Saggi di critica d'arte
occorrono dotti volumi, che certo, passata questa fase, qualcuno penserà a scrivere. Gli studi presenti della critica sono benefici, perchè trasmettono all
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pittore di figure. Arrivato in questa città, trovò che v'era una scuola fiorente tenuta da Prospero Fontana, e risolse di fermarcisi, incoraggiato a ciò
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gonfiandolo, giacchè il Correggio è veramente l’inconscio generatore dell’arte barocca. Questa teatralità fu effetto dello sfarzo che allor dominava
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non inutile ricordare il suo primo maestro, perchè Guido non ne dimenticò si presto gl’insegnamenti. C’è in questa pinacoteca un suo quadro molto
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, che loro ha trasfuso l’anima supremamente nobile del pittore. È questa l’aura conveniente alle figure cui egli dà vita, figure in cui, quanto allo
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Madonne di artista antico gli destavano l’emozione ch’ei provava innanzi a quelle di Lippo. L’eredità resta infruttifera anche questa volta; ma, circa un
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morente in croce, egualmente in questa pinacoteca; un terzo è nell'Addolorata del gran quadro della Pietà. Ma forse il più perfetto esemplare di questo
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pur sincera e profonda. Un esempio di questa specie qui a Bologna si ha in quella perla inestimabile che è la Madonna di S. Bartolomeo, e fino a un
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dapprima avvolto questa figura di un piviale assai elaborato e splendido, sì che tutti poi non ammiravano che la verità di quel piviale. Di che irritato
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nero gravido di tempesta, ne serba ricordo come di apparizioni sovrumane. Tale effetto fa pure il Crocifisso di questa pinacoteca, colla Madonna, S
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della ricerca, sentendo di non essere ancora assorta alla conquista piena della natura, conscia forse di aver penetrato il senso intimo di questa, ma
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tutti avea fatto questa supposizione. Ma, senza negar la parte che il Costa deve aver avuto nell’insegnamento, la verità più compiuta forse è chiusa in
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questa pinacoteca, quel vecchietto così compito e cerimonioso, che non avea ridotto la difesa dell’arte antica, da lui idoleggiata, ad un bisogno di
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dei confini prestabiliti nell’idea, s’accorda colla fermezza dell’intenzione, la quale veramente è mirabile in questa figura di diacono genuflesso
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in questa via, certo è che dappoi egli la percorse solo, senza bisogno che altri gli guidasse i passi, mirando solitario all’ideale discoperto, che
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Del Francia orafo restano due Paci o Maiestati in questa pinacoteca, nielli squisiti, che non si possono guardare senza rammarico che soli testimoni
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opere una tranquilla fiducia nel suo ingegno, ne’ suoi studi, ne’ suoi metodi, e questa fiducia forse gli vacillò prima che spuntasse per lui l’ultimo
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germinate nel bel paese, se ne aderge improvvisamente alla pari; vero capolavoro che questa città ha la nobile alterezza di poter conservare, conscia
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Il raffaellismo.... (mi si perdoni questa parola, che è brutta, ma divenuta necessaria per esprimere in astratto l’arte nata dagli insegnamenti di
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fosse stata l’applicazione, libera in ogni individuo, di quel principio intimo ond’è animata l’arte di Raffaello; se questa insomma non si fosse
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sugli esempi del Perugino e di Raffaello. La graziosissima Maddalena, che di lui possiede questa pinacoteca, non fu fatta per Bologna, ma ottenuta
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impiccolite nella proporzione generale, questa qualità di tipi virili, questi lembi prolungati, appuntiti e striscianti sul suolo.
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possedea quando dipinse questa tavola; ma che valore ha un pennello che distende e fonde le mestiche con facilità, se non precisa e definisce con
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commetta una profanazione. Ma la bellezza (intendo dire con questa parola quel che di più squisitamente estetico può avere l’aspetto umano, e che s
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certe particolari impostature, ciò non è difficile. Hanno il sentimento della grazia; ma questa, per essere perfetta, bisogna che lasci lo spettatore
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raffaelleschi. Una sacra famiglia di Innocenzo in questa pinacoteca, è pochissimo dissimile da quella del museo di Napoli, della quale è evidente che il
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fiducioso. Di questa sua facoltà, rimasta quasi sterile, abbiamo un altro indizio nei ritratti dei due coniugi dipinti nella sacra famiglia della
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nessuna gloria è mai assodata sì saldamente, che il flutto di nuove idee non la urti brusco e minacci di sommergerla. E questa rivelazione è più
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adagio adagio sotto il pennello. Al vizio originario si aggiungono i vizi della pratica sciatta. Il quadro della pinacoteca è documento di questa
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tempo. Se si pensa che in quella colomba è simboleggiato lo Spirito Santo, è da accusare l’artista, non dico d’irriverenza (chè questa non fu
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quali, nonchè conosciuto il grand’uomo, non avevano neppur visitato Roma. La stessa antichissima arte bolognese della miniatura sente questa influenza
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incredulità e il dileggio. Mi basti dire che non avrei potuto ricusarmi a questa stampa senza divenire, non dico sgarbato (che sarebbe stato poco male), ma
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