Regio Decreto 9 luglio 1939, n. 1238 - Ordinamento dello stato civile.
deve provare la prestazione nel modo indicato nel comma terzo del predetto articolo, ovvero si deve presentare copia del provvedimento di cui al comma
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La competenza per l'applicazione della sanzione di cui al comma precedente spetta al tribunale civile.
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Gli effetti dei decreti rimangono sospesi fino allo adempimento delle formalità indicate nel comma primo.
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La stessa indicazione deve essere fatta nei certificati della eseguita pubblicazione, di cui all'art. 119, comma secondo.
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La facoltà di ridurre il termine della pubblicazione, a sensi dell'art. 98, comma primo, del libro primo del codice civile, e quella di dispensare
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Il pagamento dei diritti di cui al comma precedente deve essere annotato in fine dell'estratto o del certificato.
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La trascrizione degli atti indicati nei numeri 1, 2, 3, 4 e 5 e nel precedente comma è fatta per intero.
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Celebrato il matrimonio, i documenti di cui al comma precedente sono tolti dal registro anzidetto e collocati fra gli allegati all'atto di matrimonio.
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nell'art. 138, comma primo.
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sensi dell'art. 130, comma secondo.
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Il dichiarante, quando non è il medico o la levatrice, deve esibire il certificato sanitario, di cui all'art. 18, comma secondo, del R. decreto-legge
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indicati nel comma quarto dell'articolo seguente.
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dell'anno precedente, a norma dell'art. 182, comma secondo.
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Quando nell'atto di matrimonio vi è stato riconoscimento di prole naturale, le annotazioni previste nel penultimo comma dell'art. 85 e nell'art. 86
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Il cancelliere della corte, entro due giorni dalla scadenza del termine indicato nel comma secondo, presenta i ricorsi che sono stati proposti al
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In margine agli atti di matrimonio si fa annotazione: 1) della eseguita trasmissione al parroco della notizia di cui all'art. 10, comma secondo
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dello stato civile che le ha eseguite, a termini dell'art. 175, comma primo, ovvero a richiesta del procuratore del Re che ha provveduto a termini del
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Il riconoscimento del figlio adulterino, nel caso preveduto dall'art. 250, comma terzo, del libro primo del codice civile, non può essere ricevuto
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dell'avviso, di cui al comma precedente, e deve contenere la enunciazione specifica dei motivi.
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L'obbligo di cui al comma precedente spetta all'ufficiale dello stato civile, pure nel caso in cui ha trascritto nei propri registri un atto di morte
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Se il dichiarante intende dare al bambino un nome in violazione del divieto stabilito nel comma primo l'ufficiale dello stato civile lo avverte del
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Le disposizioni del R. decreto 22 dicembre 1932, n. 1696, aggiunte all'articolo unico, dopo il comma secondo, del R. decreto 25 agosto 1932, n. 1101
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avviso della morte, nel termine fissato nel comma precedente, all'ufficiale dello stato civile con le indicazioni stabilite nell'art. 140.
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pubblico ufficiale nel caso preveduto nell'art. 145; i processi verbali formati dall'autorità marittima portuale nel caso preveduto nell'art. 146, comma
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giurisdizione trovasi il comune ove ciascuno degli sposi è nato, o dove fu trascritto l'atto di nascita nei casi indicati dall'art. 66, comma terzo, numeri 1, 2
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in quelli previsti nell'art. 130, comma secondo, del libro primo del codice civile, purché risulti in modo non dubbio un conforme possesso di stato.
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figli adulterini preveduti nell'art. 250, comma terzo, del primo libro del codice civile, si trascrive il solo decreto reale che ammette il
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Se la pubblicazione deve essere fatta anche in un altro comune, l'ufficiale dello stato civile, richiesto a norma dell'art. 92, comma terzo, del
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disposizione dell'art. 83, comma primo, parte prima.
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Sono pure rettificati d'ufficio, a norma del comma precedente, gli atti di nascita di persone tuttora viventi, sebbene formati anteriormente alla
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certificato di assistenza al parto di cui all'art. 70, comma quarto, ovvero con certificato medico.
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dello stato civile o del funzionario delegato a norma dell'art. 5, comma secondo; 3) il bollo d'ufficio.
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dall'art. 250, comma terzo, del libro primo del codice civile, l'ufficiale dello stato civile si deve rifiutare di eseguire la trascrizione se il
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Le sentenze e i provvedimenti indicati nell'art. 125, comma quinto, ai numeri 5, 6, 7 e 8, devono essere trasmessi in copia autentica, a cura del
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primo del codice civile, spetta, nel caso preveduto nell'art. 149, comma secondo, all'ufficiale dello stato civile che è richiesto per la trascrizione
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legge del luogo innanzi all'autorità competente, salvo in quest'ultimo caso l'osservanza del comma secondo dell'articolo precedente per quanto
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In nessun caso possono essere attribuiti, in via di cambiamento del precedente cognome, ai sensi del comma primo di questo articolo, cognomi di
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che ammette il riconoscimento nel caso preveduto dall'art. 250, comma terzo, del libro primo del codice civile, e le sentenze dichiarative di nullità
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Quando si verifica alcuno dei casi indicati negli articoli 130, comma primo, e 446 del libro primo del codice civile, il tribunale, sulla istanza del
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, notizie o denunzie avuti da ospedali, da collegi, da istituti o da qualsiasi altro stabilimento, a norma dell'art. 138, comma secondo, da magistrati o
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dell'art. 8, comma secondo, del R. decreto 2 agosto 1912, n. 949.
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o quello del curatore del minore emancipato, quando il curatore è uno dei genitori, ovvero l'autorizzazione di cui all'art. 88, comma quarto, del
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filiazione legittima; 6) gli atti di riconoscimento di filiazione naturale, esclusi quelli indicati al n. 3 del comma precedente e quelli ricevuti nell'atto di