Saper vivere. Norme di buona creanza
neanche la dama. A un certo punto, amabilmente, Sua Maestà fa intendere che l'udienza è finita. La signora si leva, ringrazia Sua Maestà dell'onore
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questo scopo. È naturale che tali domande siano bene vagliate, da chi si deve: per gentiluomini e gentildonne straniere, fa la richiesta
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indirizzato. Tutto ciò che le vien diretto, le giunge puntualmente e se il suo ufficio di segreteria fa un certo spoglio nella corrispondenza di tal
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poseuse o da ignorante, per una signora, arrivare tardissimo ad un ballo di Corte: nessuna signora elegante, finemente educata, lo fa. Al Quirinale, mentre
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Saper vivere. Norme di buona creanza
I miei lettori sanno che questo modesto libro fu da me scritto anni fa, che se ne sono fatte molte edizioni, non per mio merito, ma, forse, per la
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È quello che fa affrontare il caldo, in tutta la sua violenza. Lasciare che, dalla mattina, penetri l'aria nelle stanze, ma che vi penetri anche il
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nulla: una donna, che fa l'uncinetto, è molto più la padrona di suo marito, che non una donna disoccupata... Io non approfondisco il soggetto, perché
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vedere, il poterlo sentire, felicità della felicità, fa segretamente benedire, all'uomo più scettico, il ritorno di questi giorni, poetizzati dalla
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: un servizio di piatti, di bicchieri, di tazze, che il marito offre alla moglie. Ne mancava, la casa, da tanto tempo! Ma la moglie fa una smorfia
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la messa, vi sono abiti, cappelli, mantelli, di tinte discrete, di taglio sobrio, adattatissimi per questo scopo. Non si fa se non una sola eccezione
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è questione di mezze tinte, di sfumature: la giovinetta fa ridere, se è troppo puerile, in quella età, e fa preoccupare, se è troppo signorina
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fissare i palchi, mai per fissare le poltrone: ascolta la musica attentamente; non chiacchiera; non fa rumore; non si volta indietro, quando arriva qualche
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E anche questo stato, che fa orrore a tante donne, può avere le sue dolcezze. Tutto sta ad elevarsi sovra il rammarico di non aver trovato marito, ed
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formale, in cui un giovane innamorato fa chiedere o chiede la mano di una fanciulla ai suoi genitori, è accettato ed è ammesso in casa, a fare la sua
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frequentare simili ritrovi, non va troppo in caffè, non si fa vedere nei restaurants alla moda, insomma fa una vita raccolta, come la fa la sua fidanzata
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! Meglio un anello che costi cinquecento lire, invece di tremila, il giorno del matrimonio e un amico di più nella esistenza. Si fa a meno di chiamare
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fa l'atto di metterglielo al dito, e lo sposo compie la gentile opera. Come orazioni speciali, nulla il compare deve fare o dire: al ritorno
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bianchi, questa tesi così squisita, finì, allora, trent'anni fa, venti anni fa, per vincere la fiera battaglia... Figurarsi che re Edoardo sosteneva che
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, maritando la figlia, deve dare il luncheon, se no che figura ci fa? Adesso, il più misero professionista, maritandosi, deve fare il viaggio di nozze; e se
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commuovere anche l'invitato più arido. Niente messa, dunque: e, alle tre, offerta di una table à the, a cui, naturalmente, nessuno fa onore, poiché tutti
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vi è il permesso, la presentazione si fa, nominando solo il nome del presentato, mai quello della signora, giacché presentato e presentatore, lo
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Saper vivere. Norme di buona creanza
Gl'inviti per un grande pranzo, si inviano almeno quindici giorni prima: il tempo più ristretto, è di otto. L'invito si fa su un cartoncino elegante
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Saper vivere. Norme di buona creanza
, talvolta, si prolunga sino a trenta minuti. La padrona di casa, quindi, in quell'intervallo, fa sedere i primi arrivati, apre delle conversazioni, cerca
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Saper vivere. Norme di buona creanza
, nella loro voluta semplicità, sono di una rara squisitezza culinaria. Intorno al pesce, per esempio, un cuoco geniale fa delle fantasie, con le salse
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è né spontaneo, né improvviso. Una signorina, invece, mette, per la decima volta, il suo vestito bianco, si pettina da sé, o si fa pettinare dalla
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dodici giorni dopo la nascita, non di più, previa una primissima benedizione, data dal sacerdote al neonato: la puerpera fa adornare riccamente la
