Racconti 3
- Ma, dunque? - voi domandate. Potrei non rispondervi, e sarebbe meglio. Dovrei lasciarvi fantasticare, arzigogolare tutto il male possibile ... Cosí
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signore protestarono in coro, e la baronessa Lanari, battendogli col ventaglio sul braccio, tra indignata e sorridente, soggiunse: - Queste enormità, non
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grattò la nuca - era questo il suo modo di esprimersi senza parole nelle circostanze difficili - e fissò negli occhi il cliente che si era alzato da sedere
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Caro Poldo, Teresa è partita ieri. Sembrava commossa. Aveva le lagrime agli occhi, a giudicare dall'apparenza. Ma io che l'ho vista ugualmente
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- E poi mi dite che sono superstizioso! ... Come non esser tale, se le cose parlano, se i fatti parlano? Se dalle cose risulta una fatalità
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volta. Ma io non sono cosí stupido da non capire quel che vorreste dirmi ... Mi è bastato, or ora, la quasi impercettibile mossettina delle vostre
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Elegante gabinetto da toelette. Clelía De Mauris, trentenne, con capelli biondocenere, in severo abbigliamento da passeggio e lungo mantello di
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arzillo e cosí allegro da irradiare il suo buon umore su tutte le persone colà raccolte. - Sentiamo il suo parere - gli disse la baronessa Lanari
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Era di quegli uomini che non invecchiano mai, non ostante le laboriose vicende della vita e il crescer degli anni. Quantunque non indossasse da un
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ordinario, e la levatrice, involtolo per precauzione nella bambagia, e buttatogli addosso alla lesta uno spruzzo d'acqua benedetta pel timore che non gli
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, butterato, con occhi scuri, irrequieti, da spiritato, bazza enorme, zimarra divenuta di color verdognolo stinta dalla polvere e dal sole, e in testa, buttato
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maravigliosa e sto a sentirla tutta occhi e orecchi, e divoro le pagine con deliziosa ansietà, anche quando la paura mi fa accapponare la pelle. Le novelle, i
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un mese in qua. Riguardo ai fatti, scusi, la colpa è un po' sua. Pur d'avere una colonna di materiale per la «Gazzetta», ella non bada se si calunni o
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- La scienza? È l'impotenza umana - protestò solennemente l'abate Venini. - E la teologia? La follia umana dovrei dire - rispose con calma il dottor
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tramontana o libeccio, egli usciva di casa all'alba e andava alla piazza del Mercato, quasi dovesse sorvegliare lui l'arrivo degli ortolani che portavano
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- Se dicessi recisamente che la comitiva era un po' brilla, direi un'esagerazione e calunnierei quell'anemico vinetto che pareva acqua appena tinta
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- La mia opinione è questa - continuò a dire Bertini. - Vi sono creature umane destinate unicamente a nuocere agli altri e a se stesse. Buone
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Don Paolo Forti faceva risonare nella cappella il brontolio degli Oremus e dei Dominus vobiscum, alzando o aprendo le braccia con lenti gesti, quasi
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accademici. - Come? Lei non crede che la scienza stia per risolvere il problema della direzione degli aerostati? - lo interruppe l'avvocato Rosaglia. - E
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appiglio a una baruffa. Sapevamo per esperienza ch'egli non aveva, come suol dirsi, il vino allegro; e Barulli, Rojani ed io, che in confronto degli
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... e non vorrei crederci neppur io - riprese Giorgi. - Vengo da te appunto per avere la spiegazione di fatti che possono distruggere la mia felicità
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fanno progredire la scienza. Io, tutt'al piú, merito di essere chiamato studioso. E soltanto con questa qualità ho ardito di domandare: che ne
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p. p. Ringrazia e saluta». Fortunatamente sua moglie non era in casa quando dal fattorino gli era stato consegnato il biglietto; e questa circostanza
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Si parlava di microbi. - Il soggetto è troppo grave da poter essere accennato in conversazione - disse il dottor Maggioli. - E poi, io sono oramai un
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Signora, E non premetto «gentilissima» perché sarebbe vigliacca ipocrisia. Voi siete stata tutt'altro che gentile con me; siete stata falsa e cattiva
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La lite durava da anni. Quel pero piantato sul ciglione e che spandeva i rami metà sul fondo del Liscari, metà su quello di don Tano il Sordo - non
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Pietro Carrara riprese: - Quanti anni son passati? Non m'importa di ricordarlo precisamente; è sempre poco piacevole sentirsi confermare che siamo
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- E che direste - esclamò il dottor Maggioli - se io vi raccontassi per quale sciocca circostanza sono stato, trent'anni fa, sul punto d'impazzire
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in ogni suo atto quella vivacità e quell'entusiasmo che poi produssero le «quarantottate»! ... Non rida, giovinetto mio - egli proseguí, rivolgendosi a
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però si vendica terribilmente della nostra spensierata improntitudine. Abbiamo rotto il limite, l'armonia, e finiremo - vorrei essere cattivo profeta
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grandi occhi neri scrutatori che da un pezzo non potevo piú sostenere, e sorrise tristamente. Quegli sguardi mi scendevano nella piú riposta
Accademia della crusca
