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Dunque, è sotto il segno gastronomico che si svolge il primo tempo di Oldenburg (per quanto l’americano abbia continuato anche dopo ad occuparsi di
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Nella sua condotta di lavoro tiene il primo posto il prelievo, dove si serve del calco, di questo strumento di presa abbreviata sulla realtà che, con
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da un pezzo del tutto svantaggiato, ed è solo a condizione di riportare questo ultimo allo stesso livello del primo che è possibile accorciare lo
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voglia cancellare la crudezza di un primo sguardo indifferente, che però ha bloccato la figura per sempre. Da qui discende il senso di aggiunta episodica
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pittore, le sue prime sculture risalgono al 1958, ma è solo del 1961, con L'uomo al tavolo, il suo primo esempio di figura in gesso modellata
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la facilità e il sollievo del commento verbale, quello dell’americano, dopo la sorpresa del primo contatto non agevole, costringe al silenzio, ed è
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presenza, secondo l’intensità con cui hanno toccato la coscienza e del posto che vi occupano. Alcune figure intere oppure scorciate tengono il primo
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. Il primo, dove due cieli sovrapposti fanno da cornice l’uno all’altro, porta al centro, veleggiante tra le nuvole quale astro del giorno, un
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dalle figure di Steve Canyon o di Johnny Hazard e ritrovare nei loro linguaggi Seurat e Matisse: l’ottica analitica del primo nell’ordinata frequenza
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John Wesley non sembrano andare oltre la tentazione del soggetto, del puro dato iconografico: pornografico, da marine in libera uscita nel primo
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acquistare una precisa identità formale, Arman ricorre con sistematicità a due opposti procedimenti. Il primo consiste nel moltiplicare lo stesso oggetto
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Dal gruppo di ascendenza baconiana si distacca col suo disimpegnato senso del gioco Joe Tilson. In un primo tempo questo artista ci ha dato una serie
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-ambiente e la stessa vita degli spettatori. In questa direzione l’atto del costruire l’oggetto passa in primo piano rispetto all’atto di «rifigurare
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primo avuto l’idea di un’originalità a norma di mercato che — proprio per ciò — era allora più originale di ogni altra». Ed ancora, «in Baudelaire il
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rispecchiare quella dell’uomo stesso e della sua convivenza storica minacciata. Il primo connubio avviene infatti fra il gesto del pittore e l’oggetto
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Col Neo-Dada l’universo degli oggetti si porta in primo piano, e per allacciare un contatto con esso gli artisti dispongono del gesto e della
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Simile impresa mette sempre in primo piano il tempo e il presente, giacché non esiste immersione, vita che si effonda e si esalti se non al presente
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della parete, lo spazio in Rauschenberg funge da primo strato portante 16. Non è affatto il vuoto o la tela che si è in obbligo di riempire, secondo
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maniera pregnante il tema della comune ricerca e di fornire alcuni strumenti ed un bagaglio teorico con un paio di concetti-chiave. Primo tra tutti quello
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questo primo schermo ottico. L’opera conserva, anzi, ed accresce il senso del faccia a faccia, dello scontro diretto più ancora che del rapporto
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distinguere l’esperienza del singolo da quella di tutti. La dissoluzione dell’individuo eccezionale ha collocato in primo piano l’uomo comune che, in
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È però inevitabile che l’esibizione dell’oggetto susciti una fila d’incidenti, si direbbe, a catena. Il primo ed ancora interno che può capitare all
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un happening, trova il suo primo attacco in questa dimensione ludica. Allora anche il ruolo che Oldenburg si inventa via via riceve un chiarimento
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cui l’oggetto è per lui in primo luogo tattile e poi visivo, tanto da coinvolgere lo scultore (l’uomo infine) in una compromissione fisica con la
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