Quell'estate al castello
. - La lettera era sul comodino e ho visto il timbro. Mia madre è a Parigi. Rimasi un po' li. America e Parigi per me era circa lo stesso, tutt'e due
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provata, per sapere com'è. Rimescolavamo in due, come due streghe intorno a un calderone; nel rimescolamento le buste un po' saltavano fuori, un po
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smetterla, che se no cresceva il livello dell'acqua e rischiavamo di annegare tutt'e due. Ricominciò a ridere col singhiozzo, e il momento dopo, giú di nuovo
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stata una volta da sola, ma appena entrata era venuta via subito perché i pipistrelli le facevano impressione. A me non tanto. Ne avevo visti due
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detto esattamente cosí, uso lezioncina imparata a memoria, e ci era riscappata la ridarella a tutt'e due. - Non si sente bene? - Si era già alzata in
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importanti. Questo che ha adesso in Brasile dovrebbe quasi esser finito, forse fra due mesi ritorna. Io in Brasile non potrei starci, per il clima, dicono
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, le lettere sarebbero arrivate. Ippolita fece un gesto con tutt'e due le mani, quasi per spingerci un po' piú in là. Come se le togliessimo l'aria
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corda di lenzuoli attorcigliati o scappa a cavallo o trova un passaggio segreto o un tesoro, o tutt'e due. Ma vedevo che alla mia amica l'amareggiamento
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fa allora. Questo era un nome che avevamo inventato noi due per significare una signorina di quelle piene di smorfie, il tipo gnegné, insomma. Era il
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, molto vicino dunque, cosí che presto loro due, madre e figlia, avrebbero avuto la gioia di potersi rivedere. Ippolita non disse che di tutto questo
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due anni che tenevo tutti i numeri. Non era una cosa grave in confronto a questa della madre di Ippolita, nemmeno da paragonare, però ci avevo patito
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invece una divisa scura con il berretto a visiera. Doveva cuocere due volte, là dentro. Mentre continuavamo a salire, una curva dopo l'altra, la campagna
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: due baffetti neri neri, ma piccoli. Era la signorina Elide Ricciarelli, una del paese, che veniva per far conversazione francese con Ippolita e farle
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quando si è soltanto in due. Insomma Ippolita davanti, perché conosceva i posti, e io dietro, in punta di piedi per non farci sentire. Difatti si
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proposito, anche le grotte erano due, come le cantine. Stavano in fondo al parco. A reggere il fondo del parco, con gli alberi e tutto,
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portavano due volte al giorno anche in campagna). Lei era sempre nervosa, quando aspettava la posta. Bisognava capirla. Dalla sua mamma in tutti quei
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proseguito nella solita formazione di tutte le passeggiate, noi due insieme e la zia per conto suo, piú avanti o piú indietro non aveva importanza. Fu una
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la mia porta. Dopo un momento sentii un dito che strisciava pian piano sul legno: il segnale. Toc toc, feci io come risposta: due o tre colpetti
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