STORIE ALLEGRE
ripreso a dormire i loro sonni tranquilli." "E se la incontravi davvero?", disse Arnolfo. "Se la incontravo? Tanto peggio per lei. Che avete paura
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continuerete a mettermi in ridicolo ... e poi, perché? perché l'altro giorno all'improvviso ebbi paura di una tartaruga. Dicerto, gua', se avessi saputo che
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paura era quella che lo tratteneva: e la paura è stata sempre una gran tara per tutte quelle persone che vorrebbero aver coraggio. Alla fine, non
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piccolino e minuto quanto un baco da seta. Che cos'era andato a fare il signor Gigino? Oh! non abbiate paura che il suo bravo perché ce l'aveva! Altro se
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, accennando Leoncino, dettero in una risata più forte. "Del nostro coraggioso generale!" E qui una risata più lunga. "Povero generale, che paura che ha avuta
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generale d'armata, il quale si mette a fuggire perché ha paura di una tartaruga, non è degno di comandare uno dei primi eserciti d'Europa ( i soldati
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Allora Golasecca voltandosi a Pipì con un cipiglio da far paura, gli domandò: "Chi è che ha mangiato la fodera della mia tasca?." Lo scimmiottino
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non ho paura di nessuno." "Lo so che lei è dimolto coraggioso: tant'è vero che la sera, quand'è entrato a letto, vuol sempre la candela accesa. Guai a
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casa. Una volta, quando i lupi lo vedevano di lontano, se la davano a gambe per la gran paura che avevano di lui: ora sapendolo cieco, e incapace di
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, tutto sgomento." "Un gran male! ... " "E dove lo senti?" "In tutta la persona." "E che male sarebbe? ... " "Il male della paura! ... " "Un gran brutto
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un cipiglio da far paura, mi disse, accennandomi un banco solitario in fondo alla scuola: "Prendi i tuoi libri e i tuoi quaderni, e va' a sederti
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paura. Filiggine senza il mio comando, non si muove di qui. E quanto sei lontano da casa tua?" "Dimolti, ma dimolti chilometri." "E prima di metterti
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paura. "Se per caso è un leone, sono bell'e perduto! ... Se per disgrazia è una tigre, peggio che mai! ... Se è una iena o un leopardo, non c'è più
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la tingono apposta per far paura. GINO: Ah!... ora capisco. Del resto io so che se domani avessi cento milioni di patrimonio... IDA: Sentiamo un po
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paura. "Chiù-chiù!" rispose il diavolo facendo uno sgambetto. "Noi andiamo per la nostra strada, e non si dà noia a nessuno." "Chiù-chiù." "Si levi di
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, dove le gambe e la paura lo portavano. Ad ogni soffio di vento e ad ogni stormir di foglie, gli pareva sempre di aver dietro ai calcagni il terribile
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anch'io: ma per aver coraggio, bisognerebbe non aver paura." "Quando avevo la tua età, non c'era cavallo che mi mettesse in soggezione: anzi quanto più
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la paura e la confusione che aveva addosso, che non sapeva nemmeno lui come fare a vestirsi. Credé di aver preso le calze, e invece si ostinava a
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vestito da uomo ... e sono diventato un mostro da far paura. Non voglio più star qui: voglio andarmene ... voglio tornarmene a casa mia. Non voglio
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ottenuta la grazia, dimenticano subito le belle promesse fatte e chi s'è visto, s'è visto: non è vero?" "Ho paura, mio caro amico, che tu l'abbia
Accademia della crusca
