Saper vivere. Norme di buona creanza
restando nel proprio paese, che è sempre più bello degli altri, restando nella propria casa, che è sempre più comoda delle altre: vi è chi crede di non
Pagina 120
Saper vivere. Norme di buona creanza
anche fare una intera coltre al filet, potrete ricamare un intero mobile di un salotto, a punto antico, potrete, persino, fare degli arazzi di alto
Pagina 128
Saper vivere. Norme di buona creanza
Come se si fosse nel più pieno inverno, come non si fosse ballato tutto l'inverno e tutta la primavera, si balla, in estate, sulle rotonde degli
Pagina 129
Saper vivere. Norme di buona creanza
chi deve proteggere e di chi deve esser protetto: tenera e savia legge, che mette nelle nobili mani degli uomini, che sanno pensare, sanno lavorare
Pagina 137
Saper vivere. Norme di buona creanza
, sempre, e ciò risparmia degli sforzi d'immaginazione, a chi sente qualche cosa e non sa esprimere; poi, per quanto banale possa essere, dice sempre che
Pagina 145
Saper vivere. Norme di buona creanza
la fantasia degli artisti, artefici, si sbizzarrisce in una varietà grande. La banale carta da visita sparisce, con le sue due banalissime iniziali p
Pagina 146
Saper vivere. Norme di buona creanza
che, almeno, il malinconico maestro di saper vivere, a cui la piccola scienza costò degli anni e delle fatiche, senta che le sue parole abbiano
Pagina 15
Saper vivere. Norme di buona creanza
Non è inutile un piccolo preambolo. Vi sono degli originali a base di egoismo e di aridità di spirito, i quali dichiarano che il lutto delle vesti
Pagina 153
Saper vivere. Norme di buona creanza
cominciano a ricevere, dopo quindici giorni, solo le visite di condoglianza degli intimi. Non bisogna che un grave lutto, diventi la scusa per organizzare dei
Pagina 158
Saper vivere. Norme di buona creanza
a tuba, degli uomini, è di quindici centimetri per lutto di padre, madre, suocero, suocera, moglie; di dodici centimetri per figlio, genero, nuora
Pagina 159
Saper vivere. Norme di buona creanza
la giovanetta può portare ancora i colori molto vivi, delle vesti azzurro cupo con giacche rosse, delle vesti beige con giacche bianche, degli abiti
Pagina 162
Saper vivere. Norme di buona creanza
farsi troppo pregare e non s'inebbrii degli applausi; se sa sonar bene, si rassegni amabilmente, talvolta a fare da accompagnatrice e a sonare dei
Pagina 166
Saper vivere. Norme di buona creanza
viaggio di nozze, se egli ha casa, ha famiglia, dà un pranzo, o un ricevimento in onore degli sposi: se è uno scapolo elegante, può dare questo pranzo
Pagina 31
Saper vivere. Norme di buona creanza
donne, invece degli uomini? È da tempo che nelle cronache mondane di Francia, noi vediamo, spesso, spessissimo, una zia, una cugina, una cognata o magari
Pagina 35
Saper vivere. Norme di buona creanza
cerimonia, si faceva un grande pranzo; dopo il pranzo, accompagnamento degli sposi, alla novella casa. L'uso antico, che non era chic, ma che era tenero e
Pagina 39
Saper vivere. Norme di buona creanza
vuole che del denaro, un buon cuoco e della immaginazione! Ogni invitato ha, davanti, il suo menu, in cartoncino apposito, con le iniziali degli sposi
Pagina 45
Saper vivere. Norme di buona creanza
medesimo paese, è atto più gentile lasciarle a mano, al portiere, tanto a casa degli sposi, quanto a casa dei parenti partecipanti, che più si conoscono
Pagina 48
Saper vivere. Norme di buona creanza
una grossa catena, da cui pendano elegantissimi gingilli, va d'accordo con il tea - gown: non parlo degli anelli, o uno o due, ma molti belli. E così
Pagina 55
Saper vivere. Norme di buona creanza
alla fine. Se la colazione ha un fondo di serietà, per la qualità degli invitati, la minuta diventa dinatoire: cioè si unisce all'arrosto una insalata
Pagina 70
Saper vivere. Norme di buona creanza
», implica molta attenzione da parte degli anfitrioni, perché i pochi piatti siano perfetti, perché la mousse fredda sia deliziosa, e perché il dessert
Pagina 75
Saper vivere. Norme di buona creanza
distribuzione degli inviti: non bisogna dimenticar nessuno: e quando volete dimenticar qualcuno, bisogna esser pronti a subirne l'odio mortale. Non dimenticar
Pagina 78
Saper vivere. Norme di buona creanza
invito: non si sa mai, vi sono sempre degli invitati che vengono prestissimo! Poi, è sempre necessario dare un ultimo sguardo alle sale, ai lumi, ai
Pagina 80
Saper vivere. Norme di buona creanza
saluti e gli augurii degli invitati. Una festa di battesimo, quando la sacra funzione si celebra in casa, si fa verso le due pomeridiane: si prepara
Pagina 91
Saper vivere. Norme di buona creanza
riterrà contraffatto qualunque esemplare di quest'opera, che non porti il timbro a secco della Società Italiana degli Autori. Milano, Tip. Treves.
