Ricordi d'un viaggio in Sicilia
soli di nuove glorie, ma la parola divina che egli ha parlato al mondo rimarrà eterna, ed eterno il suo caro nome: caro nome che, mezzo secolo dopo la
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ogni parte; i tramway percorrono l'interno della città e si spingon fuori fino al Faro, distante dal centro parecchie miglia; e il movimento della
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abitanti al luogo natìo pareva una volta così tenace da rendere impossibile un'emigrazione importante. Ci son dei piccoli paesi che si vuotano quasi
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inespugnabile, predestinata al dominio del mondo -, non è più che una piccola città ristretta in quella piccola Isola d'Ortigia, dove ebbe nascimento or
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triangolo isoscele, di cui la base è bagnata dal mare e il vertice è rivolto verso l'interno della Sicilia. Non credo che ci sia al mondo altra grande città
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mare disegnava le sue forme nell'oro. Dev'essere stato un tramonto simile quello che fece dire al Carducci: Bello come un tramonto di Siracusa
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Fu quella la stazione più lontana del mio viaggio. Al ritorno non mi restava a vedere che Taormina, che a mezza via fra Messina e Catania. Ma non si
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, arrivato all'imbrunire a Taormina, in carrozza; al quale erano andati incontro ragazzi del popolo, studenti, operai, cittadini d'ogni classe, e l'avevano
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innumerevoli venute da tutti i paesi dell'Etna; e al suono delle Laudi alla Santa cantate da miriadi di bocche mesce la sua voce enorme il Campanone del
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incantevole che si possa fare in sette ore sulla faccia della terra. Questa ferrovia che, girando intorno al grande Vulcano con un tragitto di più di
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