SCURPIDDU
navata d'una chiesa, tal quale! - si passeggia come in casa ... Genova? Il porto, un bosco di antenne! ... Strade a scale ... Palazzi! ... E la galleria
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frantoio era in fiamme. Vortici di fumo e scintille si spandevano attorno spinte dal vento che soffiava forte. Nugoli di fumo salivano dalla catasta
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Più di tutti gli voleva bene la massaia, un po' perchè le rammentava il figlio perduto - si era sentita rimescolare quella sera, quando il marito
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masseria, a veglia, dopo cena, non si ragionava d'altro che del furto tentato e dell'ardire di Scurpiddu che era riuscito a impedirlo. La stessa
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, quelle anteriori più piccole; gli assi delle ruote e il timone di canna. Vi aveva lavorato una buona mezza giornata, così intento a quel balocco, che si
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- Ora che Scurpiddu è proprietario non guarda in viso a nessuno! Il Soldato si divertiva a farlo arrabbiare dicendogli così con aria di canzonatura
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tacchini alla pastura. La notte avea sognato sua madre e glien'era rimasto un vivo rimpianto nel cuore. Si rammentava con dolcezza dei giorni in cui
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il verso alle cicale che frinivano per la vallata degli ulivi, dai mandorli, dai pioppi, senza mai stancarsi fino a sera. Si sarebbe addormentato se
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La massaia quella sera aveva detto: - La tacchina non si è smarrita; è stata presa. Sospettava della moglie del mezzadro di Poggio Don Croce là
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Dietro le colline dell'Arcura, di là del Benefizio, già si diffondeva il chiarore della luna piena che stava per sorgere. La serata era calma, il
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bovaro che, spartito il fieno ai bovi, si accingeva a spazzare l'agghiaccio, - Mattiniero! - gli disse il vecchio, - Su, dammi una mano, Scurpiddu
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altro mezzo per vedere il mondo? E la sua fantasia si era accesa di più, dal giorno che don Corrado della Posta, com'egli chiamava l'ufficiale postale
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Col cencetto nero del lutto che la massaia gli aveva messo attorno al collo della camicia, con lo sbalordimento che gli si leggeva ancora negli occhi
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! - ella ripeteva. - Fatevi coraggio! - aveva soggiunto massaio Turi. - È vero; chi deve patire non muore! Massaio Turi, per consolarla, si mise a fare
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gli aveva dato la conchiglia marina col bocchino di stagno, per avvisare i vicini che era l'ora della messa. E Mommo, dalla terrazza, si divertiva a
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maniche della camicia. Non aveva scarpe ai piedi. La giacchettina scolorita e stracciata era buttata là accanto. Massaio Turi gli si era fermato
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? - voleva sapere Scurpiddu . - Gente che può far del male: a te no, perchè sei ragazzo. Ma Scurpiddu si tranquillò soltanto più tardi quando massaio