SI CONTA E SI RACCONTA - Fiabe Minime
del palazzo reale dove a nessuno era permesso di entrare. Tutti però sapevano che là dentro c'era il Reuccio, ma Ministri e cortigiani non avevano mai
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tratto, sparì. Il Re, quasi per ammenda di quel che aveva fatto, mandò fuori un altro decreto: - Da oggi in poi, nessuno più finga di zoppicare nel
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sparito, e nessuno seppe dire che via avesse presa. Da allora, zoccolaio ed asino, non furono più visti né sentiti. Il Reuccio, quella sera, voleva andare a
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pancia. Se sbaglio, pago un soldo; eccolo qui! E lo mostrava. Di chi era figlio? Non lo sapeva nessuno. Pareva che non lo sapesse neppur lui. Dov'era nato
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! Come di ricordi dolcissimi rifiorenti nel cuore! ... Ma egli crede di trarmi in inganno, colle finte blandizie ... No, all'infuori di lui, a nessuno io
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parecchi insistevano a posta per farglielo prendere, o avere almeno la spiegazione del costante rifiuto. - Perché? Non è mica falso. - Perché! Nessuno aveva
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come un lampo. Ritornava allo stesso modo, senza che nessuno potesse accorgersi come e d'onde arrivasse. Ma che pena vederlo chiuso dentro quel guscio
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ricordato delle parole: - Chi gli insegnerà a fare un buco nell'acqua? - Nessuno, pensava. Era impossibile. Ma volle interrogare anche intorno a questo la
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, e a mezzanotte fu pronta. Il ciaba volle partire non visto da nessuno dei suoi compaesani. Camminarono otto giorni, sempre a piedi, riposandosi la
Accademia della crusca
