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gastronomico, presentano lo stesso aspetto imbrattato dei commestibili: spesso assomigliano ad enormi chewing-gums che mani abili si siano divertite a
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Tuttavia, se il proposito è diverso, il metodo per realizzarlo è in fondo lo stesso, e si concreta in un intervento nel quadro visivo in modo da
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da un pezzo del tutto svantaggiato, ed è solo a condizione di riportare questo ultimo allo stesso livello del primo che è possibile accorciare lo
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riassunto tutto il fantastico compatibile con un’età che, tendendo all’immediato soddisfacimento di ogni bisogno, tende per ciò stesso alla massima
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invade l’intero orizzonte, esso supera al tempo stesso il campo visuale dello spettatore: al di là delle zone dell’immagine che è arrivato a mettere a
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, quello del surrealismo in genere e di René Magritte in particolare, da cui prende in gran parte lo stesso metodo di dislocazione e di giustapposizione
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Un’ipotesi dello stesso Lichtenstein può funzionare da epigrafe per la serie dei paesaggi iniziata nel 1964: «Penso che la parte formale della mia
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dal 1963 la riproduzione a stampa sulla tela, col procedimento meccanico del silk screen, di una foto tratta dalla cronaca o da lui stesso preparata
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rottami della vettura. Lo stesso volto di Jacqueline Kennedy segnato dal dolore viene trasformato in un facile incentivo di commozione patriottica da
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stesso appiattimento. Iniziati per di più nel 1964, subito dopo la serie della «morte americana», sembrano bagnarsi nella stessa aria letale. Il
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acquistare una precisa identità formale, Arman ricorre con sistematicità a due opposti procedimenti. Il primo consiste nel moltiplicare lo stesso oggetto
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allo stesso movimento meccanico, per allestire le sue artificiali e stridenti mises en scène. Anche Alain Jacquet propone nuove immagini fotografiche
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dello stesso Informale europeo. Il manifesto che Rotella strappa direttamente da un muro e poi riporta sulla tela, subisce poi un ulteriore intervento
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impostazione ambientale sono rintracciabili in alcune realizzazioni di Klein, Arman, Raysse e dello stesso Tinguely, ma soprattutto di Christo, che ha
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della vita cittadina, che la presenza dello stesso materiale impiegato, l’alluminio, per di più rivestito sovente di vernici colorate, provvede va ad
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’imprimere una accelerazione vitale all’esistenza dell’uomo stesso. Si può riscontrare in Hamilton, come già in Paolozzi, una grande disponibilità di
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stesso gioco obbedisce ad un ordine chiaramente divertito e formale, e l’intervento della provocazione non va oltre il livello di un aggressivo erotismo
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stesso lavoro non è rimasto senza influenze nell’impostazione di un artista centrale come Rauschenberg, che ha trascorso in Europa alcuni anni decisivi per
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stesso e dai rapporti che in quanto artista lo collegano alla società. Prima di tutto il corpo diventa un mezzo di espressione e utilizzando i
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ingrandimenti fotografici di individui colti in atteggiamenti anonimi o di oggetti quotidiani, incollati sopra una porzione dello specchio stesso. Si
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costruzione di telepersonaggio e di teleoggetto. Lo stesso Luca Patella, che con Rotella e Bertini impiega la foto su tela impressionata, proietta poi fasci di
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orientamento, dove è lo stesso artista a cercare di elaborare e d’imporre una propria personale iconografia. Il mondo ricreato da Pascali con esattezza formale
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stesso senso fino a scomparire del tutto. Ancora attivo in un assemblage di Rauschenberg e in un tabellone di lettere o di cifre di Johns, già in un
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di Rauschenberg su tale data, i due artisti aprono verso il futuro, nel momento stesso che fanno da ponte col passato immediato: passato e futuro
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rispecchiare quella dell’uomo stesso e della sua convivenza storica minacciata. Il primo connubio avviene infatti fra il gesto del pittore e l’oggetto
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arte e di ciò che sia invece realtà, imbrogliando le carte, degradando l’arte alla realtà, nel momento stesso che innalza la realtà al livello dell
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politica in altri, gli odierni dadaisti, Rauschenberg, Johns, lo stesso Dine, operano nell’accettazione. Un chiaro indizio di ciò si riscontra proprio
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Col ready-made Duchamp aveva toccato un punto limite, oltre il quale, nelle previsioni probabili dello stesso autore, non era pensabile poter
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che ha tratti di franco paradosso, di vivere il presente e di fissarlo al tempo stesso, ciò che doveva segnare una ripresa della concezione estetica
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’impersonalità delle figure corrisponde così l’ordine spassionato ed oggettivo con cui vengono organizzate; e lo stesso grigio cenere, che rimane uno
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stesso Kaprow si deve un concetto base per l’orientamento di tutta l’avanguardia americana: quello di environment (ambiente), con cui si vuole
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Rauschenberg ha risolto altrimenti l’uguale problema procedendo nei punti d’interferenza, che lui stesso ha moltiplicato, fra la finzione estetica ed
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Pop Art è nello stesso tempo una causa e una riprova della rivoluzione visuale che è intervenuta nella nostra percezione del mondo, come del processo
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stesso obiettivo. Poiché in questa seconda formulazione il procedimento rivela già il suo aspetto di scoperta di realtà e di allargamento di conoscenza
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e neanche è un falso, un anti-valore. Nel momento stesso che registra la forza d’impatto del fenomeno che, bloccando l’orizzonte visivo, non ammette
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, tanto da costringere lo stesso onirismo a scendere a patti con un’esigenza di penetrazione analitica; perfino il cinismo imparziale utilizzato a fini di
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oppure si lascia segnare dall'imprimatura dell’oggetto stesso o dal suo movimento più connaturale.
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Attorno al 1961 Dine mette a punto la sua ricerca e vi si getta dentro con una ricchezza sparpagliata e non di meno mai dispersa, tanto che lo stesso
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certezza una serie di mutamenti riguardanti l’oggetto stesso; il più semplice dei quali consiste nel prelevare l’oggetto dal suo contesto normale per
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gusto scaltrito della mise en scène che altera una realtà prossima e logorata dalla frequentazione ad ore fisse nel corso del giorno, e nel momento stesso
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che l’estensione dell’interrogativo che il pittore (l’uomo) rivolge a se stesso: per questo la frontalità, che rimane l’impostazione di ogni sua opera
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, che si manifesta nel bisogne di essere accolto o, che è lo stesso, di sprofondare. L’oggetto provoca così una proliferazione di stimoli e di
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verrebbe meno l’immaginario di un’epoca che dispone della fotografia e della televisione e che sta consegnando lo stesso cinema tra le rarità per
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’immagine e dall’oggetto, che escono fuori al termine di un processo di rifacimento al tempo stesso complesso come un’indagine ed elementare come un
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stesso una piccola novità. In appendice, sono stati riuniti per la prima volta alcuni testi, scritti e pubblicati in tempi successivi. Essi tracciano
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Espressionismo astratto e di Pittura d’azione. Allo stesso modo Rauschenberg, Johns, Dine, Oldenburg, Segal, Lichtenstein e Warhol, nell’arte americana
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