Saggi di critica d'arte
si incompiutamente da nominar la cosidetta Anima beata di Guido, uno dei più biaccosi e vuoti e insipidi abbozzi onde fu per isventura fecondo l’ultimo
Pagina 105
Saggi di critica d'arte
Guido Reni, come quegli che la fama avea sollevato di più fra tutti i secentisti d’Italia e di cui l'influenza s’era più o meno prolungata quasi a
Pagina 113
Saggi di critica d'arte
connettersi alla memoria di uomini insigni che andarono dapprima ad istruirvisi: Francesco Albani, Domenico Zampieri, Guido Reni.
Pagina 118
Saggi di critica d'arte
avuto più ingegno? „ confesso che esiterei nel rispondere, parendomi che Annibale Caracci e Guido e Domenichino e il Tiarini possano ragionevolmente
Pagina 12
Saggi di critica d'arte
Sebbene Guido si maturasse artista colla scorta dei Caracci, e questi abbiano il precipuo vanto della gloria ch’ei seppe poi procacciarsi, m’è parso
Pagina 123
Saggi di critica d'arte
Nella scuola dei Caracci Guido si maturò innanzi tempo. Le copie ch’ei fece di due quadri di Annibale, la Deposizione e l'Elemosina di S. Rocco
Pagina 127
Saggi di critica d'arte
L'ammirazione per Guido crebbe molto quand’ebbe frescato nel claustro di S. Michele in Bosco una storia di S. Benedetto, della cui perdita ci resta
Pagina 127
Saggi di critica d'arte
Guido nella sua giovinezza ebbe un periodo in cui si lasciò alquanto andare agli adescamenti della nuova maniera praticata da Michelangelo da
Pagina 128
Saggi di critica d'arte
Ad ogni modo, l’ingegno di Guido fatto per amar la luce nelle armonie blande e per intendere quant’efficacia di poesia si possa trarre dalle dolci
Pagina 130
Saggi di critica d'arte
pontefici: Sisto V, Gregorio XIII, Clemente VIII. Ma, suffragio più autorevole, Lippo fu tenuto in alta stima da Guido Reni, il quale dicea che non mai
Pagina 133
Saggi di critica d'arte
ripresentasse vivace a Guido, non solo quando ei volea far visi rivolti in alto, ma quando gli era necessario atteggiarli a dolore. Quanto poi a piegare il
Pagina 134
Saggi di critica d'arte
L’altro tipo femminile di Guido è più etereo, più sereno e più originale, tanto che sarebbe impresa forse disperata il cercarne le fonti. Raffaello
Pagina 137
Saggi di critica d'arte
Guido era di quegli uomini in cui l’ammirazione si trasforma in elemento dell’operare; e certo non dovett’essergli inutile l’esempio di Lippo di
Pagina 140
Saggi di critica d'arte
Il tempo m’incalza, o Signori, ed ormai devo rassegnarmi a far di Guido una trattazione molto incompiuta. I meriti di lui sono molti, ed io non ne ho
Pagina 143
Saggi di critica d'arte
Il segreto di Guido è l’associazione della sua morbidezza di pennello con tutte le attrattive del tocco fresco e risoluto. Il martirio di S. Pietro
Pagina 145
Saggi di critica d'arte
Un altro gran merito di Guido è l’aver inteso l’eloquenza che irrompe imperiosa dalle tinte lugubri e conturba il cuore dell'uomo. Chi ha veduto i
Pagina 147
Saggi di critica d'arte
Quando s’è avuto un’anima come quella di Guido, non si decade nella stima della posterità. Che importa se sorgono accusatori? Raffaello nella prima
Pagina 148
Saggi di critica d'arte
espansione. Sorgerà tra un secolo un'altra primavera; ma, coltivato da Guido e dall’Albani, il bel fiore rigermogliato s’andrà a poco a poco
Pagina 38
Saggi di critica d'arte
lasciar supporre che potesse staccarsene mai più. Guido Aspertini, allievo di Ercole Roberti, pieno d’ingegno, s’era accasciato sotto le fatiche e i
Pagina 51