Quell'estate al castello
lampadina anche a me. - I franc...! - Mi fermai a metà parola, presa da un dubbio: - Ma sono usati, varranno lo stesso? - Sí, se sono vecchi e rari. Lo
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elegante, anche se l'avessi avuto, non mi sarebbe servito granché. Alla fine mamma si convinse, però ci tenne assolutamente a farmi un vestito nuovo prima
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molto meglio di quanto potrei fare io, so che voleva scriverti, anzi la lettera potrebbe già essere arrivata, forse la troveremo a casa, o se no l'avrai
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perché dovesse prendersela tanto se avevamo fatto una figura un po' ridicola davanti a suo zio. - Hai visto come fa, - disse. Anche dalla voce si
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. Però rimasi lo stesso molto contenta quell'anno che la mia amica Ippolita mi domandò se mi andava di passare una parte delle prossime vacanze con
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. - Questo deve essere il serbatoio dell'acqua che serviva per la fontana dell'altra grotta. - Se è cosí ci dovrebbe essere un condotto, di là. Un cunicolo, no
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naturale, immagino, che ragioni un po' alla stessa maniera, anche se è piú giovane. Non era fatto per capire la mamma; non c'era proprio niente da fare
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smetterla, che se no cresceva il livello dell'acqua e rischiavamo di annegare tutt'e due. Ricominciò a ridere col singhiozzo, e il momento dopo, giú di nuovo
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passaporto lo aveva. E i soldi anche; almeno, per la sola andata quelli che aveva potevano bastare. - Poi non importa se rimango pelata, ci penserà la
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all'estero, tutt'e due posti lontani, che si vedevano solo al cine. - Ma non capisci? Se è tornata a Parigi, non c'è motivo che io non stia con lei! Ha
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un mal di testa. Dopo colazione, se la bambina non è ancora scesa, andrai magari a darle un'occhiata, cosí intanto parlate un po'. Si mise a ciarlare
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tono della persona sicura di sé, che i pipistrelli di giorno dormono e bastava far piano per non svegliarli. La presi per mano e cominciai a tirarmela
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volentieri, se non fosse stato per non dare soddisfazione alla gente che stava a guardare, compreso l'impiegato coi baffi. Stava con la testa piú alta
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di corsa, dopo quello che avevo avuto la faccia di dirgli. Invece si comportarono molto bene, devo ammetterlo. Come se non fosse successo niente
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Dopo, anche Ippolita si ostinava a dire che scovandola dentro a quel cunicolo l'avevo salvata. - Ma finiscila, - protestavo io. - Vorrei vedere se
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? - Credo che in quel momento non mi sarei molto meravigliata se mi avesse detto che era di gesso, o magari di cartapesta, tanto ero delusa. - Voglio
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voleva, diceva che le bastava la soddisfazione. Be', anche a me, se è per questo! Non è mica una cosa che succeda tutti i giorni, di trovare un tesoro
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balcone e fingi di essere la dama e io di quaggiú ti faccio la serenata. - Se mai toccherebbe a te di far la dama, - trovai da ridire, - sei tu che hai i
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Anche se non volevo fare domande il mistero o segreto cominciò a sembrarmi molto più chiaro già l'indomani mattina, quando arrivò la lettera
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pomeriggio. Da morire. E se invece proponevo «esploriamo?», perché secondo me c'era poco gusto a stare in un castello se non si esplorava tutto da cima a
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quell'acqua saltava anche la nostra esplorazione delle grotte. Veramente, se c'era un posto dove si sarebbe state al riparo dalla pioggia era proprio là
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. Gli zii parlavano tra loro di gente noiosa che non conoscevo, con l'aria che non gliene importasse niente nemmeno a loro. Insomma, come se quei
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finta che tutto fosse normale. Tant'è, mi svegliai. Di soprassalto, come se qualcuno mi avesse chiamato. La stanza era al buio, pareva ancora notte
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