Regina, è che Sua Maestà non riceva ciò che le è
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Saper vivere. Norme di buona creanza
indirizzati sempre al nome del marito invitato e vi si aggiunge il nome della sua signora: sono strettissimamente personali. L'invito, al Quirinale, è per
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sua utilità e che, ogni volta, io ho avuto cura di correggere, rifare, completare il mio testo, visto che gli usi e i costumi mondani si venivano
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fosse; fa la sua toilette, sfoglia i suoi libri, va e viene attraverso il vagone, senza chiedere mai il permesso. In albergo, la persona male educata
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sedie alle signore e alle signorine di sua conoscenza. In chiesa non si sputa mai, perché è una grave ingiuria al Signore, oltre che una sudiceria
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bella châtelaine, non ricche, ma eleganti, le sono permesse. La signorina a sedici anni può portare la veletta; preferibilmente bianca. Nel salone di sua
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: ma è anche bene, per la sua serietà, di non andare ogni sera in giro. Dai diciotto anni in poi, una signorina deve badare moltissirno al suo contegno
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, senza le critiche del pubblico. Una vecchia zitella può vestirsi come le pare, purché rispetti il suo stato e la sua età; può ricevere delle visite
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autorevole amico o una sua amica, persona - seria, s'intende col genitore della signorina, o con la madre, se non è vivo il padre, o col maggior fratello, se
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: dopo, ritorna alla sua poltrona, a udire il resto dello spettacolo. In quanto alle feste... intendiamoci bene, una fidanzata, per quanto le sia
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un grande amico, o un parente carissimo che gli ha fatto da padre, o un superiore nella sua carriera, o un maestro nella sua professione, a cui si vuol
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sposa o i parenti, per questo invito. Il testimone dello sposo se non conosce la sposa e la sua famiglia, deve esserle precedentemente presentato
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semplicemente un'amica, fare da testimone, in chiesa, alla sua parente, alla sua amica: e abbiamo notato ciò in matrimoni non semplicemente del ceto
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mattino; né fastosi doni; né lunch, o luncheon; né partenza per un lungo viaggio; né viaggio di nozze, quindi; l'uso antico aveva la sua beltà e la sua
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. Ordinariamente, ogni invitato che va a nozze di una certa importanza, ha la sua carrozza, o se ne procura una: ma è sempre bene che la famiglia della
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persone; sono così graziose! A ogni modo, una più larga mensa vi deve essere, quella di onore: la sposa si siede al primo posto, avendo alla sua diritta lo
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, 1981, p. 20). Ma anche in età più avanzata non si impone in forza di sua grazia, di quei modi morbidi e magari insinuanti, ai tempi giudicati consoni
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presentarsi insieme, solo all'inizio della loro vita comune. Poi, basta. Anche quando la sposa riceve, le prime volte, in casa sua, al suo giorno, lo
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Saper vivere. Norme di buona creanza
dopo, involontariamente, mette alla porta i visitatori, con la sua fretta. Se ha una casa già molto elegante, bisogna che nel giorno sia elegantissima
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se non delle regole generali, delle linee, diciamo così, perché la sua ospitalità sia gradita al palato e allo stomaco del suoi invitati. Nei pranzi
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sovrani o principi del sangue, il padrone di casa, il solo padrone di casa, con la sua ambasciata, se è un ambasciatore, con la sua famiglia maschile, se è
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madre e al padre, il nuovo cristianello o la nuova cristianella: in quel momento, dà i doni alla puerpera e al neonato. Poi, la sua corvée non è finita
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che ogni regalo che si debba fare al clero, al chierico, al sagrestano, spetta assolutamente a lui; né il cresimando, né la sua famiglia vi debbono
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madre e al padre, il nuovo cristianello o la nuova cristianella: in quel momento, dà i doni alla puerpera e al neonato. Poi, la sua corvée non è finita
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: così che ogni regalo che si debba fare al clero, al chierico, al sagrestano, spetta assolutamente a lui; nè il cresimando, nè la sua famiglia vi