Saper vivere. Norme di buona creanza
che, almeno, il malinconico maestro di saper vivere, a cui la piccola scienza costò degli anni e delle fatiche, senta che le sue parole abbiano
Saper vivere. Norme di buona creanza
saluti e gli augurii degli invitati. Una festa di battesimo, quando la sacra funzione si celebra in casa, si fa verso le due pomeridiane: si prepara
Pagina 110
Saper vivere. Norme di buona creanza
, l'estate restando nel proprio paese, che è sempre più bello degli altri, restando nella propria casa, che è sempre più comoda delle altre: vi è chi crede di
Pagina 157
Saper vivere. Norme di buona creanza
anche fare una intera coltre al filet, potrete ricamare un intero mobile di un salotto, a punto antico, potrete, persino, fare degli arazzi di alto
Pagina 168
Saper vivere. Norme di buona creanza
albergo, grande o piccolo, sulle rotonde degli stabilimenti di bagni, sulle terrazze delle ville e nei giardini odorosi. E tutti coloro, che sono restati
Pagina 171
Saper vivere. Norme di buona creanza
chi deve proteggere e di chi deve esser protetto: tenera e savia legge, che mette nelle nobili mani degli uomini, che sanno pensare, sanno lavorare
Pagina 186
Saper vivere. Norme di buona creanza
viaggio di nozze, se egli ha casa, ha famiglia, dà un pranzo, o un ricevimento in onore degli sposi: se è uno scapolo elegante, può dare questo pranzo anche
Pagina 19
Saper vivere. Norme di buona creanza
, sempre, e ciò risparmia degli sforzi d'immaginazione, a chi sente qualche cosa e non la sa esprimere; poi, per quanto banale possa essere, dice sempre
Pagina 198
Saper vivere. Norme di buona creanza
fantasia degli artisti, degli artefici, si sbizzarrisce in una varietà grande. La banale carta da visita sparisce, con le sue due banalissime
Pagina 200
Saper vivere. Norme di buona creanza
Non è inutile un piccolo preambolo. Vi sono degli originali, originali a base di egoismo e di aridità di spirito, i quali dichiarano che il lutto
Pagina 213
Saper vivere. Norme di buona creanza
cominciano a ricevere, dopo quindici giorni, solo le visite di condoglianza degli intimi. Non bisogna che un grave lutto, diventi la scusa per organizzare dei
Pagina 223
Saper vivere. Norme di buona creanza
tuba, degli uomini, è di quindici centimetri per lutto di padre, madre, suocero, suocera, moglie; di dodici centimetri per figlio, genero, nuora
Pagina 224
Saper vivere. Norme di buona creanza
la giovanetta può portare ancora i colori molto vivi, delle vesti azzurro cupo con giacche rosse, delle vesti beige con giacche bianche, degli abiti
Pagina 232
Saper vivere. Norme di buona creanza
farsi troppo pregare e non s'inebbrii degli applausi; se sa sonar bene, si rassegni amabilmente, talvolta a fare da accompagnatrice e a sonare dei
Pagina 237
Saper vivere. Norme di buona creanza
donne, invece degli uomini? È da tempo che nelle cronache mondane di Francia, noi vediamo, spesso, spessissimo, una zia, una cugina, una cognata o magari
Pagina 24
Saper vivere. Norme di buona creanza
cerimonia, si faceva un grande pranzo; dopo il pranzo, accompagnamento degli sposi, alla novella casa. L'uso antico, che non era chic, ma che era tenero e
Pagina 31
Saper vivere. Norme di buona creanza
vuole che del denaro, un buon cuoco e della immaginazione! Ogni invitato ha, davanti, il suo menu , in cartoncino apposito, con le iniziali degli
Pagina 39
Saper vivere. Norme di buona creanza
medesimo paese, è atto più gentile lasciarle a mano, al portiere, tanto a casa degli sposi, quanto a casa dei parenti partecipanti, che più si conoscono
Pagina 44
Saper vivere. Norme di buona creanza
una grossa catena, da cui pendano elegantissimi gingilli, va d'accordo con il tea - gown: non parlo degli anelli, o uno o due, ma molti belli. E così
Pagina 56
Saper vivere. Norme di buona creanza
alla fine. Se la colazione ha un fondo di serietà, per la quantità degli invitati, la minuta diventa dinatoire: cioè si unisce all'arrosto una insalata
Pagina 79
Saper vivere. Norme di buona creanza
», implica molta attenzione da parte degli anfitrioni, perchè i pochi piatti siano perfetti, perchè la mousse fredda sia deliziosa, e perchè il dessert
Pagina 85
Saper vivere. Norme di buona creanza
distribuzione degli inviti: non bisogna dimenticar nessuno: e quando volete dimenticar qualcuno, bisogna esser pronti a subirne l'odio mortale. Non dimenticar
Pagina 92
Saper vivere. Norme di buona creanza
invito: non si sa mai, vi sono sempre degli invitati che vengono prestissimo! Poi, sempre necessario dare un ultimo sguardo alle sale, ai lumi, ai fiori
Pagina 94