Regio Decreto 20 febbraio 1941, n. 303 - Codici penali militari di pace e di guerra.
(Risarcimento del danno).
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(Malversazione a danno di militari).
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(Circostanza aggravante e circostanza attenuante in relazione alla entità del danno).
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(Azione civile per le restituzioni e per il risarcimento del danno).
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Nei casi preveduti dagli articoli 168 e 169: 1° si applica la reclusione non inferiore a cinque anni, se dal fatto è derivato un danno di rilevante
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Il giudizio di liquidazione del danno è promosso davanti al giudice civile competente.
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Degli atti illeciti contro persone private nemiche o a danno di beni nemici.
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Se le intelligenze o la corrispondenza non hanno prodotto danno, la pena può essere diminuita.
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(Omesso uso di mezzi per limitare il danno, in caso d'incendio o di altro sinistro).
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Se dal fatto è derivato grave danno, la pena è della reclusione militare fino a due anni.
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Se dal fatto è derivato grave danno, si applica la reclusione militare non inferiore a sette anni.
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(Furto a danno del superiore al cui personale servizio il colpevole sia addetto, o nell'abitazione dello stesso superiore).
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La reclusione militare è da uno a cinque anni, se dal fatto è derivato danno al servizio militare.
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Se il fatto è commesso a danno dell'amministrazione militare, la pena è della reclusione militare da uno a cinque anni.
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In ogni caso, se dal fatto è derivato grave danno, la pena è della reclusione militare da sette a quindici anni.
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La disposizione del comma precedente si applica anche se il fatto è commesso, nell'abitazione del superiore, a danno di persona con questo convivente.
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Se il fatto è commesso con armi, ovvero da tre o più persone riunite, o se ne è derivato grave danno, la pena è aumentata.
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Se il fatto è commesso con armi, ovvero da tre o più persone riunite, o se ne è derivato grave danno, la pena è aumentata.
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Rimane impregiudicata la questione, se, a norma delle leggi civili, la persona civilmente responsabile debba rispondere per l'imputato del danno
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Per i reati contro le leggi e gli usi della guerra, preveduti dal titolo quarto del libro terzo, commessi nel territorio dello Stato italiano a danno
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Nei procedimenti di competenza del giudice militare, l'azione civile per le restituzioni e per il risarcimento del danno non può essere proposta
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Le pene stabilite dagli articoli 50 e seguenti si applicano anche quando il reato è commesso a danno di uno Stato alleato con lo Stato italiano.
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Il militare, che minaccia ad altro militare un ingiusto danno, è punito, se il fatto non costituisce un più grave reato, con la reclusione militare
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italiano a danno di militari o delle forze armate di uno Stato alleato sono considerati come se fossero commessi a danno di militari o delle forze armate
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Le pene stabilite dagli articoli 84 e seguenti si applicano anche quando il reato è commesso a danno di uno Stato alleato o associato, a fine di
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Il presidente, se ritiene che un testimonio non possa comparire in giudizio senza danno al servizio ed esso non sia stato esaminato a norma
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Il militare, che, con artifici o raggiri, inducendo taluno in errore, procura a sè o ad altri un ingiusto profitto con danno di altro militare, è
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Se la lesione personale, commessa dal militare a danno di altro militare, è grave, si applica la reclusione da due a sette anni. Se la lesione
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applica, quando commettono un reato preveduto dalla legge medesima a causa del servizio, ovvero a danno di questo o della amministrazione militare.
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preveduti dalla legge penale militare e dalla legge penale comune italiana, commessi dagli abitanti del territorio occupato a danno delle forze
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le circostanze dell'azione, ovvero per la particolare tenuità del danno o del pericolo, il fatto risulti di lieve entità.
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Chiunque, appartenendo al personale di alcuno degli stabilimenti indicati nell'articolo 243, minaccia un ingiusto danno a un inferiore nella
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qualsiasi altro modo, induce in errore il comandante, con danno del servizio, è punito con la reclusione da due a dieci anni.
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punito, se dal fatto può derivare danno alla situazione politica o militare dello Stato italiano, con la reclusione militare da tre a dieci anni.
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Nel giudizio per il risarcimento e la liquidazione del danno, promosso o proseguito dopo che la sentenza di condanna penale è divenuta irrevocabile
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militari: 1° a) a danno del servizio militare o dell'amministrazione militare; b) a danno di altri militari, purchè in luoghi militari o a causa del
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Chiunque compie atti di guerra contro lo Stato italiano o a danno delle sue forze armate od opere o cose militari, senza avere la qualità di
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La pena è della reclusione militare da uno a cinque anni: 1° se il fatto è commesso a danno dell'amministrazione militare o col pretesto di fare
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preveduto dalla legge o dalle convenzioni internazionali, cagiona grave danno alle persone suindicate, ovvero determina l'uso di rappresaglie, è punito, se
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Chiunque, appartenendo al personale di alcuno degli stabilimenti indicati nell'articolo 243, minaccia un ingiusto danno a un superiore nella
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di guerra presso il nemico a danno di altri militari italiani o dello Stato italiano; e, in caso di mobilitazione generale, anche per i reati commessi
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il danno, è punito con la reclusione militare fino a cinque anni.
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, comunque, si appropria, o distrae a profitto proprio o di altri, con danno dell'amministrazione militare o di militari, valori o cose di cui ha il
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militari e a ogni altra persona appartenente alle forze armate nemiche, quando alcuno di tali reati sia commesso a danno dello Stato italiano o di un
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Stato alleato, commettono atti in danno delle forze medesime; e spetta esclusivamente ai tribunali dello Stato italiano la cognizione dei reati
Accademia della crusca
