Quell'estate al castello
andare, solo mi domandò se non mi dispiaceva perdere un mese di campagna dalla nonna. Ed era vero che mi dispiaceva, da un lato. Con una parte di me
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seguirmi senza fare resistenza. Siamo uscite fuori dal serbatoio, e poi dalla grotta, un po' ridendo e un po' piangendo, slittando da tutte le parti
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perché dovesse prendersela tanto se avevamo fatto una figura un po' ridicola davanti a suo zio. - Hai visto come fa, - disse. Anche dalla voce si
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la sua quota di compiti da fare. Siamo rimaste sorprese di quanto poco ci volesse a uscire dalla galleria, ora che andavamo verso il chiaro. Dopo
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, immagino, se ci fossero state. Allora anche a me venne la smania nelle mani, dalla voglia di tuffarle là dentro. È una sensazione che bisogna averla
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di Caterí dalla trecciolina e altre storie 59 Bianca Pitzorno, Streghetta mia 60 Angela Nanetti, Le memorie di Adalberto 61 Bruno Munari, Un fiore con
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lasciarmi incantare, dato che volevo avercela con loro. Non avrei mai avuto il coraggio di dimostrarglielo, questo no, però in cuor mio ero tutta dalla
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poter contare su di me, dato che ero tutta dalla sua parte. E lo ero, infatti. Solo che, al momento, non mi sentivo piú per niente coraggiosa. - Ma dài
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Andavo sempre in campagna dalla nonna, per le vacanze. Facevamo i bagni nel fiume, giocavamo a briscola e all'ometto nero sotto la pergola del
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, che versando caffè dalla caffettiera d'argento disse: - Buongiorno, cara. E Ippolita? scende adesso? - Non so, non l'ho vista, - mi scappò di bocca
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Francia? - Ce l'ho. Lo tirò fuori trionfalmente dalla borsetta, brava polla. Cosí l'appuntato ebbe solo da aprirlo per conoscere il suo nome vero. Un'altra
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saperlo: infatti parlava pochissimo. Anche con me. Sí grazie, no grazie dalla mattina alla sera, e come vuoi tu quando le proponevo qualche maniera di
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eravamo arrivate proprio agli sgoccioli della mia vacanza al castello e difatti pochi giorni dopo tornai a casa mia, cioè in campagna dalla nonna
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fluttuanti. Erano tutt'e due un bel po' sbiaditini dal sole e dalla pioggia, per questo non li avevo visti prima. - Chi sono quei due lí? - Due tizi
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però, se ci sentono. - E chi? Zia Augusta e zio Ottavio a quest'ora fanno il riposino e i domestici stanno in cucina, dalla parte di dietro. Però hai
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, poi Ippolita che dietro le sue spalle mi faceva il gesto della gran barba che ne aveva. In quel momento lo zio Ottavio mise fuori la testa dalla porta
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La prima cosa che successe fu che si mise a piovere. Sorpresa sorpresa: chi ci pensava piú, con quel caldo. Uscendo dalla grotta non avevamo fatto
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altro tempo si sarebbe fatta beccare da Remigio o dalla cuoca, insomma dal primo che si alzava, e allora addio. Oppure era già andata via e io, che
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