Saper vivere. Norme di buona creanza
questo scopo. È naturale che tali domande siano bene vagliate, da chi si deve: per gentiluomini e gentildonne straniere, fa la richiesta
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costituzionale, non ha poteri per disporre di ciò. Eccezionalmente, chi ha una domanda grave da fare alla Regina, deve chiedere l'intervento di qualche sua
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rivoluzione, coi mobili in aria e i libri per terra. Chi oserà mai disporre della propria volontà, in questo problema della villeggiatura? Chi avrà
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un'altra, quasi possibile: chi sa, chi sa, chi sa! La villeggiatura non è, forse, una parte dell'ignoto?
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sudare, in estate: dicono che il sudore sia una salvazione: e che chi non suda, ha molta probabilità di tenersi in corpo una malattia infettiva
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voi già lo avete tutto inteso, care lettrici: il lavoro è, dunque, un'arma di difesa e di offesa, in villeggiatura. E chi di voi vorrebbe andare alla
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? Avete una idea delle visite che dovete fare e di quelle che dovete ricevere? Sapete voi a chi dovete chiedere scusa, e da chi dovete ricevere scusa? È
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chi deve proteggere e di chi deve esser protetto: tenera e savia legge, che mette nelle nobili mani degli uomini, che sanno pensare, sanno lavorare
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, sempre, e ciò risparmia degli sforzi d'immaginazione, a chi sente qualche cosa e non sa esprimere; poi, per quanto banale possa essere, dice sempre che
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, almeno, uno scetticismo giocondo. E rammentatevi che chi sa vivere un giorno, sa vivere un anno, e che un anno può governare tutta la vostra vita.
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rumore, sedendosi, alzandosi, inginocchiandosi; non si agita mai il ventaglio, contro il caldo; non ci si volta mai indietro, per vedere chi è entrato
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madre, verso cui avevate tenerezza, devozione, gratitudine, profonda: chi v'impedirà di portare, per lei, un lutto più lungo, che quella di zia non
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tratta di uomini di affari, di chi si deve recare ai proprii doveri pubblici, al lavoro, bastano tre o quattro giorni di casa. Le donne, invece, che
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, salvo stretta parentela, antica familiarità, antica conoscenza. Non balla mai, nelle soirées intime, con chi non le è stato presentato: se la padrona
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chi l'accompagna: non deve preferire sempre lo stesso cavaliere, nel cotillon. La sua toilette al ballo sarà molto giovanile, leggera, con un
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ritrovo, da un amico di casa; può fare delle conversazioni, con uomini di spirito e simpatici, anche a lungo; può ballare quanto vuole e con chi vuole; può
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nozze chic, spesso nelle famiglie che non sono chic, per questi viaggi di nozze, fatti da chi deve restare, al suo paese, a lavorare, cominciano le
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possibile, un'ora, due ore dopo colazione, divorare questi rinforzi gustosi, è vero, ma insopportabili a chi non ha più appetito. Dopo di che, la cerimonia
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ospitale. Chi può offrire dell'altro, tanto meglio! Viene in prima linea il the: si può offrire nel modo più semplice, cioè per mezzo del cameriere
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frase che ha lusingato il loro animo gentile e che è parsa tutta bella, tutta graziosa, inventata apposta per contentare chi riceve e chi è ricevuto. Ecco
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cavalli, gli uomini, solo nelle toilettes, le signore? Chi lo sa! Negli ultimi tempi, qualche passo è stato dato, anche nei paesi meridionali: negli ultimi
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, ricevimenti, balli: chi ha molti inviti, deve potersi decidere a tempo, e chi molto invita, deve sapere chi interverrà al suo pranzo. Però, non vi è
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, combinato dei «menu» di stagione, per questi pranzi. A voi, nulla serve. Per chi dà più raramente dei pranzi, ma pure è costretto a darne, non ci vogliono
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scoraggiante! Ma, naturalmente, vi è chi, per onorare il proprio nome e il proprio censo, per celebrare un anniversario, un compleanno, un onomastico
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palazzo, completamente estranei, l'uno all'altro? E in tanto lavoro, in tanti pensieri, in tanti svaghi, in tanti affanni, chi mai s'incarica del proprio
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palazzo, completamente estranei, l'uno all'altro ? E in tanto lavoro, in tanti pensieri, in tanti svaghi, in tanti affanni, chi mai s'incarica del proprio
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costituzionale, non ha poteri per disporre di ciò. Eccezionalmente, chi ha una domanda grave da fare alla Regina, deve chiedere l' intervento di qualche
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in rivoluzione, coi mobili in aria e i libri per terra. Chi oserà mai disporre della propria volontà, in questo problema della villeggiatura? Chi avrà
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un'altra, quasi possibile: chi sa, chi sa, chi sa! La villeggiatura non è, forse, una parte dell'ignoto?
