Racconti 3
romanzi, che ci rappresentano fatti di ogni giorno, che ci ricantano le solite storie, alle quali spesse volte abbiamo assistito da testimoni e un po
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Signora, E non premetto «gentilissima» perché sarebbe vigliacca ipocrisia. Voi siete stata tutt'altro che gentile con me; siete stata falsa e cattiva
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- Voi direte ... Eh, via, caro professore! Lo so che non direte niente perché vi siete prefisso di lasciarmi parlare senza interrompermi neppure una
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valore per esse. Stanno sotto l'ossessione d'una prepotente forza che le allucina e le spinge ad agire tanto piú irriflessivamente quanto piú si eran
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- E poi mi dite che sono superstizioso! ... Come non esser tale, se le cose parlano, se i fatti parlano? Se dalle cose risulta una fatalità
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- Se dicessi recisamente che la comitiva era un po' brilla, direi un'esagerazione e calunnierei quell'anemico vinetto che pareva acqua appena tinta
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tutte le volte che l'ho adoprato. Io vorrei darvi in imprestito la mia esperienza. Sventuratamente l'esperienza altrui non serve a nulla. Ognuno si
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Caro Poldo, Teresa è partita ieri. Sembrava commossa. Aveva le lagrime agli occhi, a giudicare dall'apparenza. Ma io che l'ho vista ugualmente
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- No, non ridere! - esclamò Lelio Giorgi, interrompendosi. - Come vuoi che non rida? - rispose Mongeri. - Io non credo agli spiriti. - Non ci credevo
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corrispondente o a stampare il suo proto, giacché non so chi dei due sia il maligno che si compiace di alterare il mio cognome con tanto accanimento da
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- Lascia andare! - fece Blesio, vedendo impallidire tutt'a un tratto il suo amico Raimondo Palli, che aveva cessato di parlare quasi interrotto da un
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poi, la mia età mi dispensa da certi riguardi. La parola dei vecchi è impersonale. - Ma dunque lei crede, sul serio ... ? - Che la donna è una
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- Anormalità! Pervertimenti! - esclamò con insolito calore il dottor Maggioli. - Che ne sappiamo? - Ma ... allora la scienza - riprese l'avvocato
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- E che direste - esclamò il dottor Maggioli - se io vi raccontassi per quale sciocca circostanza sono stato, trent'anni fa, sul punto d'impazzire
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cappella era cosí piccola che la persona alta e aitante del prete sembrava vi si movesse a disagio. Le candele di cera infisse nei quattro candelabri
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pelliccia. È ferma davanti a una specchiera, abbassando e rialzando, per prova, la fitta veletta nera che cinge la toque e lasciandola, all'ultimo rialzata
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Pietro Carrara riprese: - Quanti anni son passati? Non m'importa di ricordarlo precisamente; è sempre poco piacevole sentirsi confermare che siamo
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tramontana o libeccio, egli usciva di casa all'alba e andava alla piazza del Mercato, quasi dovesse sorvegliare lui l'arrivo degli ortolani che portavano
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appiglio a una baruffa. Sapevamo per esperienza ch'egli non aveva, come suol dirsi, il vino allegro; e Barulli, Rojani ed io, che in confronto degli
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indietro, il cappello a tre punte che rendeva piú evidente l'ansiosa aria di fretta con cui si presentava a domandare: - Il sindaco è in ufficio
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- Ah! Scarrozzarsi tra le nuvole! Che delizia suprema! - esclamò la baronessa Lanari. - «Spallonarsi» dovrebbe dirsi in tal caso, col buon permesso
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- Signor avvocato, ci pensi lei, combini lei, faccia tutto lei; io accetto anticipatamente quel che lei avrà stabilito! - L'avvocato Ponteri si
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Il dottor Maggioli proseguí, senza tener conto della interruzione: - Sí, a poco a poco, a furia di scienza, arriviamo a falsificare la natura, che
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, quando essa non ha l'orgoglio di tentare l'assurdo. - Che cosa è l'assurdo, secondo voi? - L'assurdo! ... L'assurdo! ... Oh, bella! Lo capiscono tutti
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po' fuori dal mondo scientifico; sto a guardare, sto a sentire quel che fanno e dicono gli altri, e non ho piú voce in capitolo. La mia opinione
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- Che ne dice, dottore? - domandò la baronessa Lanari. - Non ho capito bene - rispose il dottor Maggioli. - I giovani di oggi fanno da vecchi anche
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Che cosa era accaduto durante la giornata al dottor Maggioli? Qualcosa di lieto certamente, perché in quella sera lo vedemmo entrare in salotto cosí
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Lucio d'Ortes era entrato nel salottino con grandissima diffidenza, ripensando il misterioso invito che lo aveva attirato colà. «Persona amica
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Era di quegli uomini che non invecchiano mai, non ostante le laboriose vicende della vita e il crescer degli anni. Quantunque non indossasse da un
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Questo nomignolo egli lo portava, credo, sin dalla nascita. Aveva avuto fretta, a quel che pare, di venire alla luce qualche mese prima del tempo
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La lite durava da anni. Quel pero piantato sul ciglione e che spandeva i rami metà sul fondo del Liscari, metà su quello di don Tano il Sordo - non
Accademia della crusca
