Saggi di critica d'arte
speciale del loro genio prescrive di limitar nettamente l’orbita dell’ideale, tanto che s’abituano a non intendere più ciò che sta fuori di
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che in apparenza sembrano poco degni di attenzione, anche intorno ad artisti che nè il loro tempo nè i Secoli interposti tra essi e noi hanno
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del lavoro non sarà troppo faticosa, perchè memorie degli artisti del secento e dei successivi ce ne sono a iosa, e le opere loro, almeno fin qui
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connazionale del Delaroche: Filippo de Champagne, che certo come scrive il Vitet, il Poussin e il Lesueur si stupiscono di non vedere in loro compagnia
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’ingegno e con propositi di basalto, lo ricettarono in casa e lo ammisero alla loro mensa. Accomodatosi dapprima col Fontana, poi col Sabattini, la cui
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, quando sarà venuto il tempo di ristudiare imparzialmente i Caracci, si dimostrerà che l’eclettismo fu più nei loro intendimenti che nella pratica
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, rappresentando le cose più nella loro soavità che nella loro crudezza, colui avrebbe vittoria contro questo temibile avversario.„ Guido vide in queste
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qualcosa di sommesso e di placido, e si chiamano amichevolmente tra loro e, quasi direi, si abbracciano con affetto, ridendo d’un riso tenue e pacato
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radioso di speranze che non ebbero il loro adempimento; Lippo di Dalmasio, che verso la fine di quel secolo medesimo raccoglie il retaggio giacente di
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state mai turbate dal pensiero del male, e che ci fisano impavide nella loro sicurezza verginale; Guido, interprete di altri tempi, cercò qualcosa di
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vetrate, sorprendea nella sincerità della loro espansione gli atti della preghiera, esaminando occhi lucenti fisi al cielo in un rapimento di beata speranza
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e di più semplice. In basso i cinque protettori di Bologna pregano per la città affidata alle loro cure. Impossibile immaginare figure più belle. Esse
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Donde provenne il Francia? Dai pittori ferraresi, i quali alla loro volta sentirono l’influsso dei padovani, del Pisanello e di Piero dei Franceschi
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’involucro, come bottoni baciati dall'alito d’aprile, ma la loro natura è riconoscibile, ed a me sembra che il senatore Morelli abbia avuto ragione nel
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veramente grandi far cose perfette con tal disinvoltura apparente da non dar segno di esser giunti ai limiti estremi del loro potere. Non cerca
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’onestà in arte, non certo ai degeneri che pigliano il posto lasciato vuoto da lui, superbi delle grandi spoglie raccattate, che indosso ai loro corpi si
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, arrecò nell’intelligenza dei giovani un elemento che, se non li sviava dal loro maestro abituale, slargava però molto quell’orizzonte ch’aveano guardato
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: gli uomini d’allora sapeano quel che volevano e, quanto all’eccellenza dei loro intenti, riposavano tranquilli, serbando sufficiente libertà
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I seguaci di Raffaello, rispetto agli altri, videro nel loro campo quella maggior ampiezza e varietà che nel dar vita a soggetti differenti era stata
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Ma è tempo ch’io dica alcune parole dei raffaellisti, due dei quali specialmente occupano colle loro opere sì largo posto in quel periodo della
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isforzo ch’ei faccia, di sopprimere ogni residuo della propria personalità. Infatti i due pittori, di cui ci occupiamo, benchè pienamente concordi nel loro
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che genera le opere grandi; potrebbe anche essere sterilità larvata abilmente. Le lodi che ebbero dai loro contemporanei e dai posteri sembrano oggi, se
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altri poeti latini del 500 per la stessa ragione intarsiavano di emistichi virgiliani ed anche di esametri interi i loro componimenti, ma che in tal
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’ossequio, possiamo negar loro il nostro assentimento, ed anche rammaricarci che si sia trascinata in catene una virtù che, libera, potea salire a
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bolognese; ma basterà dir poco, che all’importanza loro sarebbe sproporzionato un lungo discorso. Girolamo Marchesi, detto il Cotignola, peregrinò per l
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ingrato verso persone a cui devo moltissimo. Quando compresi che non potevo più oppormi alla loro volontà, ebbi il pensiero che almeno, profittando dei
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