STORIE ALLEGRE
d'esempio a' tuoi compagni. E questa macchia, che hai qui sul davanti della camicia, come mai te la sei fatta?". "Me la son fatta stamani, nel leccare
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salati. E se per caso il cavallo si ostinava a non voler mangiare, allora Luigino gli diceva accarezzandolo: "Vedo bene che questa sera non hai fame
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! ... " "Paura io? per tua regola, a coraggio, vi rivendo quanti siete." "Canta, canta, canarino!" "Arnolfo, non offendere!" "Io non t'ho offeso." "Mi hai
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?" "Hai mille ragioni! Che forse la parola venne data all'uomo, perché a scuola stesse zitto? Lascia fare a me: domani vado a trovarlo, e gli dirò il fatto
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sarai più grande, sì: ma che cosa vuoi far oggi della scherma? oggi che sei un ragazzino alto poco più d'un soldo di cacio? oggi che non hai nemmeno la
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volpe non mi fa paura." "Guarda un po' quanto coraggio hai messo fuori tutt'a un tratto: o chi te l'ha prestato?", disse Arnolfo ridendo. "Arnolfo
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, mi piacciono le tragedie. ALFREDO: Le tragedie? O dove le hai viste tu, le tragedie? IDA: Povero figliolo, se l'è sognate! GINO: Hai sentito, Bettina
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Veronica, e abbassando la voce domandò: "Hai saputo forse qualche cosa? ... ". "Di che?" "Del cappello ... " "Cioè?" "Dunque non sai nulla? ... Meno male
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lesto lesto il capo, rispose: "Pipì senza casato." "Quanti anni hai?" "Sono il più piccino de' miei fratelli." "E i tuoi fratelli che età hanno?" "Sono
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terrazza e di saltare giù nell'orto." "È proprio vero che hai fatto questa scommessa?" disse allora lo zio, rivolgendosi al nipote. "Tu dunque credi che il
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ne ho dieci: ma lo dicono per farmi arrabbiare ... " "O dunque quanti anni hai?" "A dir poco poco, ne devo avere dodici per i diciotto: un altr'anno
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: "Che cos'è stato? Perché hai il viso così acceso? ... Dove sono rimasti i tuoi cugini? ... ". Il ragazzo stintignava a rispondere: pareva quasi che si
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morire?", domandò il povero Pipì con un filo di voce che si sentiva appena. "Fra poco te ne avvedrai! A buon conto, tu che hai gli occhi buoni, mi farai da
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dirgli: "Bravo Masino! Vedo che non ti sei lavato né il viso né le mani, e hai fatto bene. Coll'acqua, bambino mio, non bisogna pigliarsi mai
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un'aurora! ... " "Mi avvedo, caro scimmiottino, che tu hai molto spirito e molto ingegno: e per questo ti voglio bene" disse Golasecca commosso. "Scendi
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fratelli: quanti quattrini avete?" "Nemmen'uno." "Allora il più ricco di tutti sono io ... " "O tu quanto hai?" "A me", rispose Pipì, "mi mancano
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orecchi. "E perché non puoi?", gli domandò singhiozzando il vecchio genitore. "Perché ho promesso a un amico ... " "E che promessa gli hai fatto
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alto mare." "Speriamolo davvero! A buon conto, ricordati, scimmiottino mio bello, che quando si promette una cosa, bisogna mantenerla! Hai capito
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candela." "E se la mamma entra in camera col suo bravo lume acceso?" "Hai ragione. Bisogna ricordarsi di star coperti perbene fino al collo ... " I
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." "Eppure, a vederti in viso, si direbbe ... " "Nulla, ti ripeto, nulla. Se fossi matto a confidarmi con te! ... " "Hai forse qualche segreto?" "Vedi! Se
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con lo spago." "Non ti vergogni di esser tanto pauroso?" "No". "Hai torto: un ragazzo della tua età dovrebbe avere molto più coraggio ... " "Lo so
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, che la vedo anche al buio! ... ". "Se hai fame", rispose Golasecca, ridendo di un riso sguaiato e canzonatore, "fruga nella mia tasca, e ci troverai
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babbo, con la mia mamma e coi miei fratelli ... e non voglio mascherarmi da uomo ... " "E allora perché, poco fa, hai accettato di essere il mio