SCURPIDDU
Turi venne a dirgli: - Domani condurrai i tacchini tra le ginestre, dietro il casotto delle api. E bada di non accostarti troppo al casotto, nè ti venga
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Come erano passati presto quei mesi d'inverno con la bacchiatura delle ulive e coi lavori per l'estrazione dell'olio! Poi la seminagione, poi la
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giorni, e aveva preparato ogni cosa. Con le fibre delle foglie secche di fichi d'India, che sembravano finissima opera di traforo, aveva combinato la
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conduce a Bardella. Il ragazzo stava accoccolato sur un sasso, con le mani strette dietro la testa. I gomiti aguzzi gli scappavano fuori dagli sdruci delle
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buffone! La luna sorgeva lentamente dietro il dorso scuro delle colline. - Guardate, Soldato , come è grande la luna! Vi piacerebbe un pane tondo
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mattina, più tardi, si era saputo l'affare delle schioppettate, Calcapaglia e suo genero stati fino alla mezzanotte alla posta della volpe, - erano loro, in
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, di buon mattino. Scurpiddu si era levato all'alba, e, raccolte le uova delle tacchine e delle galline dai corbelli del pollaio, le aveva portate alla
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stritolava le foglie delle erbe con due dita, ne faceva pallottoline, le lanciava per aria, e rimaneva assorto. Paola veniva a posàrglisi addosso, lo
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, d'onde si godeva la vista della Piana di Catania e dell'Etna da un lato, delle colline di Catalfaro e della Nicchiara dall'altro; e si vedeva Mineo
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soglia e visto il bagliore delle vampe, si precipitò fuori, Scurpiddu andò a picchiare alla porta della masseria: - Fuoco! Fuoco! In pochi minuti, tutta
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, mancava una delle rosse che accennava a divenir chioccia. Scurpiddu non intese a sordo. E il giorno dopo, mentre le sue bestiole, ben pasciute, si erano
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a la stalla delle mule, Il vecchio intanto rivolgeva la parola ai suoi animali, li accarezzava, li strigliava con le dita affettuosamente: - Questi
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alberi e delle case di campagna che pareva si precipitassero contro il treno e fuggissero via, si sentiva sbalordito, gli sembrava di fare un sogno, o
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scoppio delle bombe. La domenica dell'ottavàrio però vedeva lassù, lassù, la luminaria della processione, e distingueva, dai molti lumi, la bara di
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, gli aveva regalato tre volumetti, ch'egli non si stancava di rileggere, rimanendo per ore intere estasiato a osservare le figure dei monumenti delle