SI CONTA E SI RACCONTA - Fiabe Minime
guai e la miseria non avessero presa su di lei. Ciò contribuiva ad accrescere la curiosità delle vicine. Parecchie di esse, che all'arrivo della vecchia
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ordinò: - Zappa, all'opra! Zappa! Zappa non si mosse. - Falce, all'opra! Falce! Falce non si mosse. Presa poi in mano la zappettina d'argento, tornò ad
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spasimo. Dopo due mesi di medicatura, il Re si accorse che quel vecchione di Mago non lo aveva ingannato: la gamba corta cominciava sensibilmente ad
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gambe, che si aggricciava, si stendeva, si sollevava ad arco, e rodeva, rodeva, senza fermarsi mai! La Principessina vedeva quella desolazione; ma
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fermò. Qualcosa continuava ad agitarsi dentro lo scatolino, e la vocina sottile sottile tornava a insistere: - Non mi portare! Non mi portare! Riprese
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riuscire a buttar via l'oggetto fatale. - Ah, Strega ... E dava a manca. - ... o Fata che siete! E dava a diritta. All'improvviso il Reuccio cominciò ad
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mattina davanti all'uscio della casa o della locanda dov'era andato ad alloggiare, e se lo sentiva alle spalle, o se lo vedeva allato, sempre con la
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rivedere colei che veniva ad attingervi acqua con una brocca. E più la guardava, più la udiva parlare con quella voce che pareva di usignuolo, e più si
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stento e diceva una parola ad ogni mezz'ora. Prepararono magnifici regali, perché non ricevendo niente, il Mago vecchio, vecchissimo, di cento e cento anni
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. E il ciaba? Si destò anche lui, strofinandosi gli occhi, come chi è ancora mezzo insonnolito. Venne ad annunciarlo il carceriere tutto spaventato
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è vicina ad essere infranta! (A Milda) Tu vuoi dunque la mia morte? Rispondi, l'ora urge! MILDA (assorta): Era il forte cacciatore che mi salutava, e