Racconti 1
sta bene qui! Mi par di essere uno studente scappato in campagna con la sua sartina. Non contavo di divertirmi tanto e con cosí poco. Ridiamo dalla
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, facciamolo ruggire; sarà un bel divertimento. L'antro è cosí solitario che non c'è nessun pericolo di compromettersi; ed io mi sento tanto forte da
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tanto poco generosa e tanto poco cavalleresca di cercar di sapere i fatti altrui, fossero stati anche quelli di una don na con cui poteva, come già
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indietro di tanto in tanto una ciocca di capelli che le ricadeva su la fronte, umettando spesso i labbrini rossi con un rapido movimento della lingua
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. - Che hai? - le domandava la signora Artale. - Niente. Perché? - Non ti diverti. Stai seria seria. - No, zia, t'inganni. Sto tanto volentieri quassú
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, tanto ci sentivamo uniti anzi diventati un'anima sola in un sol corpo! E mi pareva cosí anche se gli avvenimenti sognati, con la loro fantastica
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fissavo piú si facevano intense e fresche, tanto da produrmi l'illusione di una realtà lí presente. Gli atteggiamenti, i vestiti, la voce, il sorriso mi
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Giuseppe. Né possedeva un mantello da lasciar nelle mani di quella signora. Ma sarebbe stata la prima e l'ultima volta, parola d'onore. Tanto, non
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abisso della valle. Un cupo stormire di fronde montava di tanto in tanto da quella voragine piena di tenebre; e negli intervalli, lo scroscio
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toni caldi del bronzo e gli occhi sognavano sotto le palpebre abbassate a mezzo, fissati sopra le belle mani ornate di anelli che voltava di tanto in
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pregava Iddio perché togliesse da questo mondo quella malefica donna che lo rendeva tanto infelice. Era sempre il suo bimbo quell'uomo di
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non irritarlo. Quel giorno egli provava uno dei soliti accessi di tenerezza che lo assalivano di tanto in tanto e lo lasciavano maggiormente triste e
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- potesse immaginare gli effetti prodotti dal suo incontro nel mio cuore, non sarebbe certamente tanto crudele da non tornare almeno una volta, alla
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aveva tanto amato e aveva tanto sofferto, tornava a farsi vivo sotto lo stimolo dell'irragionevole gelosia di Rebecca, riprendendo a pungerlo prima
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aspettato tanto? Non lo sapevo neppur io -. Mi misi a ridere sforzatamente, per celare il mio disinganno. Non ero tra le rose in quel punto. Se tu non fossi
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voce dolce, carezzevole tanto da potermene accorgere alle poche sillabe pronunciate. - Era bella? Naturalmente mi figuravo di sí. Le davo degli occhi
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rispondeva, affettando discrezione. - Tanto a me può dirlo. Non ho nessuna ragione di essere gelosa. Come sono belle! Ah, l'esser bella dev'essere una
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labbra aride articolavano di tanto in tanto parole inintelligibili e sconnesse, quell'altra stanza che prima serviva da salottino, i mobili, i quadri
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, nervosissima lo fece balzare in piedi. - Era lei! Lei, la desiderata da tanto tempo! Lei, il fascino irresistibile della carne, per cui gli eran
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fede di nascita, col "visto" del sindaco e con tanto di bollo, per non credersi corbellati. Era andato giú in poco tempo, dopo parecchi disinganni
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cui siamo tanto abituati - son dolente di averle forse tolto il piacere di rimaner sola. Ma la colpa non è mia. Quest'amministrazione delle strade
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, con una monotonia d'inflessioni efficacissima, la Cecilia stava ad ascoltarlo lavorando all'uncinetto. Di tanto in tanto quei suoi begli occhi neri
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cervello, le impedivano di pensare, le recavano una specie di sollievo nell'abbandono di tutta la persona, fra la penombra rotta di tanto in tanto da
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mura delle cantine erano intatte. Il piccolo portone in fondo alle cantine, che risponde nel vicolo Mignon, era chiuso con tanto di spranga. I tetti
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soavi. Presi per mano, i due sposi si guardavano teneramente, commossi, senza dire una parola, da vere persone felici. - Si eran voluti bene tanto tempo
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. - Tu l'abbandoni? Tu che mi scrivevi di amarla tanto? - È lei che preferisce di sposare un francese. - Francese per giunta! - esclamò Hermann dando un
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raggiunto la piú alta manifestazione ... Quelle sensazioni, assopite da tanto tempo, si ridestavano, forse, nello stato d'eccitamento nervoso in cui allora
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marmorea. - È vero che è delizioso? - E taceva, aspettando la risposta. - Tanto - disse Alberto - che dare per questo la vita mi par niente! - Riflettete
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guarigione. - Bisogna compatirla, povera signora! - aggiunse la cameriera. - Si annoia tanto! - Ringrazio la signora - risposi - della sua squisita
Accademia della crusca
