Saper vivere. Norme di buona creanza
Gli inviti per un ballo al Quirinale sono fatti dal Prefetto di Palazzo e dalla Dama di Onore a nome delle Loro Maestà il Re e la Regina: sono
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, la nostra Regina dà volentieri qualche garden party. Questo uso, come si vede dal suo nome, è completamente inglese: la società francese se lo è
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sportello; non tira la tendina contro il sole; non dice il nome della stazione, a cui si è arrivati; non ha freddo, quando gli altri hanno freddo; non ha
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di un compagno o di una compagna di viaggio: deve sempre sapere il nome della stazione, in cui si arriva: deve sempre aprire o chiudere lo sportello
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col nome, con perle fine; anello con rubino: porta - fortuna di oro o di argento; piccolo sacco da viaggio; piccola poltrona di giunco dipinto
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dei tempi, quasi quanto il nome di Dante, quello di monsignor Della Casa, tutti questi obblighi di civiltà puerile, di cui discorrono, con gravità
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; molto garbo, con una leggera tinta di freddezza. A diciotto anni, una signorina non chiama per nome, come uomini, se non i fratelli, e un poco i
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cognati: il nome di parentela, suocera, padre, cognato, non si assume se non dopo il matrimonio. Negli onomastici della futura suocera, delle future
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raffreddore! Su tutta la biancheria della sposa si ricama l'iniziale del suo nome di battesimo: è roba sua: lei la deve indossare e il suo nome di
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battista, ricamato con le cifre della sposa: così si aveva il nome di compare di fazzoletto. Nel popolo, in molte famiglie borghesi e anche in qualche
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: l'invito è sempre fatto a nome dei genitori della sposa, o di chi funziona, in mancanza di loro: si manda un bel cartoncino stampato, con le indicazioni ben
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mazzolino di fiori, facendolo trovare accanto al loro piatto. Bene inteso, che quando gli invitati sono molti, bisogna scrivere il loro nome sopra un
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- non scrivo...» (Giancarlo Buzzi, op. cit., p. 25). A lungo il suo Virgilio dello stare in società porta il nome glorioso di nome Giuseppe (Gégé) Primoli
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vi è il permesso, la presentazione si fa, nominando solo il nome del presentato, mai quello della signora, giacché presentato e presentatore, lo
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avere grande nome o grandi ricchezze - le quail, dal giorno che si sono maritate, venti o trenta, o quaranta anni fa, conservano sempre lo stesso
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, elegantissimamente stampato, coi nomi del padrone e della padrona di casa - sempre prima, il nome del padrone - e con uno spazio bianco per
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bisogno del cartoncino stampato, per questi inviti; bastano due parole gentili scritte dalla padrona di casa, poiché è sempre lei, che invita, a nome
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essere in tavola, ma versato dalle bottiglie originali, dai camerieri, che ne debbono dire anche il nome. Questo menu generale, che ho dato, può essere
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scoraggiante! Ma, naturalmente, vi è chi, per onorare il proprio nome e il proprio censo, per celebrare un anniversario, un compleanno, un onomastico
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tempi, quasi quanto il nome di Dante, quello di monsignor della Casa, tutti questi obblighi di civiltà puerile, di cui discorrono, con gravità
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Gli inviti per un ballo al Quirinale sono fatti dal Prefetto di Palazzo e dalla Dama di Onore a nome delle Loro Maestà il Re e la Regina: sono
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garden party. Questo uso, come si vede dal suo nome, è completamente inglese: la società francese se lo è subito assimilato, e, in Italia, le grandi case
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raffreddore! Su tutta la biancheria della sposa si ricama l' iniziale del suo nome di battesimo: è roba sua: lei la deve indossare e il suo nome di battesimo
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sportello; non tira la tendina contro il sole; non dice il nome della stazione, a cui si è arrivati; non ha freddo quando gli altri hanno freddo; non
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richiesta di un compagno o di una compagna di viaggio: deve sempre sapere il nome della stazione, in cui si arriva: deve sempre aprire o chiudere lo sportello
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, ricamato con le cifre della sposa: così si aveva il nome di compare di fazzoletto. Nel popolo, in molte famiglie borghesi e anche in qualche famiglia
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; pelle di daino, montata con seta, per il viaggio, molto pratica per evitare il contatto con le lenzuola di albergo. A bambine fortunate: spillo col nome
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; molto garbo, con una leggera tinta di freddezza. A diciotto anni, una signorina non chiama per nome, come uomini, se non i fratelli, e un poco i
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' invito sempre fatto a nome dei genitori della sposa, o di chi funziona, in mancanza loro: si manda un bel cartoncino stampato, con le indicazioni ben
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mazzolino di fiori, facendolo trovare accanto al loro piatto. Bene inteso, che quando gli invitati sono molti, bisogna scrivere il loro nome sopra un
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vi è il permesso, la presentazione si fa, nominando solo il nome del presentato, mai quello della signora, giacchè presentato e presentatore, lo
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avere grande nome o grandi ricchezze - le quali, dal giorno che si sono maritate, venti, o trenta, o quaranta anni fa, conservano sempre lo stesso
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, elegantissimamente stampato, coi nomi del padrone e della padrona di casa - sempre prima, il nome del padrone - e con uno spazio bianco per
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bisogno del cartoncino stampato, per questi inviti; bastano due parole gentili, scritte dalla padrona di casa, poichè è sempre lei, che invita, a nome
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cognati: il nome di parentela, suocera, padre, cognato, non si assume se non dopo il matrimonio. Negli onomastici della futura suocera, delle future
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essere in tavola, ma versato dalle bottiglie originali, dai camerieri, che ne debbono dire anche il nome. Questo menu generale, che ho dato, può essere un
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. È scoraggiante! Ma, naturalmente, vi è chi, per onorare il proprio nome e il proprio censo, per celebrare un anniversario, un compleanno, un
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