Saggi di critica d'arte
agli allettamenti onde l'arte ci attira, avrei mirato ad un’abbondante e circospetta analisi delle opere, e nella dicitura stessa sarei stato più severo
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quell'orbita, e a supporre che altro ideale diverso dal loro non ci possa essere. Sublime aberrazione dei magnanimi, senza cui forse non sarebbero nate opere che
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di ricollegare il filo storico onde tutte le opere dell’ingegno si seguono e si chiamano, vigile nel rivedere e verificare tutti i fatti, anche quelli
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del lavoro non sarà troppo faticosa, perchè memorie degli artisti del secento e dei successivi ce ne sono a iosa, e le opere loro, almeno fin qui
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sua educazione artistica, disegnando indefessamente quanto di più eletto trovava e sentendo (è un mio pensiero) una particolare ammirazione per le opere
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leggero, perchè dimentica di cercare nelle condizioni morali e civili le vere fonti da cui si alimentano le opere degl’ingegni.
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Guido non scordò il Calvart mai del tutto, anzi se ne rammentò dipingendo, molto più tardi, una delle sue opere più. perfette. Chi di voi ha veduto il
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giorno in giorno diveniamo più incapaci di averne), ma a quelli provati dai nostri padri per le opere in musica ben riuscite.
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Adolfo Venturi pensa giustamente che una della prime opere pittoriche del Francia sia quel piccolo S. Stefano della galleria Borghese a Roma, nella
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, senza dire che tale studio poco gioverebbe non sussidiato dalla presenza stessa delle opere. Dai due saggi del primo periodo pittorico di lui, dei
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cinquantasette anni, grazie a Dio, egli era sano e fecondo, e avrebbe fatto altre opere non meno degne di quelle che la brutalità dei vittoriosi avea
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opere una tranquilla fiducia nel suo ingegno, ne’ suoi studi, ne’ suoi metodi, e questa fiducia forse gli vacillò prima che spuntasse per lui l’ultimo
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animosi, ancor affine alle opere del Francia stesso, non poteva esser tale da suscitare l'avventurosa irrequietudine delle novità. Ma, indipendentemente da
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ingredienti, tanti almeno da poter far prevalere or l'uno or l’altro e produrre così una relativa varietà di sapore tra le diverse opere. Non più brama di
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indizi desunti dalle opere crede il mio amico Corrado Ricci, o dal Francia, come scrissero il Baldi, il Bumaldo, il Masini e, dopo questi, il Malvasia
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Malvasia, egli fu assai più abile, dipingendo pel cardinale Ivrea nella palazzina della Viola, ove forse sotto gl’intonachi resta qualcosa delle opere sue
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non tocco; chi si fa ideale delle opere di un altro, ha il suo fine sì daccosto che lo afferra, e, maneggiandolo sempre, inconsapevolmente lo sfigura
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Ma è tempo ch’io dica alcune parole dei raffaellisti, due dei quali specialmente occupano colle loro opere sì largo posto in quel periodo della
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opere del vero genio, ma declamazione ad ogni modo) la declamazione, dico, prende il posto della schietta facondia del poeta. Quel che nel linguaggio
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che genera le opere grandi; potrebbe anche essere sterilità larvata abilmente. Le lodi che ebbero dai loro contemporanei e dai posteri sembrano oggi, se
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Altre opere d’Innocenzo restano a Bologna in S. Maria dei Servi, in S. Salvatore, in S. Giacomo. Sempre è lo stesso principio di imitazione che vi
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Ma quando si guardino altre opere del Bagnacavallo, per esempio, il quadro del Crocifisso nella sagrestia di S. Pietro, la sacra famiglia con S
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’Italia, lasciando opere a Roma, a Napoli, a Rimini, le quali ora difficilmente sarebbero rintracciabili. Pare che fosse valente nel dipingere ritratti
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numerosissimi eredi del Francia ? È frequente trovar opere di cui non può dirsi altro se non che sono della scuola del Francia; frequente vederne tali da
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