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si va nelle classi più alte, non si fa la prima comunione di ragazzi e ragazze prima di nove o dieci anni, non si cresimano ragazzi e ragazze prima di
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dodici giorni dopo la nascita, non di più, previa una primissima benedizione, data dal sacerdote al neonato: la puerpera fa adornare riccamente la
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ragazze. Come si va nelle classi più alte, non si fa la prima comunione di ragazzi e ragazze prima di nove o dieci anni, non si cresimano ragazzi e
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la dama. A un certo punto, amabilmente, Sua Maestà fa intendere che l'udienza finita. La signora si leva, ringrazia Sua Maestà dell'onore concessole e
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questo scopo. È naturale che tali domande siano bene vagliate, da chi si deve: per gentiluomini e gentildonne straniere, fa la richiesta
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indirizzato. Tutto ciò che le vien diretto, le giunge puntualmente e se il suo ufficio di segreteria fa un certo spoglio nella corrispondenza di tal
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poseuse o da ignorante, per una signora, arrivare tardissimo ad un ballo di Corte: nessuna signora elegante, finemente educata, lo fa. Al Quirinale, mentre
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I miei lettori sanno che questo modesto libro fu da me scritto anni fa, che se ne sono fatte molte edizioni, non per mio merito, ma, forse, per la
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! Meglio un anello che costi cinquecento lire, invece di tremila, il giorno del matrimonio e un amico di più nella esistenza. Si fa a meno di chiamare
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nulla: una donna, che fa l'uncinetto, è molto più la padrona di suo marito, che non una donna disoccupata.... Io non approfondisco il soggetto, perchè
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Saper vivere. Norme di buona creanza
vedere, il poterlo sentire, felicità della felicità, fa segretamente benedire, all'uomo più scettico, il ritorno di questi giorni, poetizzati dalla
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Saper vivere. Norme di buona creanza
tempo: un servizio di piatti, di bicchieri, di tazze, che il marito offre alla moglie. Ne mancava, la casa, da tanto tempo! Ma la moglie fa una smorfia
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Saper vivere. Norme di buona creanza
opportuno. Difatti, quando è il momento che il prete benedice le nozze e che deve metter l'anello al dito della sposa, è proprio il compare che fa
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la messa, vi sono abiti, cappelli, mantelli, di tinte discrete, di taglio sobrio, adattatissimi per questo scopo. Non si fa se non una sola eccezione
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è questione di mezze tinte, di sfumature: la giovinetta fa ridere, se è troppo puerile, in quella età, e fa preoccupare, se è troppo signorina
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fissare i palchi, mai per fissare le poltrone: ascolta la musica attentamente; non chiacchiera; non fa rumore; non si volta indietro, quando arriva
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Saper vivere. Norme di buona creanza
bianchi, questa tesi così squisita, finì, allora, trent'anni fa, venti anni fa, per vincere la fiera battaglia.... Figurarsi che re Edoardo sosteneva che
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Saper vivere. Norme di buona creanza
, maritando la figlia, deve dare il luncheon, se no, che figura ci fa? Adesso, il più misero professionista, maritandosi, deve fare il viaggio di nozze; e se
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Saper vivere. Norme di buona creanza
vi è il permesso, la presentazione si fa, nominando solo il nome del presentato, mai quello della signora, giacchè presentato e presentatore, lo
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Saper vivere. Norme di buona creanza
Gl'inviti per un grande pranzo, si inviano almeno quindici giorni prima: il tempo più ristretto, è di otto. L'invito si fa su un cartoncino elegante
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, talvolta, si prolunga sino a trenta minuti. La padrona di casa, quindi, in quell'intervallo, fa sedere i primi arrivati, apre delle conversazioni
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frequentare simili ritrovi, non va troppo in caffè, non si fa vedere nei restaurant,s alla moda, insomma fa una vita raccolta, come la fa la sua fidanzata
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Saper vivere. Norme di buona creanza
, nella loro voluta semplicità, sono di una rara squisitezza culinaria. Intorno al pesce, per esempio, un cuoco geniale fa delle fantasie, con le salse
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Saper vivere. Norme di buona creanza
, più formale, in cui un giovane innamorato fa chiedere o chiede la mano di una fanciulla ai suoi genitori, è accettato ed è ammesso in casa, a fare la
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