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signore protestarono in coro, e la baronessa Lanari, battendogli col ventaglio sul braccio, tra indignata e sorridente, soggiunse: - Queste enormità, non
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a mostrare l'importanza attribuita a quella messa ch'egli veniva a dire ogni domenica nell'altare privilegiato in casa del marchese di Santacroce. La
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- Se dicessi recisamente che la comitiva era un po' brilla, direi un'esagerazione e calunnierei quell'anemico vinetto che pareva acqua appena tinta
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. Vi dirò la mia opinione. Col saltarli a piè pari si corre pericolo di fiaccarsi il collo; non è da uomo prudente. Per abbatterli occorrono forza
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Che cosa era accaduto durante la giornata al dottor Maggioli? Qualcosa di lieto certamente, perché in quella sera lo vedemmo entrare in salotto cosí
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importanza secondo certi stati del nostro organismo dei quali la scienza non sa ancora rendersi conto. Ho visto un uomo coraggiosissimo tremar di
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desidera di rivederla prima di intraprendere un lungo viaggio all'estero. Non potendo venire da lei, la prega di venire a trovarla al n. 16@ 16 di via Nuova
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... e non vorrei crederci neppur io - riprese Giorgi. - Vengo da te appunto per avere la spiegazione di fatti che possono distruggere la mia felicità
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- Ah! Scarrozzarsi tra le nuvole! Che delizia suprema! - esclamò la baronessa Lanari. - «Spallonarsi» dovrebbe dirsi in tal caso, col buon permesso
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pezzo la divisa di brigadiere doganale, tutta la sua persona, alta, pettoruta, con gambe ancora solide e voce grossa e rude, rivelava qualcosa di
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- Che ne dice, dottore? - domandò la baronessa Lanari. - Non ho capito bene - rispose il dottor Maggioli. - I giovani di oggi fanno da vecchi anche
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- La scienza? È l'impotenza umana - protestò solennemente l'abate Venini. - E la teologia? La follia umana dovrei dire - rispose con calma il dottor
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nervosamente su i logori mattoni del pavimento con la punta delle scarpacce schizzate di mota, e di tratto in tratto rivolgeva all'usciere la stessa domanda che
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inevitabile, se dai fatti risulta una volontà malevola, ingannatrice, perversa che vi circuisce, v'insegue, vi dà la caccia come a una belva, scatenandovi
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volta. Ma io non sono cosí stupido da non capire quel che vorreste dirmi ... Mi è bastato, or ora, la quasi impercettibile mossettina delle vostre
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ordinario, e la levatrice, involtolo per precauzione nella bambagia, e buttatogli addosso alla lesta uno spruzzo d'acqua benedetta pel timore che non gli
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- La mia opinione è questa - continuò a dire Bertini. - Vi sono creature umane destinate unicamente a nuocere agli altri e a se stesse. Buone
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già vecchi. Eppure la dolce figura di «Sorrisino» mi è rimasta cosí viva, cosí netta nella memoria che il vedermela ricomparire dinanzi, evocata da una
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viluppo di cavilli da convincermi che hanno torto coloro che vorrebbero interdire alla donna l'esercizio dell'avvocatura. La donna è nata «avvocato
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La vita di don Rosario Impallomeni era regolata meglio di un cronometro. In tutte le stagioni, con qualunque tempo, piovesse, nevicasse, tirasse
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dello stato dell'animo mio verso di lei, e di sentirmi invadere da brividi di terrore ogni volta che la luminosità delle sue vividissime pupille mi
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un mese in qua. Riguardo ai fatti, scusi, la colpa è un po' sua. Pur d'avere una colonna di materiale per la «Gazzetta», ella non bada se si calunni o
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Certamente Viosci aveva bevuto un po' troppo. Già parlava a voce alta, battendo coi pugni su la tavola, interrompendo questo o quello quasi cercasse
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grattò la nuca - era questo il suo modo di esprimersi senza parole nelle circostanze difficili - e fissò negli occhi il cliente che si era alzato da sedere
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po' fuori dal mondo scientifico; sto a guardare, sto a sentire quel che fanno e dicono gli altri, e non ho piú voce in capitolo. La mia opinione
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- Oh, io sono come le bambine, alla mia età!… - disse la baronessa Lanari, ridendo. - Raccontatemi una fiaba, datemi a leggere una storia
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La lite durava da anni. Quel pero piantato sul ciglione e che spandeva i rami metà sul fondo del Liscari, metà su quello di don Tano il Sordo - non
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- il tuo scettico amico era diventato un fanciullone. Gli tremava la voce, aveva le mani agitate da rapido modo convulso, sorrideva scioccamente a
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Il dottor Maggioli proseguí, senza tener conto della interruzione: - Sí, a poco a poco, a furia di scienza, arriviamo a falsificare la natura, che
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- Anormalità! Pervertimenti! - esclamò con insolito calore il dottor Maggioli. - Che ne sappiamo? - Ma ... allora la scienza - riprese l'avvocato
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pelliccia. È ferma davanti a una specchiera, abbassando e rialzando, per prova, la fitta veletta nera che cinge la toque e lasciandola, all'ultimo rialzata
Accademia della crusca
