Saggi di critica d'arte
vedendoli lontani, li giudicano stremati di forze; era ingiusto di quella ingiustizia che quasi fatalmente convien che abbiano quei grandi a cui la natura
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facoltà della mano. Michele è veramente un celeste, il cui volto meraviglioso par che scintilli d’una luce ch’è fuor della nostra natura; la chioma
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non rappresenta che un aspetto della natura e non dei più frequenti a vedersi. Chi alla sua maniera ne opponesse un’altra, ch’è egualmente nella
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color d’ardesia, in cui la destrezza della mano non compensa la vanità dell’idea e l’assenza di una viva percezione della natura? Dissi anch’io nella mia
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della ricerca, sentendo di non essere ancora assorta alla conquista piena della natura, conscia forse di aver penetrato il senso intimo di questa, ma
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’involucro, come bottoni baciati dall'alito d’aprile, ma la loro natura è riconoscibile, ed a me sembra che il senatore Morelli abbia avuto ragione nel
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trecentisti, che imitarono la natura seguendo i ricordi delle impressioni ch’essa avea destate, i quattrocentisti la vollero immediata consigliera dell’opera
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Ma la natura di questo ingegno non sarebbe completamente definita, la misura ne sarebbe troppo vagamente limitata, se non si aggiungesse ch’ei sentì
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incitamento a seguire la via indicata dall’opera che ammirano, ed è proprio della natura giovanile entusiasmarsi di ciò che è più recente, che ha visibilmente
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Francia e di Raffaello non erano tuttavia diversi per la natura; tra il Francia e Michelangelo, al contrario, c’è vera opposizione. Le evoluzioni in quel
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una traduzione viziosa della natura. Se l’ideale di Michelangelo, benchè, per fiammante originalità di sentimento, poggiato a grande altezza artistica
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natura sono offerti. Sopratutto poi costoro ebbero più sobrietà di stile, una percezione del vero meno anormale, una maggior cura del chiaroscuro e del
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concetto d’imitazione, ricusandosi ad ogni colloquio diretto colla natura, a poco a poco non si ceda tutto alle abitudini della pratica quotidiana, le
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rinunzia facilmente a ciò che rappresenta il più eccelso premio concesso dalla natura a chi l’ha proseguita d’amoroso studio, e perchè gl’ingegni minori
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Imitando, avviene che poco o nulla è interrogata la sola legittima consigliera dell'artista: la natura; ma è interrogato sempre il concetto che nella
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questo disegno così scolasticamente corretto, eppur così freddo, così lontano dalle buone origini della natura vivente! E possiamo dir così con
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Francia anch’esso. Certo è che, se il Francia, come dissi nella mia conferenza precedente, ebbe analogie col Perugino per natura d’ingegno e di stile
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