Racconti 3
camerette e due letti, di uno dei quali non ha voluto disfarsi mai, perché si è messo in testa che la Fortuna dovrà un giorno o l'altro passare per quella
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sull'orlo delle palpebre e non sgorgava in «una» lagrima, in quella famosa lagrima stereotipata, di cui parla gran parte dei romanzieri e novellieri. Ti dico
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! Quella mattina dunque ... È cosí: certe cose ci stanno sotto gli occhi e non ci ispirano nessun interesse. Le guardiamo e quasi non le vediamo, tanto ci
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si effondono in entusiasmi che mi fanno compassione. Ma oramai si era stabilito che tutte le domeniche di quella primavera - incantevole, voglio
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ribaciava, senza aggiungere una sola parola. Pareva volesse dirmi: «Sei contento? ... Si bacia cosí soltanto quando si ama davvero!» Quella muta risposta
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sei? ... » Quella sua serenità, quella specie di sfida - immaginavo - gettata in viso alla gente con lo starsene sempre alle costole di colui che lo
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gli era venuto l'impulso di alzar le gambe, di accostarle, orizzontali ... e si era sentito portar via per la stanza in quella posizione, con le gambe
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quella buona creatura coi miei vizi, coi miei maltrattamenti, con la mia inqualificabile trascuranza. Mettiamo anche - per semplice ipotesi - che ciò sia
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scritte ma disegnate. Ho voluto confrontare la vostra calligrafia con quella di parecchie altre signore che - è bene dichiararlo per precauzione - non mi
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in ogni suo atto quella vivacità e quell'entusiasmo che poi produssero le «quarantottate»! ... Non rida, giovinetto mio - egli proseguí, rivolgendosi a
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irresistibile. «Senza il concorso del maschio?» feci io quella sera, non afferrando bene il suo concetto. «Certamente. Quel gran chimico che ha detto
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giorno; quella di oggi non è quella di ieri; quella di domani non sarà quella di oggi. Siete curiosi voialtri artisti! Quando vi giova, deridete la
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responsabilità. E il pretucolo, senza badare che parecchie altre volte avevano riparlato di questo, riprendeva sempre sottovoce: - Per quella benedetta
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pochi mariti, è giusto affermarlo, sono stati scrupolosamente fedeli quanto lui al giuramento pronunziato davanti al sindaco e a piè dell'altare. Quella
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a mostrare l'importanza attribuita a quella messa ch'egli veniva a dire ogni domenica nell'altare privilegiato in casa del marchese di Santacroce. La
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saluti delle persone che lo conoscevano, dei bottegai soprattutti che, al vederlo apparire dalla cantonata, esclamavano sotto voce; - Ecco quella
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via contenta, orgogliosa di quella scappatella; e lui si dava con me certe arie! ... Aveva ragione. Io sarei stato incapacissimo di fare altrettanto
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bicloruro di mercurio con cui gli aveva fatto lavare e si era lavato le mani pure lui. Quella notte il poveretto non chiuse occhio. «Ragioniamo
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Che cosa era accaduto durante la giornata al dottor Maggioli? Qualcosa di lieto certamente, perché in quella sera lo vedemmo entrare in salotto cosí
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sotto gli occhi ... - Io giudicherei, a priori, che costui è piú bestia di quella bestia da lui pretesa di umanizzare! - E ragionereste ... da teologo
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andare a male la bella frutta se la mangiava in famiglia, un po' alla salute del Liscari un po' a quella di don Tano il Sordo. E l'anno appresso, daccapo
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veramente felice in quella casetta appartata, mezza nascosta tra piante di aranci e di limoni, con l'ampia vista del mare da un lato e quella dello
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, sbalordito. Con quella brava gente che cerca cosí attentamente il pel nell'uovo, che vede tante cose invisibili per noi grossolani, immersi nella
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via dall'aia, e l'olio spariva dal tinello, con la complicità dei lavoranti dello strettoio. - Perché non prende moglie voscenza? - Quella furba si era
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quercia, in cima a quella montagna - e la indicò. - Erano implumi. Le ho imbeccate per parecchi mesi; non si saziavano mai. Appena mi vedevano entrare
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improvvisamente ringiovanito al contatto di quella giovinezza che riprendeva a vivere là, sul divano, nel ristoro del placido sonno. «Guarda!» E mi mostrò una tela
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piacevole, punto, sentirselo ripetere cento volte al giorno, a ogni minima occasione. Da quella volta, io non sono piú marito, sono un essere spregevole per
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. Tenterò». Era un adepto teosofo, un discepolo di quella scuola religiosa filosofica e scientifica che esiste nell'India e che la signora Blavatsky e i
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bellissimo nel marmo o nel bronzo» insisteva. - Si era fitto in mente che io avessi una testa da filosofo greco con quella lunga barba che m'ero lasciato
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... vi ripeto: il rimorso è immorale! ... Quando una cosa è fatta! ... è fatta! ... Il rimorso non ripara a niente ... E se quella cosa è stata fatta
Accademia della crusca