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sudare, in estate: dicono che il sudore sia una salvazione: e che chi non suda, ha molta probabilità di tenersi in corpo una malattia infettiva
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voi già lo avete tutto inteso, care lettrici: il lavoro è, dunque, un'arma di difesa e di offesa, in villeggiatura. E chi di voi vorrebbe andare alla
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? Avete una idea delle visite che dovete fare e di quelle che dovete ricevere? Sapete voi a chi dovete chiedere scusa, e da chi dovete ricevere scusa? È
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chi deve proteggere e di chi deve esser protetto: tenera e savia legge, che mette nelle nobili mani degli uomini, che sanno pensare, sanno lavorare
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, sempre, e ciò risparmia degli sforzi d'immaginazione, a chi sente qualche cosa e non la sa esprimere; poi, per quanto banale possa essere, dice sempre
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, almeno, uno scetticismo giocondeo. E rammentatevi che chi sa vivere un giorno, sa vivere un anno, e che un anno può governare tutta la vostra vita.
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rumore, sedendosi, alzandosi, inginocchiandosi; non si agita mai il ventaglio, contro il caldo; non ci si volta mai indietro, per vedere chi è entrato
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madre, verso cui avevate tenerezza, devozione, gratitudine, profonda: chi v'impedirà di portare, per lei, un lutto più lungo, che quello di zia non
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tratta di uomini di affari, di chi si deve recare ai proprii doveri pubblici, al lavoro, bastano tre o quattro giorni di casa. Le donne, invece, che
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, salvo stretta parentela, antica familiarità, antica conoscenza. Non balla mai, nelle soirées intime, con chi non le è stato presentato: se la padrona
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chi l'accompagna: non deve preferire sempre lo stesso cavaliere, nel cotillon . La sua toilette al ballo sarà molto giovanile, leggera, con un
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ritrovo, da un amico di casa; può fare delle conversazioni, con uomini di spirito e simpatici, anche a lungo; può ballare quanto vuole e con chi vuole; può
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nozze chic, spesso, nelle famiglie che non sono chic, per questi viaggi di nozze, fatti da chi deve restare, al suo paese, a lavorare; cominciano le prime
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possibile, un'ora, due ore dopo colazione, divorare questi rinforzi gustosi, è vero, ma insopportabili a chi non ha più appetito. Dopo di che, la
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signorina. Le partecipazioni si mandano persino, a chi ha assistito alle nozze, da invitato. Coloro che le ricevono debbono subito mandare delle carte da
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ospitale. Chi può offrire dell'altro, tanto meglio! Viene in prima linea il the: si può offrire nel modo più semplice, cioè per mezzo del cameriere
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che ha lusingato il loro animo gentile e che parsa tutta bella, tutta graziosa, inventata apposta per contentare chi riceve e chi è ricevuto. Ecco, col
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, gli uomini, solo nelle toilettes, le signore? Chi lo sa! Negli ultimi tempi, qualche passo è stato dato, anche nei paesi meridionali: negli ultimi
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, ricevimenti, balli: chi ha molti inviti, deve potersi decidere a tempo, e chi molto invita, deve sapere chi interverrà al suo pranzo. Però, non vi è
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, combinato dei «menu s» di stagione, per questi pranzi. A voi, nulla serve. Per chi dà più raramente dei pranzi, ma pure è costretto a darne, non ci
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. È scoraggiante! Ma, naturalmente, vi è chi, per onorare il proprio nome e il proprio censo, per celebrare un anniversario, un compleanno, un
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