Ritorno a Planaval
Oggi il vento è cattivo, per questo mi piace. Per due volte è caduta la pianta che amo. lo però mi sono rifiutato di portarla dentro. Ho preferito
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Sulla via della Clusaz, oltrepassato l'ultimo lampione del paese, la stessa luna che alle nostre spalle illumina il monte e il torrente e le case
Ritorno a Planaval
Sedersi al finestrino con le spalle alla testa del treno, così che invece di incontrate il paesaggio che arriva la vista si perda sul paesaggio che
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Nel corridoio della nostra casa rinnovata di famiglia c'è il pavimento di legno che era del salotto, dove adesso c`è dell'altro legno, un po' più
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I gabbiani stanno sempre nel cielo, che è il loro solo mondo. Quando il vento è più freddo si fanno portare su in alto e si lasciano andare, così da
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che la luce se ne vada, arriva il vento, prima da te, entrando dalla camera, e poi da me nell'altra stanza. Allora ci mettiamo in piedi con le
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L'arancione che si vede guardando da dentro le palpebre chiuse se si tiene la faccia contro sole, specialmente in un giorno di maggio, quando il
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Il corridoio è un po piu buio, e non avviene mai che ci incontriamo lì e una zona di passaggio, e ognuno è molto attento, bada bene di restare fermo
Ritorno a Planaval
È successo che avevamo rinunciato a sognare, e a riconoscere il profilo e il colore delle cose. Attraverso di noi cresceva la stagione peggiore. Un
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Non so perché lo faccia. Forse perché così trova il suo cibo, come le rondini, ma perché sempre solo su due dimensioni, senza usare lo spazio?
Ritorno a Planaval
Il sole che nel nuovo parco cittadino si appoggia in silenzio sulle schiene dei cam e delle madri, e si rifrange sulle ciglia dei bambini
Ritorno a Planaval
Ci siamo visti, tu coi capelli raccolti vestita di lana come una vecchietta buona, io con la pancia sui pantaloni bianchi e il mio maglione orrendo
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Dopo che ho preparato da mangiare mi riposo e aspetto, fu- mo una sigaretta, cammino per la casa, sbocconcello dalla tavola qualcosa il cui sapore mi
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Gli abitanti della casa che da poco abito non si curano delle ombre dei balconi lungo il marciapiede, vanno e vengono, entrano dal portone che si
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Mentre il mio sguardo discreto abbraccia indistintamente dal terrazzino le nubi della pioggia e la tazzina del caffè (sulla tavola, in casa), sotto
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scrivania, la sedia gialla vuota senza di me: tutto questo è il tuo sguardo nella fase di un amore corrisposto.
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Se non funziona il cancello automatico l'uomo lo guarda posando una mano fugace ma ferma sul ferro. Poi se ne va puntando avanti e nella testa
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E tutto si trasforma: la casa non è più occupata, O non c'è, o è diversa, o siamo diversi noi che adesso comprendiamo solo il mare e la sua fluidità
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già cambiato me. Invece non so niente di ciò che avverrà di me e di tutto questo insieme; forse il nostro cambiamento assomiglia a ciò che entra dal
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queste disperatamente recidive che ravvivano le stanze. Di queste si compiace la vista, anche se il nostro cuore batte per le prime.
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, quando il non pensare si è tradotto in non sentire. Ho cercato allora di tomare a sentire, mai sensi sono della vita, e la vita non basta, almeno così mi
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, dei ricordi da gestire al meglio, buttando via ciò che non serve e il resto liberandolo equamente lasciando posto al nuovo, un colpo al cerchio uno alla
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rami, visto sempre dall'interno, fa pensare ad un cuore pulsante, il cuore della nostra casa posto fuori. Tutto questo movimento delle piante che abbiamo
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con la mano, e perché non ho il coraggio di rispondere al saluto e tanto meno di partire io per primo, visto che poi staremo qui a cercarci camminare da