Saggi di critica d'arte
oltre un decennio circa dopo la morte di Raffaello. Due alberi giganteschi però dell’incantevole giardino mandano le loro ramificazioni e i loro frutti
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parer mio. Dopo Raffaello non s’era avuta una più alta idealità di bellezza, una più perfetta depurazione della forma umana da tutti i caratteri
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Raffaello meno degli altri. Quando l’anima giovanile non ha ancor avuto rivelazione delle sue segrete potenze e si apre ansiosa ai diletti di ciò che la
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L’altro tipo femminile di Guido è più etereo, più sereno e più originale, tanto che sarebbe impresa forse disperata il cercarne le fonti. Raffaello
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creati da Raffaello, da Tiziano e dal Correggio; ma ciò mi condurrebbe troppo lontano.
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Quando s’è avuto un’anima come quella di Guido, non si decade nella stima della posterità. Che importa se sorgono accusatori? Raffaello nella prima
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’imitarne il drappeggiare pesante e falso: avvedutezza che nei primi anni della gioventù non ebbe lo stesso Raffaello; ma l’arte del Perugino fu, io penso
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al candore dell’animo, rispetto alla natura spirituale. Raffaello, buon giudice di queste cose, gli scriveva di non aver visto Madonne che più delle
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, ritolse a Raffaello a cui era stato sempre attribuito, per darlo al Francia, è chiaro che questi oltrepassò di molto nel cammino l’illustre ferrarese.
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, ha conosciuto Rodolfo Ghirlandaio, il Bugiardini, il Granacci, Aristotile di San Gallo e il divino Raffaello, che gli diviene amico per la vita
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occhiata comprensiva. Egli muore poco più di due anni prima di Raffaello, dopo aver appreso dalla S. Cecilia di essere in ritardo sul movimento generale
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Bramante e Michelangelo. Un anno dopo la distruzione del palazzo Bentivoglio, colui che volle tanta barbarie indovinerà il genio di Raffaello. Quanto
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Forse tra questi giovani ce n’era di quelli che si ricordavano d’un piccolo Presepio dipinto da Raffaello, certo di maniera umbro-fiorentina
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Nel periodo dunque che segue al Francia il carattere della pittura bolognese, più o meno, è l’imitazione di Raffaello. E può dirsi che in nessuna
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Raffaello, dopochè si è convenuto di chiamare raffaellisti coloro che la rappresentano) il raffaellismo, prima di cedere del tutto le armi, si rifugia a
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fosse stata l’applicazione, libera in ogni individuo, di quel principio intimo ond’è animata l’arte di Raffaello; se questa insomma non si fosse
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I seguaci di Raffaello, rispetto agli altri, videro nel loro campo quella maggior ampiezza e varietà che nel dar vita a soggetti differenti era stata
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sugli esempi del Perugino e di Raffaello. La graziosissima Maddalena, che di lui possiede questa pinacoteca, non fu fatta per Bologna, ma ottenuta
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’adolescenza allievi del Francia; il primo dei quali s’innamorò dell’arte di Raffaello, conoscendo e avvicinando il grande artista, come ho già detto; l’altro
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, a mettere d’accordo questo concetto colla sentenza, da lui data in altro libro, della superiorità del Francia su Raffaello, convien proclamare
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di Raffaello che appartenne a Francesco I ed ora è al Louvre; il gruppo della Madonna col putto arieggia la Madonna di Foligno: Nella sagrestia di S
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’idea di quel ch’ei valesse come pittore di tavole d’altare, si guardi lo Sposalizio della Madonna in pinacoteca. L’imitazione di Raffaello c’è; ma
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acervare nella moltitudine di quelle che si dicono della scuola di Raffaello, e che forse sono nate a Bologna anch’esse da allievi del Francia, i
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