SCURPIDDU
! - Chi gliel'avea detto? Le Nonne ? Socchiudeva gli occhi, immobile: e non si curava di aizzare Massaio e Don Pietro che si azzuffavano. La tàccola
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capelli che le scendevano su gli occhi. - Quella che vi siete presa ieri. - Sei pazzo? - Sì, se l'è presa la tua mamma che la voleva per chioccia
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lucevano gli occhi! E vedeva quegli occhi azzurri e il viso pallido e scarno di lei, com'erano l'anno della mal'annata, quando era andata via con tanti
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le aveva detto così, dopo aver udito le tristi avventure di quella donna. - Ho voluto venire a morir qui! Almeno mio figlio mi chiuderà gli occhi
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. Scurpiddu ebbe quasi paura vedendo le pupille nerissime tra il bianco degli occhi, e le due file di denti bianchissimi tra le labbra rosse e sottili
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di Santa Maria in Mineo. Di notte, sembrava che l'orologio fosse dietro la collina di rimpetto. Non voleva andare a coricarsi. Se chiudeva gli occhi
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sapere tante e tante cose, che gli aveva messo paura con gli occhiali d'oro davanti a quegli occhi sbirri (intendeva dire scrutatori). Per ciò sul
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Col cencetto nero del lutto che la massaia gli aveva messo attorno al collo della camicia, con lo sbalordimento che gli si leggeva ancora negli occhi
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riconobbe subito. Era una di quelle sperdute, e si fermò, spalancando gli occhi dallo stupore quasi vedesse un portento incredibile ... Sì, sì, una delle
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Quattro giorni dopo, Scurpiddu tornò dal pascolo senza marcia e senza banda di tacchini, Aveva gli occhi rossi dal pianto. - Ne hai smarrito qualcuno
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voleva essere una carezza. Quel ragazzo bruno, magro, con quegli occhi neri, intelligenti e pieni di tristezza, con quei capelli neri, arruffati, che
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finta, sciocco! A metà della salita il Soldato si era fermato. - Che guardate? - Niente, - rispose. Con gli occhi avvezzi a veder bene molto lontano
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tratteneva il fiato e stringeva le labbra tra i denti, spalancando gli occhi nell'oscurità del bugigattolo, proprio come doveva tra dieci o dodici
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cocco anticipatamente infilati nel fil di rame; e intanto che le dita sembravano occupate per proprio conto, gli occhi lucidi e neri pareva contassero i
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Scurpiddu dalla testa ai piedi. Scurpiddu intanto, coi libri in mano, rivolgeva spesso gli occhi a quel pilastro che faceva i terremoti , e avrebbe voluto