Racconti 3
- Signor avvocato, ci pensi lei, combini lei, faccia tutto lei; io accetto anticipatamente quel che lei avrà stabilito! - L'avvocato Ponteri si
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desidera di rivederla prima di intraprendere un lungo viaggio all'estero. Non potendo venire da lei, la prega di venire a trovarla al n. 16@ 16 di via Nuova
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no un galantuomo sciorinando in pubblico circostanze di vita intima che dovrebbero essere religiosamente rispettate. Lei mi dirà: «Oggidí si fruga
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dello sforzo da lei dovuto fare per produrre il pallore che le scolorava il viso, il rapido ansare del seno e quell'umido luccicore che indugiava
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profondità del cuore come raggi luminosi, e ne rivelavano a lei e a me stesso i piú intimi segreti. Giacché mi accadeva spesso di non avere piena coscienza
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sono andato da lei per farle cosí intendere la mia collera. Oggi non è neppure intervenuta al sacrificio della santa messa ... È troppo! Bisogna
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Rosaglia - non riuscirebbe piú a raccapezzarsi ... - Peggio per essa! - Come? Lei, uno scienziato positivo ... - Non mi aduli! Scienziati sono coloro che
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invisibile non è un'assurdità, è una realtà, ed io credevo che quell'autore avesse voluto raccontarci la storia vera ... - Ecco, ora vuol mistificarci lei
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amico ed io che l'avevamo ribattezzata con quell'aggettivo - lei non lo ha mai saputo - facevamo le prime armi sentimentali. Io timido, e rimasto poi
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si vedeva appena in quella viuzza. Budello dovrei chiamarla, dove due, se passano di fronte, si toccano coi gomiti. Infatti, io o lei, non so chi di
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copiato un modello. «È un portento. Ne farò una gran pittrice!» Lo aveva disegnato lei, la sua Moseina, come scherzando soleva chiamarla, alludendo
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non ho afferrato bene il senso delle sue parole; lei parlava troppo piano. - Per timidezza - lo interruppe il giovinetto. - La mia opinione avrebbe
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poi, la mia età mi dispensa da certi riguardi. La parola dei vecchi è impersonale. - Ma dunque lei crede, sul serio ... ? - Che la donna è una
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. Probabilmente sei tu che influisci sul sistema nervoso della tua signora. - No; prima è stata lei. - Allora vuol dire che il tuo sistema nervoso è piú debole o
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... Non le avevo voluto mai bene; capriccio! ... La solitudine, la vicinanza ... Si era quasi offerta ... Lei mi voleva bene, sí - lo diceva almeno
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disparte! I muratori, i manovali ridono sotto i baffi. E le orfanelle che cosa debbono pensare? ... Se sarò cappellano ... Ecco perché, come lei dice, egli
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preziosissimo. Eh, sí! La vita colà non era molto allegra. Ma, invece, che aria, che paesaggi, che tranquillità e che benessere! - Ho capito; lei
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. - Ma già lei lo ha espresso anticipatamente con la pratica; non ha preso moglie. Il cavalier Borrelli sostiene che artisti e scienziati dovrebbero
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col signor Borrelli che non rivedevo da un pezzo. «Oh! Lei!» «Già! Io!» «Qual buon vento?» «Scirocco» risposi scherzando. Trattandosi di cose di
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trascinare dalla mia ... pazzia, dice lei; non lo ha detto ma l'ha pensato ... gliel'ho letto nel gesto di quello stropicciamento di mani. Ha ragione; stavo
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la signorina si era messa a ridere irrefrenabilmente della richiesta, perché a lei le «castagne» non piacevano affatto, ebbe una stretta al cuore e
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darsi il gusto di «aeroplanarsi», direbbe lei, baronessa, che - ricorda? ... No, fui io che proposi «spallonarsi» invece del suo «scarrozzarsi in
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accademici. - Come? Lei non crede che la scienza stia per risolvere il problema della direzione degli aerostati? - lo interruppe l'avvocato Rosaglia. - E
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. Figuriamoci poi per una discussione, e qui, dove lei gentilmente ci permette di fare quattro chiacchiere alla buona, quando non interviene col suo
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occorre che v'incomodiate. - Per non far torto a nessuno dei due, colazione da lei e desinare da lei, o viceversa - decise il giudice rivolto ai due
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fosse un pretesto per distaccarsi da lei a poco a poco, per abbandonarla! E per ciò non voleva sentir parlare di acido fenico, di sublimato, di
Accademia della crusca
