SI CONTA E SI RACCONTA - Fiabe Minime
coi fichi. Lo nascondeva sotto la lingua, apriva la bocca, perché vedessero che era andato giù; oppure fingeva che gli era rimasto a mezza gola, e si
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mani vuote per lei. Infatti, coi pochi soldi guadagnati, innanzi tutto pensava a comprare qualche dolce o un giocattolino da regalare alla bambina, e
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divertiva a cantare. Ora faceva pena a vederla rispondere coi gesti, con gli sguardi, con una specie di mugolio talvolta. A poco a poco, però, si era
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, appoggiata al bastone, coi capelli bianchi e la faccia piena di rughe. Ed era rimasta tale e quale, quasi gli anni non le si aggravassero su le spalle, e i
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avevano campi da zappare e da falciare godessero di quel benefizio. Da principio la gente diffidò, quantunque vedesse coi propri occhi il portentoso lavoro
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. Così, un giorno, tutti di accordo, rifiutarono di imitarlo. Il Re montò sulle furie. Se la prese coi Ministri: - A questo modo mi fate rispettare? E
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cavato lo zoccolo! La ragazza si mise a leticare coi soldati; diè uno spintone a questo, una gomitata a quello, ed entrò nella sala fermandosi sulla
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! Questa è un'infernale illusione! Fredda! Fredda! Ti scalderò coi miei baci, colle mie grida ti desterò. Ah, se mi amasti davvero udrai, anche
Accademia della crusca
