Saggi di critica d'arte
gagliardia, ch’egli aveva intraveduto nella vergine natura primitiva, e poi attribuisce a quest’uomo sì trasfigurato e forte tutte le infelicità della
Pagina 10
Saggi di critica d'arte
preme di conoscere e di disegnare coll’abituale sua precisione geometrica tutto lo svolgersi di quei rami stupendi. Per uscir di metafora, dirò ch
Pagina 105
Saggi di critica d'arte
; dichiarazione questa ch’era inutile di fare a voi, giacchè, se lo credessi, avrei scelto altro argomento alle mie parole, ora che una cortesissima
Pagina 110
Saggi di critica d'arte
, fu rivista appassionata ed assimilazione di quanto le arti italiane aveano prodotto di più fulgido; fu ritorno al buon senso ed alla vita in quel ch
Pagina 120
Saggi di critica d'arte
Sebbene Guido si maturasse artista colla scorta dei Caracci, e questi abbiano il precipuo vanto della gloria ch’ei seppe poi procacciarsi, m’è parso
Pagina 123
Saggi di critica d'arte
Nella scuola dei Caracci Guido si maturò innanzi tempo. Le copie ch’ei fece di due quadri di Annibale, la Deposizione e l'Elemosina di S. Rocco
Pagina 127
Saggi di critica d'arte
pittorici; e difatti il periodo caravaggesco durò poco. Si narra ch’egli un giorno udisse da Annibale Caracci su per giù questo discorso. “Il Caravaggio
Pagina 130
Saggi di critica d'arte
Madonne di artista antico gli destavano l’emozione ch’ei provava innanzi a quelle di Lippo. L’eredità resta infruttifera anche questa volta; ma, circa un
Pagina 133
Saggi di critica d'arte
rielaborato dai pittori cristiani. Si direbbe ch’egli abbia pensato che ad adattarlo alle esigenze della sua fede bastassero le sole sue forze, e non s
Pagina 134
Saggi di critica d'arte
’Annunziata ch’è nel palazzo comunale di Ascoli-Piceno, e se io credessi, Signori, che potesse interessarvi la descrizione dei miei primi ardori estetici
Pagina 137
Saggi di critica d'arte
singolari apparizioni di cui la Madonna l'aveva degnato. Diceasi pure che potenti ispiratrici gli fossero due rare bellezze, ch’erano a Bologna in quel
Pagina 140
Saggi di critica d'arte
la massima accusa fatta a Guido è di snervatezza e vacuità di stile; guardate il filisteo morente ch’ci comprime col piede, e ditemi se quella testa
Pagina 145
Saggi di critica d'arte
misura dell’espressione, acciocchè mai la grazia non trasmodi in leziosa affettazione. Non ch’egli abbia accettato dal Perugino e norme e abitudini
Pagina 15
Saggi di critica d'arte
Misericordia sia stato il primo saggio pittorico di lui, e ch’esso avesse la data del 1490. Ma nè quella tavola ha la data che si dice, dopo che il
Pagina 25
Saggi di critica d'arte
’abbiano resa domestica fin dagli anni più giovani e consociata cogli atti abituali dello spirito. Si direbbe ch’egli abbia sempre un po’diffidato di sè
Pagina 30
Saggi di critica d'arte
trecentisti, che imitarono la natura seguendo i ricordi delle impressioni ch’essa avea destate, i quattrocentisti la vollero immediata consigliera dell’opera
Pagina 33
Saggi di critica d'arte
Ma la natura di questo ingegno non sarebbe completamente definita, la misura ne sarebbe troppo vagamente limitata, se non si aggiungesse ch’ei sentì
Pagina 38
Saggi di critica d'arte
l’artista ad uno stile che può parere men fermo, sarebbe ingiusto dire ch’ei vada nella mollezza e non riassuma da valent’uomo quanto di più
Pagina 41
Saggi di critica d'arte
bene et fortuna.„ Non traspare da quel caro, da quell’augurio fatto nel suo segreto ad un giovane ch’ci non pensava forse di riveder più, una grande
Pagina 42
Saggi di critica d'arte
più se non per lui, dedicandogli intera la fervida vitalità del suo ingegno e contribuendo mirabilmente a spargerne la fama. È ben naturale ch’egli non
Pagina 52
Saggi di critica d'arte
dissimile da quella ch’era stata la sua, anzi da non destargliene neppure il desiderio. Noi siamo degl’infelici sempre irrequieti alla ricerca di un ideale
Pagina 58
Saggi di critica d'arte
, la cui affermazione, essendo fondata sopra le vacchette del Francia ch’ei consultava e di cui fa menzione anche a questo proposito, non può essere
Pagina 64
Saggi di critica d'arte
iniziativa, ma ravvolto meschinamente, intricato e stretto nei legami della scuola, ch’ei porta male, pieno d! perplessità e di paure, le quali
Pagina 66
Saggi di critica d'arte
Costa, il quale nella maniera ch’egli incominciò a praticare sul cader del secolo XV ebbe appunto queste intonazioni vigorose, queste teste un poco
Pagina 69
Saggi di critica d'arte
Ed ora lasciate, signori, ch’io chiami la vostra immaginazione a contemplare un’altra scena. Quel cumulo di meraviglie ch’era il palazzo Bentivoglio
Pagina 7
Saggi di critica d'arte
quali saranno necessariamente meschine e da ultimo anche nauseose, perchè formatesi al chiuso, all’ombra, senza la cooperazione di quel sole ch’è il vero
Pagina 70
Saggi di critica d'arte
michelangiolistica in quel ch’essa poteva avere di più eletto, e non senza indipendenze frequenti e ribellioni in cui s’alza trionfatore il buon senso
Pagina 74
Saggi di critica d'arte
Ma è tempo ch’io dica alcune parole dei raffaellisti, due dei quali specialmente occupano colle loro opere sì largo posto in quel periodo della
Pagina 75
Saggi di critica d'arte
isforzo ch’ei faccia, di sopprimere ogni residuo della propria personalità. Infatti i due pittori, di cui ci occupiamo, benchè pienamente concordi nel loro
Pagina 79
Saggi di critica d'arte
disgrega audace i gruppi, ne snerva la robusta compagine, ma non rinunzia a riprodurla. Si narra ch’egli in tali casi si scusasse dicendo che, poichè
Pagina 84
Saggi di critica d'arte
Abbiamo in Bologna un bel documento di quel ch’era Innocenzo prima di diventare raffaellesco. È una Risurrezione dipinta in affresco sopra la porta
Pagina 87
Saggi di critica d'arte
guscio, giacchè non abbiamo memoria ch’egli andasse mai a Padova, a Venezia, a Roma, a Milano, dovè sentirsi pungere nell’animo quell'amara verità per cui
Pagina 9
Saggi di critica d'arte
’idea di quel ch’ei valesse come pittore di tavole d’altare, si guardi lo Sposalizio della Madonna in pinacoteca. L’imitazione di Raffaello c’è; ma
Pagina 95