Saper vivere. Norme di buona creanza
. Sin da quando eri fanciulletto tua madre, tuo padre, la tua bambinaia, il tuo maestro, ti dissero che non dovevi ficcarti le dita nel naso, che non
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madre, verso cui avevate tenerezza, devozione, gratitudine, profonda: chi v'impedirà di portare, per lei, un lutto più lungo, che quella di zia non
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per un anno, in morte di marito o di moglie; per nove mesi, in morte di padre o di madre; per nove mesi, in morte di suocera o suocero; per sei mesi
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, sotto i quattro anni e, ordinariamente, non si mette, salvo che si tratti di padre o madre dei bimbi: allora il lutto è obbligatorio. I bimbi in
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madre, in visita, altrove, la signorina serba un contegno semplice, né malinconico, perché sarebbe ridicolo, né altiero, perché sarebbe odioso, né
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visita; non cambia posto; si disinteressa del ballo. In salone, ricevendo visite, la signorina aiuta costantemente sua madre o sua sorella maggiore
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i gioielli di sua madre, se gliene ha lasciati; può infine, godere di una onesta libertà di azione, di cui non godono punto, né la signorina a
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autorevole amico o una sua amica, persona - seria, s'intende col genitore della signorina, o con la madre, se non è vivo il padre, o col maggior fratello, se
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lasciarlo sfuggire! Quanti mali produca questa soverchia intimità, questa soverchia familiarità lo sa Iddio! Anzitutto, per molte ore del giorno, una madre
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accompagnarla nella via, solo quando ne sia invitato dalla madre o dal padre, camminando sempre accanto alla madre, a cui darà la destra, non
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dodici di linon e dodici di nansouk, senza le sei di seta, salvo qualche parures, una o due di seta. E in questi corredi così evanescenti, ogni madre
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chiesa in redingote, calzoni a righe, cravatta chiara, guanti tortorella e tuba, come lo sposo: offre il braccio, per lo più, alla madre dello sposo
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pelle lucida, i guanti bianchi. È chic avere un bel fiore, all'occhiello, ma sarebbe ridicolo, se fosse il fior d'arancio. La madre della sposa e
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essere sempre vestito di bianco, di raso bianco. Dopo la sposa, viene sua madre o la sua più prossima parente, al braccio dello sposo; e così ogni
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seguente. Dirimpetto alla sposa, all'altro primo posto, vi è sua madre, se l'ha; la quale ha a destra il padre o il più prossimo parente dello sposo, e a
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giorno per ricevere, sebbene molti lo considerino come un giorno eccellente, per non muoversi di casa: non il giorno in cui riceve la propria madre, o
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giorno eccellente, per non muoversi di casa: non il giorno in cui riceve la propria madre, o la propria suocera o la nostra migliore amica, o una dama
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è madre di famiglia, saprà di dover portare un po' di zucchero in polvere, in una carta, per metterlo sulla boccuccia del neonato, che dopo il sale
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madre e al padre, il nuovo cristianello o la nuova cristianella: in quel momento, dà i doni alla puerpera e al neonato. Poi, la sua corvée non è finita
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ornamenti, in un dono utile e dilettevole, una macchina fotografica, una scatola di compassi, un atlante. Nessun dono bisogna fare alla madre e ai
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spettano alla madrina. Ma nulla essa è tenuta a donare alla madre o ai parenti della figlioccia. Più tardi, secondo i rapporti, ella fa un dono al
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da quando eri fanciulletto tua madre, tuo padre, la tua bambinaia, il tuo maestro, ti dissero che non dovevi ficcarti le dita nel naso, che non
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madrina che sostiene sulle braccia il neonato, presso il Sacro Fonte: deve portare una candela di cera, grossa, che si lascia, poi, alla chiesa: se è madre
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madre e al padre, il nuovo cristianello o la nuova cristianella: in quel momento, dà i doni alla puerpera e al neonato. Poi, la sua corvée non è finita
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questi ornamenti, in un dono utile e dilettevole, una macchina fotografica, una scatola di compassi, un atlante. Nessun dono bisogna fare alla madre e ai
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spettano alla madrina. Ma nulla essa è tenuta a donare alla madre o ai parenti della figlioccia. Più tardi, secondo i rapporti, ella fa un dono al
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di linon e dodici di nansouk, senza le sei di seta, salvo qualche parure, una o due di seta. E in questi corredi così evanescenti, ogni madre
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in redingote, calzoni a righe, cravatta chiara, guanti tortorella e tuba, come lo sposo: offre il braccio, per lo più, alla madre dello sposo, visto
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madre, verso cui avevate tenerezza, devozione, gratitudine, profonda: chi v'impedirà di portare, per lei, un lutto più lungo, che quello di zia non
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per un anno, in morte di marito o di moglie; per nove mesi, in morte di padre o di madre; per nove mesi, in morte di suocera o suocero; per sei mesi
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, sotto i quattro anni e, ordinariamente, non si mette, salvo che si tratti di padre o madre dei bimbi: allora il lutto è obbligatorio. I bimbi in fasce
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madre, in visita, altrove, la signorina serba un contegno semplice, nè malinconico, perché sarebbe ridicolo, nè altiero, perchè sarebbe odioso, nè
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i gioielli di sua madre, se gliene ha lasciati; può, infine, godere di una onesta libertà di azione, di cui non godono punto, nè la signorina a
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pelle lucida, i guanti bianchi. È chic avere un bel fiore, all'occhiello, ma sarebbe ridicolo, se fosse il fior d'arancio. La madre della sposa e
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sempre vestito di bianco, di raso bianco. Dopo la sposa, viene sua madre o la sua più prossima parente, al braccio dello sposo; e così ogni coppia
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seguente. Dirimpetto alla sposa, all'altro primo posto, vi è sua madre, se l' ha; la quale ha a destra il padre o il più prossimo parente dello sposo, e a
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autorevole amico o una sua amica, persona seria, s'intende col genitore della signorina, o con la madre, se non è vivo il padre, o col maggior fratello, se
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giorno eccellente, per non muoversi di casa: non il giorno in cui riceve la propria madre, o la propria suocera o la nostra migliore amica, o una dama di
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lasciarlo sfuggire! Quanti mali produca questa soverchia intimità, questa soverchia familiarità, lo sa Iddio! Anzitutto, per molte ore del giorno, una madre
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accompagnarla nella via, solo quando ne sia invitato dalla madre o dal padre, camminando sempre accanto alla madre, a cui darà la destra, non
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