Racconti 1
. - Che hai? - le domandava la signora Artale. - Niente. Perché? - Non ti diverti. Stai seria seria. - No, zia, t'inganni. Sto tanto volentieri quassú
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! - È arrabbiata con te; dice che sei tu, orso, che non vuoi condurla perché in fatto di amore tu ami soltanto i duetti. Se è vero, non hai torto. Come si
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gli debbo l'incredibile fortuna d'una vostra prima visita! - Prima ed ultima. - Perché? - Parto per Napoli. - Lo dite in un modo! ... - Il ministro ha
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vecchio. - Sarà meglio per te, per la tua casa, pel nostro nome onorato -. Non s'ammazzava, e non già perché gliene mancasse il coraggio; alla guerra
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. Finalmente alzò gli occhi, timida ... - Non mi crede? ... - Ma, sí ... Ma, sí! ... - Perché dunque sorride cosí? Già il torto è mio ... Avrei dovuto
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quel "prima classe" venne da me pronunziato un po' spiccatamente, sia perché la risoluzione della scelta era stata improvvisa (viaggio sempre in
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cuore di tristezza irrequieta. Perché si era lasciato indurre? Perché? ... Ma appena vide la ragazza e passò un'ora in quel salotto rimesso a nuovo per
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passato di quell'uomo! Quali impressioni di altre donne gli rimanevano tuttavia vivissime nel cuore? Bastava questo sospetto perché la felicità di lei
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all'altro. Del resto, prendendo il mio braccio s'impegnerebbe a ben poco. Perché non tentare di conoscerci intimamente? Le riesco forse cosí antipatico
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, anima mia, non ti chieggo un affetto volgare, da schiava ... - Perché mi dite cosí? - Vedi? - rispondeva. - Non ti riesce di darmi del tu! Non
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scancellarle dalla memoria l'orribile impressione; irritata contro tutti perché non la soccorrevano, anche ignorando la c ausa dell'incessante tortura
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seriamente -. Tu diventasti pallida a un tratto e abbassasti la testa. - Parlo seriamente - replicai. - Perché non vuol credermi? - Le credo, le
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ad aprirle le braccia, non aveva scritto ultimamente a un amico perché s'interponesse? E questi s'era presentato alla signora con la gravità d'un
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arrabbiarmi. E piú che colla cattiva sorte, me la prendevo con me stesso. Perché non me gli ero avvicinato quando la incontrai sullo spianato della
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per nessuno di qui, cioè fra tre o quattro giorni. Non ammattirai; te lo avverto perché tu non stia in pensiero. Ho venduto tutto. Questo plico
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l'illusione dei cavalloni del mare? ... Perché non rispondi? ... Ti senti male? ... Sei annoiato? ... di cattivo umore? ... - No, no! - brontolava Oreste
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rapido la breve fila delle stanze fino all'uscio che aprí ella stessa; scese le scale quasi di corsa, perché quei gradini le scottavano i piedi; e si
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cerulei, limpidissimi, e dei capelli biondi. Perché? Non lo sapevo neppur io, ma mi sembrava che a quelle forme svelte, eleganti e un po' virili
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rispondesse un pochino ai suoi caldissimi baci, alle sue strette appassionate. Ella gli si concedeva superbamente incurante, perché non poteva farne a
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mal augurio. Quel tempo minaccioso gli metteva l'uggia addosso. - O perché non splendeva una bella giornata di sole? Anche il tempo lo contrariava, gli
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per un'altra venisse a diminuirlo con una diversione di forze. - Perché "grazie"? - riprese la vicina, dopo aver riletto l'altro pezzettino di carta
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un no piú tondo di cosí! - Voleva un consiglio? Lasciasse andare la vigna: ne riparlerebbe dopo. - No, era una mera picca, perché aveva ragione
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un'arancia. - Davvero? E perché? - Mi ero figurato che fossi brutta. Invece ... - Sono meno brutta che non ti immaginavi? - Sei bella! - Glielo aveva
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quella scettica o sazia ... - La vita, la giovinezza, l'avvenire, tutto per un sol bacio! Perché non gli avrebbe dovuto credere? - Smaniava, attendendo; e
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. - Il polso la tradisce -. Fasma ritirò vivamente il braccio. - Le ho fatto paura? Si mise a ridere anche lei. - Paura? Perché? Non vuole
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che fugge; ma se lei crede che non ci si stanchi, che non ci si sfinisca è perché non l'ha mai provato. Noi rifacciamo la tela di ragno della nostra
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, tremavo, mi sentivo venir meno dalla dolcezza, secondo le peripezie del fantastico dramma; perché, sí, c'era il dramma, c'erano i versi, tutto
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all'assurdo?" De Remcy: "Anzi!" Van-Spengel: "Ebbene, questa sera vi dirò una cosa che vi farà strabiliare". De Remcy: "Perché non ora?" Van-Spengel
Accademia della crusca
