Ritorno a Planaval
Se non funziona il cancello automatico l'uomo lo guarda posando una mano fugace ma ferma sul ferro. Poi se ne va puntando avanti e nella testa
Ritorno a Planaval
Sembra che la chitarra appesa mandi una nuova luce, e che lo specchio rifletta se stesso in un ombra chiara, e che l'argento si sia preso la tenda
Ritorno a Planaval
che qualcosa sia successo. Non mi interessa se ciò che sto facendo sia vecchio o nuovo, bello o brutto, ma mi dispiacerebbe se fosse inteso come falso
Ritorno a Planaval
hanno convinto a credere... E adesso tu, come puoi pretendere di ascoltare la mia storia se la mia storia è infangata, o non è ancora incominciata, se
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Allora, vorrei che ci si concentrasse su quei sassi. Non perché siano importanti di per sé, e non perché siano un simbolo di qualcosa, ma proprio
Ritorno a Planaval
L' azzurro smemorato del crepuscolo a strisce, attraverso le persiane della camera. Lo stesso azzurro con le macchie scure delle piante sotto di sé
Ritorno a Planaval
L'arancione che si vede guardando da dentro le palpebre chiuse se si tiene la faccia contro sole, specialmente in un giorno di maggio, quando il
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chiude con i loro nomi, non si chiedono mai se vivranno abbastanza per capire tutto.
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che le fa differenti e lucide di sé. E complimenti al platano e addio alla passeggiata, di chi per un momento ha creduto di vederlo e l'ha dimenticato.
Ritorno a Planaval
La luna che si nascondeva dietro la massa nera della nuvolaglia non si sa se lo faceva di proposito, ma protendendo la sua luce sopra i contorni
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che la luce se ne vada, arriva il vento, prima da te, entrando dalla camera, e poi da me nell'altra stanza. Allora ci mettiamo in piedi con le
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ogni volta che l'altro si sposta.Così l'amore procede per sorprese tu mi scopri in una stanza e io ti scopro e ci baciamo insopportabilmente, come se
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'onda della vita altrui. E restavamo fermi, e se qualcuno ci chiedeva: Tu cosa pensi ?, noi pensavamo che non volevamo pensare niente.
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portone, a ciò che se ne va, a ciò che toma prima di una resurrezione.
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queste disperatamente recidive che ravvivano le stanze. Di queste si compiace la vista, anche se il nostro cuore batte per le prime.
Ritorno a Planaval
Adesso, quando non sappiamo cosa fare possiamo andare sulla terrazza e chiedere al vento se è vero che siamo felici. Ma tutto questo movimento di
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una stanza illuminata all'altra delle nostre case rispettive, come se non avessimo niente da inventare, come se tutti e due non avessimo da lavorare
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Si pensa sempre a sé come invariabili, ma non avrei che sarei durato, come carne che cammina, come pensieri sentlrnentr e vite altrui che ti si
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gelsomino. Mi ostino a non proteggerli, a rimetterli in piedi. Mi hanno detto che il vento rinforza le piante. lo come un padre in lotta con se stesso