Quell'estate al castello
ormai siamo alla fine, ripeterò solo una cosa per uno, di quelle che dissero i grandi. Papà, quasi mortificato: che bisognava far valutare quei
Quell'estate al castello
parte della panca (che era di quelle doppie). Il maresciallo naturalmente avrà creduto che si facesse vedere; poi non bisogna dimenticare che voleva
Quell'estate al castello
, mi convinceva. Non sapevo spiegarmi diversamente quelle lettere che non arrivavano alla figlia, mentre ne arrivava una alla zia della figlia, alla
Quell'estate al castello
sua versione, doveva esser stata la cuoca - mattiniera anche lei - ad aprirla, per metter fuori quelle tali bottiglie che Ippolita aveva visto nello
Quell'estate al castello
pioggia (e ben gli stava, cosí imparava a fare il complice e il carceriere), a comprarle una tavoletta di quelle piú grosse di cioccolato, che è tanto
Quell'estate al castello
fa allora. Questo era un nome che avevamo inventato noi due per significare una signorina di quelle piene di smorfie, il tipo gnegné, insomma. Era il
Pagina 103
Quell'estate al castello
carceriere, e meno male almeno che lui non lo sapeva. Ippolita, poi, educatissima, specialmente con gli zii. Certo le rincresceva aver pensato quelle
Pagina 120
Quell'estate al castello
quelle monete? Era una storia che sentivo ripetere da quando avevo cinque anni, tanto che non le davo più nessuna importanza, ma Ippolita non la
Pagina 141
Quell'estate al castello
con gli occhi intanto mi accennava quelle finestre. Fu la prima avvisaglia. Un brividino minimo, a quella frasetta che pareva detta per scherzo. Meno
Pagina 15
Quell'estate al castello
, come era giusto: senza la sua pensata infatti quelle buste con quei francobolli non sarebbero mai venute fuori dal baule di ferro. Lei veramente non
Pagina 162
Quell'estate al castello
, quando ce n'è. Cercavo di ricordarmi tutto perché vedevo che Ippolita pendeva dalle mie labbra come se quelle normalissime occupazioni estive di una
Pagina 29
Quell'estate al castello
finita quella attaccai di mia iniziativa Suoni la tromba e intrepido, che era un'altra di quelle musiche d'opera che cantava sempre il mio papà (lui
Pagina 42
Quell'estate al castello
, scriverò. Su quelle due parole Ippolita ci aveva studiato un'ora. - Da New York? - Lei diceva New, pronunciato Niú, io Nuova come dicevano in casa mia se
Pagina 57
Quell'estate al castello
di quelle sul tondo e sul bianco-e-rosso, abbastanza da bonaccione. Mi era venuto in mente che nei romanzi i servitori dei castelli conoscono tutti i
Pagina 73