Saggi di critica d'arte
specialmente dopo gli scritti del Lanzi. Pur troppo questa stima esagerata fu a detrimento degli artisti che avevano operato nei secoli anteriori, dei
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apparizioni, talmente che nei suoi dipinti egli seguisse la reminiscenza di visioni celestiali, rivelando a tutti un’immagine autentica del Paradiso
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, quando sarà venuto il tempo di ristudiare imparzialmente i Caracci, si dimostrerà che l’eclettismo fu più nei loro intendimenti che nella pratica
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particolarmente favorito dalle condizioni del terreno e del clima, nei cui succhi vitali circola una recondita virtù, e che, non aduggiata dalla vicinanza di
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nei volti, come in un’accolta di sante vergini. Ma, dipingendo questo tipo, non mai mi sembra che Guido sia stato sì fortunato come quando dipinse l
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nei più autorevoli a continuargli la stima; una nube temeraria è passata dinanzi alla divina figura; ma poi si è sciolta alla vampa di tanto sole; e l
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’imitarne il drappeggiare pesante e falso: avvedutezza che nei primi anni della gioventù non ebbe lo stesso Raffaello; ma l’arte del Perugino fu, io penso
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emulava il Caradosso, e che costoro lo aiutassero nei suoi nuovi esperimenti, ed ei si lasciasse consigliare un po’dall’uno un po’dall’altro. Non c’è
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penetra diffusa o per riflesso, non è percettibile allo sguardo. Nei ruscellini d’erba, nei fiori, nei capelli e nelle barbe, negli alberi lontani, nelle
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viene innanzi. Dovrei dire press’a poco le stesse cose dei due Cristi morti che sono in S. Martino e in S. Giacomo nei lunettoni degli altari, sopra
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caratteri essenziali e arrivando alla perfetta lucidezza fisionomica. Nei ritratti dipinti certo gli furono utili gli esempi del Costa; ma, se veramente è
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oreficeria, su ne lo salone, com’egli scrisse nei suoi Registri, scuola di pittura. Più di dugento giovani s’onorarono di tal maestro. Pochi artisti
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sin allora. Gli estremi termini del mondo non erano dunque là!... C’era altro spazio dà conquistare! Nei giovani l’ammirazione diviene sempre
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iniziativa, ma ravvolto meschinamente, intricato e stretto nei legami della scuola, ch’ei porta male, pieno d! perplessità e di paure, le quali
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sue modellazioni che raramente s’arrischiano a larghezza, ma che, nei brevi limiti entro cui il sentimento dell’artista le ha circoscritte, pur
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mai in floscezza; nei contorni appare sempre più uggiosa la cifra; il movimento delle figure accusa l’incertezza dell’intenzione; il concetto stesso
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è più ricercatore, più diligente, ma anche più duro, più arido nello stile. Si distingue anche il Bagnacavallo pei suoi nasi un po’corti e nei tipi
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fiducioso. Di questa sua facoltà, rimasta quasi sterile, abbiamo un altro indizio nei ritratti dei due coniugi dipinti nella sacra famiglia della
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