SI CONTA E SI RACCONTA - Fiabe Minime
Principessina non voleva che il giardiniere vi mettesse le mani. Lei sceglieva i vasi, lei preparava il terriccio, lei coltivava le aiuole. Non aveva
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mani altrui. - Per chi serve? - Per Sua Maestà. - Tra una settimana l'avrete. E, una settimana dopo, il Mago presentava al Ministro una carrozza che
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mani e piedi! - Tu dunque, vecchiaccia, non vuoi zoppicare? - le disse. - No, Maestà; ho buone gambe, grazie al cielo. - Ed è vero che hai risposto
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mani vuote per lei. Infatti, coi pochi soldi guadagnati, innanzi tutto pensava a comprare qualche dolce o un giocattolino da regalare alla bambina, e
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parevano setole; occhi, labbra, mani continuamente irrequieti, quasi egli portasse dentro il corpo un congegno che gli impedisse di star fermo. Ma
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chi ne vuole no. - Io non ne voglio! - E neppure io! - Io nemmeno! Intanto le si affollavano attorno stendendo le mani. - Giacché non ne volete ... E
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, accarezzandone con le mani le teste. Se :non che, sbadatamente, indicò Falce per Zappa e Zappa per Falce. Il Re si sentì canzonato. Pure frenando lo
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repugnanza all'aspetto del Mago. (Scorge anche Rospus, si nasconde il viso tra le mani, atterrita, cercando di fuggire, ma udendo il canto di Wolff si
Accademia della crusca
