Racconti 2
venuti in voga quando l'età non mi consentiva piú di sperimentare. Non ho detto, intanto, che credo agli spiriti; ma mi stimerei presuntuoso, se osassi
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. "Per curiosità - rispose. - Ho saputo che oggi avete il cadavere di una bella ragazza. Voglio provare la sensazione di vedervelo squartare". "Scapperai
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tarlata anche allora, coi tasti ingialliti e sconnessi e col pedale rotto e accomodato alla meglio con spago. Ho voluto lasciarla tal quale, e la tengo in
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matematici. E anche! E anche! Io, per esempio, ho conosciuto ... - Ah! ... Ecco una storiella! - lo interruppe il giovane avvocato, ridendo. - Sí, una
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quanto immagini. Ed io ho conosciuto un uomo, degno veramente di questo nome, il quale si è giudicato da sé per un delitto di tal genere, e si è punito
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? ... Con te, caro Bedini? Eh, via! - E se ti rivelassi da quale fonte ho potuto attingere la notizia? - Ti convincerei con due parole che è fonte inquinata
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maestri - . Dopo una breve pausa, il dottore soggiunse: - Ho conosciuto un uomo singolare a cui la ricchezza, l'ingegno, la forte volontà permisero di
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anche scrivervi". "No; mi darete la risposta mercoledí. Sinceramente, spero!" "Sincerissimamente!" "Ho, forse, fatto male a chiedervi un consiglio
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La mia opinione intorno all'amore? Ah, signorina! - disse il dottor Maggioli. - Lei sa che ho compito ieri l'altro ottant'anni ... colgo questa
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; lasciategli un po' di tempo, e vedrete. Io ho assistito alla sua nascita e alla sua morte ... apparente; dico cosí perché sono sicuro che risorgerà. L'idea
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qualche ordine, ho bisogno di non essere interrotto. Il mio cervello non funziona regolarmente; ha strane intermittenze. L'imbroglio consiste in
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dicesti sottovoce: "Colà!" Il lampo degli occhi e il sorriso finirono di esprimere l'intimo significato di quella parola. Vi ho ripensato parecchie
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disse: - Cattiva giornata oggi! Ho dovuto fare una buona azione, con la semplice lusinga che essa ne faccia commettere parecchie cattive. - Che cosa hai
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certe delicate circostanze. - Mi perdoni se ho ritardato di qualche ora la mia venuta. La nostra professione - disse il dottore - non ci lascia mai
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terrena realtà. Ed ho sempre nell'orecchio il suono della sua voce, le inflessioni della sua parola che si modulavano in deliziosa melodi a, e mi
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sono un fatuo - replicò. - Ho la prova assoluta. La mia dentifricia ha imbianchito, come latte, un bastone di ebano; la mia rigeneratrice ha reso
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Il dottor Maggioli era stato proprio meraviglioso. Io non ho l'audacia di trascrivere la sua storiella di quella sera. Il maggior pregio di essa non
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marito che ammazza la moglie infedele o l'amante ... - È superfluo che tu balzaccheggi; la Fisiologia del matrimonio l'ho letta anch'io. Che cosa voglio
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. Vi sono dei momenti in cui mi sembra proprio di stare a conversazione con mia moglie. Ho dovuto fare la mia dichiarazione al padre; mi sono fidanzato
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! ... Ma di qui non si vede bene; andiamo laggiú, su la panchina del molo. - Perché non usciamo in barca fuori del porto? - Ho paura. - Di che cosa
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sentire fino alla Pusterla e alla Tagliata? Scommetto un quartuccio di vino. Appunto, ho la gola asciutta; mi farebbe comodo -. Lungo, magro, aggrinzito
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aveva la faccia cosí sconvolta e gli occhi cosí sbalorditi, da metter paura. "Scusate! - balbettò. - Vi ho svegliato ... Scusate ... Ah, se sapeste, caro
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incantati, da poter far male soltanto a guardarli o toccarli! - Che vi accade, massaia? Ho avuto proprio paura sentendo picchiare con questo
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gratis ... - Che me n'importa, se quasi non ho piú moglie? - Oramai s'era incapato: voleva la moglie tra i piedi, in bottega, come prima. Dover fare
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dite -. Don Rocco aveva un viso cosí strano, cosí funebre che suo fratello proruppe: - Ma che hai? Si può sapere? - Che ho? ... Che ho? ... Ne
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arrivava la prima, di buon'ora, e non mancava mai di dirgli: - Che ci vengono a fare quell'altre? Ho braccia solide io - e faceva osservargli che Ciccia
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- aggiungeva il dottore ridendo - è stato piú generoso di me. Ma noi non dobbiamo imitare le bestie. Non ci mancherebbe altro! - Ho detto che, al
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essendo piú in caso di restituire il mal tolto ... E si sentí morire dalla contentezza, il giorno che il sindaco gli disse: - Ho pensato a voi per custode
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brutte statue inguardabili o non riuscite a farne neppure brutte. - Niente affatto, caro mio. Ho veduto, meglio, ho fantasticato, o, meglio ancora
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ho fatto al Patriarca, perché proprio il giorno della sua festa, prima che i tre poverelli si mettano a tavola, mandi un accidente a mia suocera? È
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guardi e mantenga! - Don Michele scoppiò in pianto: - Perché mi dite cosí? Non vi ho voluto sempre bene? Ora rimango in mezzo a una strada; devo
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ho soggezione neppur di Domineddio! Figuriamoci poi delle persone di questo mondo, delle quali so vita, morte e miracoli! ... - Ed era una sfilata
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piú fatto vedere? - Te l'ho detto: vuol pagarlo a tre lire il barile. Il prezzo è calato, pretende. - A dieci lire! Non lasciarti infinocchiare. - Tu
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buona tazza di caffè, dopo la messa. - La prenda piuttosto a casa sua, signor canonico. - Ci ho fatto l'abitudine, monsignore. - Cattiva abitudine
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venire. Di queste, guardate, ne ho già pieno un armadio -. E gli additava le statuette - Cerere seduta e con le mani sui ginocchi - schierate in fila
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po' di sfogo a un giocatore! I quattrini perduti a toppa forse me li date voi, signor cassiere? Io, io ho vuotato il magazzino del grano e la cantina
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, trionfante, afferra il tasto per telegrafare. - Io non ho sentito nulla! - disse Nino d'Arco, bianco in viso dalla paura. E si affrettò a andar via
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antica. - Cosí compreremo mezzo chilo di carne. - Saverio il macellaio truffa nel peso. Aprirò tanto d'occhi. - Ho prestato il mattarello a comare
Accademia della crusca