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La signora che desidera essere presentata a Sua Maestà la Regina, deve prima pensar bene, se il suo ceto, la sua condizione, la sua posizione in
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Non potendo nessun signore e nessuna signora intervenire ai balli di Corte, senza esser presentati, uomini e donne, a Sua Maestà la Regina, verso la
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L'errore comune, nella folla di gente che si dirige, per lettera, per supplica, per domanda, alla Regina, è che Sua Maestà non riceva ciò che le è
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indirizzati sempre al nome del marito invitato e vi si aggiunge il nome della sua signora: sono strettissimamente personali. L'invito, al Quirinale, è per
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sua utilità e che, ogni volta, io ho avuto cura di correggere, rifare, completare il mio testo, visto che gli usi e i costumi mondani si venivano
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fosse; fa la sua toilette, sfoglia i suoi libri, va e viene attraverso il vagone, senza chiedere mai il permesso. In albergo, la persona male educata
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un grande amico, o un parente carissimo che gli ha fatto da padre, o un superiore nella sua carriera, o un maestro nella sua professione, a cui si vuol
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dono, resta delusa; e non arriva a nascondere la sua delusione. Voi, siete delusissimo. Dono comune, volgare, che tutti possono fare, che tutti fanno
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sedie alle signore e alle signorine di sua conoscenza. In chiesa non si sputa mai, perchè è una grave ingiuria al Signore, oltre che una sudiceria
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bella châtelaine, non ricche, ma eleganti, le sono permesse. La signorina a sedici anni può portare la veletta; preferibilmente bianca. Nel salone di sua
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: ma è anche bene, per la sua serietà, di non andare ogni sera in giro. Dai diciotto anni in poi, una signorina deve badare moltissimo al suo contegno
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, senza le critiche del pubblico. Una vecchia zitella può vestirsi come le pare, purchè rispetti il suo stato e la sua età; può ricevere delle visite
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semplicemente un'amica, fare da testimone, in chiesa, alla sua parente, alla sua amica: e abbiamo notato ciò in matrimonii non semplicemente del ceto
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mattino; nè fastosi doni; nè lunch o luncheon; nè partenza per un lungo viaggio; nè viaggio di nozze, quindi; l'uso antico aveva la sua beltà e la sua
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Saper vivere. Norme di buona creanza
. Ordinariamente, ogni invitato che va a nozze di una certa importanza, ha la sua carrozza, o se ne procura una: ma sempre bene che la famiglia della sposa
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, sono così graziose! A ogni modo, una più larga mensa vi deve essere, quella di onore: la sposa si siede al primo posto, avendo alla sua diritta lo
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Saper vivere. Norme di buona creanza
autorevole amico o una sua amica, persona seria, s'intende col genitore della signorina, o con la madre, se non è vivo il padre, o col maggior fratello, se
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presentarsi insieme, solo all'inizio della loro vita comune. Poi, basta. Anche quando la sposa riceve, le prime volte, in casa sua, al suo giorno, lo sposo
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Saper vivere. Norme di buona creanza
dopo, involontariamente, mette alla porta i visitatori, con la sua fretta. Se ha una casa già molto elegante, bisogna che nel giorno sia elegantissima
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intero: dopo, ritorna alla sua poltrona, a udire il resto dello spettacolo. In quanto alle feste.... intendiamoci bene, una fidanzata, per quanto le sia
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vogliono se non delle regole generali, delle linee, diciamo così, perchè, la sua ospitalità sia gradita al palato e allo stomaco dei suoi invitati. Nei
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sovrani o principi del sangue, il padrone di casa, il solo padrone di casa, con la sua ambasciata, se è un ambasciatore, con la sua famiglia maschile, se è
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sposa o i parenti, per questo invito. Il testimone dello sposo se non conosce la sposa e la sua famiglia, deve esserle precedentemente presentato
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