Ricordi d'un viaggio in Sicilia
, patrona sua. Ha il nome di Bellini uno dei più deliziosi giardini pubblici d'Italia, da cui si vedono l'Etna e il mare; a Bellini è dedicato il Teatro
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, s'addensano, ondeggiano; è un formicolìo che vi confonde la vista, uno strepito che v'introna la testa, una varietà di veicoli, di carichi, d'aspetti umani
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l'orizzonte del mar Tirreno, l'uno turchino carico, l'altro azzurro argentato; e su quello, al di là di Scilla, ancora la costa calabrese seminata di
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. Rimasi in contemplazione di quella infinita bellezza. E mi tornò alla mente un vecchio amico napoletano, uno scienziato poeta, ardente d'entusiasmo per le
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confronto a quello della natura? Quello che si vede dalla sommità della gradinata, e proprio dal punto che prospetta il mezzo della scena, e uno
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quando questa prima visita a fatta nella età in cui l'uno e l'altro, già avanzati negli anni, sono tra i pochi superstiti della propria generazione
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, o s'allunga da un lato come uno smisurato gonfalone ondeggiante, o discende e s'allarga sui fianchi del cono in veli candidi leggerissimi d'una
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