SCURPIDDU
gli aveva dato la conchiglia marina col bocchino di stagno, per avvisare i vicini che era l'ora della messa. E Mommo, dalla terrazza, si divertiva a
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conduce a Bardella. Il ragazzo stava accoccolato sur un sasso, con le mani strette dietro la testa. I gomiti aguzzi gli scappavano fuori dagli sdruci delle
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, tutte le volte che lo vedeva. - O che li ho rubati, forse? - rispondeva Scurpiddu . - E tu credi davvero che il massaio ti ha regalato i pulcini
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Ora erano due ad aspettarlo davanti al cancello di legno del pollaio: la sua mamma e la massaia. La mamma, vedendolo turbare di mano in mano che i
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Certe volte però Scurpiddu era triste, mùtolo; appena appena badava a Paola che lo seguiva con larghe volate lungo la strada, mentre egli conduceva i
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soltanto il mantenimento e i vestiti, ma anche venti lire all'anno, che Scurpiddu metteva da parte pel tempo in cui sarebbe andato a fare il soldato, sua
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! ... Un'accetta! Scurpiddu, imboccata la conchiglia marina, con cui ogni domenica chiamava i vicini alla messa, suonava, suonava, intramezzando l'appello con
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Ma di lì a un mese, tutti i bei progetti di Scurpiddu erano andati a un tratto per aria in modo inatteso. Una sera il Soldato gli aveva detto: - È
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preciso. Strappava a filo a filo le erbucce a portata di mano, ne osservava le foglioline, i fiorellini, gli steli, ma senza curiosità, così, per fare
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ammazzato la volpe, e spaventato i ladri! Calcapaglia aveva portato lassù la bestia col muso insanguinato e il fianco squarciato, perchè la massaia la
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, voleva dire ch'egli era andato attorno con le Nonne . Ma bisognava aspettare fino alla mezzanotte. Avrebbe sentito suonare i cento tocchi dal campanile
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sarchiatura dei grani: poi l'estate! Ora le biche dei covoni aspettavano su l'aia le mule per la trebbia: e Scurpiddu intanto conduceva i tacchini fra le
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raccogliere le uova dal pollaio: rammendava i panni e le camicie del figlio; per non mangiarsi il pane a tradimento, diceva, e, non essere di troppo
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sono i miei figli! Scurpiddu l'osservava senza ancora sapersi risolvere a domandargli: - Volete prestarmi cinque lire? - quando comparve lo zanni con
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sbraitare: - Se l'è sognato la tua massaia? Verrò a dirglielo sul muso. Per chi ci scambia? E tu bada che i tacchini non passino il limite, e non
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! ... Paola ! Era andato di qua e di là, da un punto all'altro della collina, ripetendo quel grido che quasi imitava i gracchi delle tàccole, ma
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mano, dopo che si accorse della burla. Le sere di pioggia, nel novembre, attorno al fuoco acceso per asciugarsi i vestiti, gli uomini lo invitavano