SI CONTA E SI RACCONTA - Fiabe Minime
buona e l'avrebbe sposata volentieri. Non era di nobile casato, ma non importava. Tre anni? Erano troppi. E, dopo, potevano nascere altre difficoltà
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, strofina, strofina, egli vedeva allungarsi la gamba a vista d'occhio. Se non che, quando, raggiunta la giusta misura dell'altra, avrebbe dovuto
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gli ordinavano scarpe nuove col pretesto che non avrebbe saputo contentarli. La bambina che era nel cestino davanti a la bottega, sorvegliata dalla
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portare! Saetta sentì intenerirsi. Pensò pure, poveraccio, che il Reuccio di Spagna lo avrebbe ricompensato meglio del nano. Così faceva un'opera buona e
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una grancassa, credé che non avrebbe potuto passare; ma, appena egli si accostò, la bocca della grotta cominciò a dilatarsi, a dilatarsi, e gli
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frettolosamente, si allontanò e disparve. In quel momento, il Principe, se avesse avuto tra le mani lo Stregone, lo avrebbe strozzato! Tutto quel guasto del
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qualcosa? E si allontanavano indispettite contro la vecchiaccia che non si curava di loro e non rispondeva neppure: Grazie! come, almeno, avrebbe dovuto
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. Era un punto. E se sbagliava? Il vero Freccia-Frecciaio non avrebbe sbagliato. Ma chi era il vero tra quei dieci furfanti che si erano presentati? Il