SCURPIDDU
giacchetta di lui. Il treno si agitò, si mosse, fischiò, prese la rincorsa. All'improvviso, gran buio! Scurpiddu diè uno strillo e si aggrappò forte forte
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massaio Turi. - Che cosa sa massaio Turi? - Del tacchino che manca. - Perchè manca? Che ne hai fatto? - Io? Niente. Lui lo sa. E dètte in un pianto
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e in tutta l'aria della persona parecchi giorni dopo la disgrazia, Scurpiddu non sembrava più lui. Tutte le mattine andava via coi tacchini e con
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zi' Girolamo dall'agghiaccio gridava: - Viva santa Agrippina! Ma lui non diceva niente; rammentava soltanto che sua madre, una volta lo aveva
SCURPIDDU
mesi dopo, quando si udiva da lontano il suono dello zùfolo di lui, mentre guardava sull'altura i tacchini pascolanti, anche la massaia esclamava
SCURPIDDU
vecchiaccio! Scurpiddu pensava a lui con un po' di rancore, quasi il pover'uomo, con quell'avvertimento di mal augurio, gli avesse portato sfortuna. Pure
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figliuoletto! - Sentite come fa trillare lo zùfolo oggi? È lui che suona, lassù. Ella guardò inutilmente verso il punto indicato. Tutta la costa era
SCURPIDDU
che lo zi' Girolamo, intricato anche lui, si mosse dal suo corbello e cominciò a chiamare: - Ohi! Ohi! Che è stato? Il Soldato , riconosciuta la voce
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aver più responsabilità dello smarrimento della tacchina, poichè se l'erano presa quei di Poggio Don Croce, Il massaio penserebbe lui a farsela rendere
SCURPIDDU
che don Corrado avesse parlato turco e avesse voluto dargli a bere stramberie e ridersi di lui perchè era ignorante, Ma come si era poi divertito con
SCURPIDDU
guardia; apprenderà prima lui, che tu. Vuoi scommettere? Scurpiddu fece una spallucciata: - Se non sa neppure abbaiare! Abbaio meglio io: Bau! Bau! Bau
SCURPIDDU
pareva un capannone con quei rami fino a terra presso il canneto di Casa di Mezzo; e lui, seduto per terra, con le spalle appoggiate al tronco, faceva
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prese la grossolana granata, che era più alta di lui, fece un mucchio di tutto il concime, ne riempì un corbello e andò a vuotarlo nel serbatoio davanti
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cucinasse, come sapeva ben cucinarla lei. Se ne sarebbero leccate le dita domani, ch'era domenica, e lui e il genero sarebbero venuti anche per la santa
SCURPIDDU
. - Questo ragazzo è la nostra buona sorte, - diceva massaio Turi alla moglie. - Senza di lui, a quest'ora, saremmo quasi all'elemosina, se pur saremmo
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, si faceva subito riconoscere, gli balzava su la punta della lingua prontissimamente. Il Soldato n'era stupito e lo stesso Scurpiddu più di lui. Il
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paura il vecchio che di tratto in tratto lo guardava anche lui. Mommo credeva alle Nonne , ne aveva udito parlare dalla sua mamma e da altri ragazzi. La