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’interesse destato dalle cose stesse: essendo questo interesse altissimo, l’ottica cerca di abolire ogni intervallo, e l’oggetto tende a crescere, a
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In ogni punto le sgocciolature danno più la sensazione di leccornie o di sudicio e assai meno di vernice. Il sogno e la qualità della sostanza
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Ogni artista provvede la sua opera di un certo numero di agganci per attirare lo spettatore, come la creazione di un linguaggio porta sempre con sé
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‘non visibile’ meglio di ogni altro restituisce la strana non-presenza dell’anonimo, qualcosa che per l’eccessiva prossimità, come la lettera rubata
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sogno, ogni cosa qui appare molto nota, ma anche incomprensibile e scoraggiante, proprio la cruda sensazione che si prova quando parliamo della realtà
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presentano ogni volta una situazione il più possibile globale. Tuttavia, mentre sui cartelloni la situazione si presenta unitaria, trasparente al senso e
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anche troppo esplicita. Ogni ricerca di significati, di spremere una verità da questa babele che è l’universo cittadino, appare legittima e meritoria
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Per di più apparente, la tautologia in Lichtenstein si dimostra soltanto un’astuzia critica che, sbarazzando il pittore di ogni preoccupazione
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la vita dell’immagine tutta in superficie; privandola di profondità e di spessore, sacrifica ogni attributo narrativo ed espressivo alla semplice
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, non fosse altro dell’ordine statistico che, abolendo qualsiasi novità, livella preventivamente ogni avvenimento sull’uniformità del sempre eguale
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creazioni della vita; ma, in effetti, ogni minima parte dello spazio reale dell’uomo era ed è tuttora già saturato dalle immagini e dai prodotti di massa
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Assediati da ogni parte dagli oggetti, come il «nuovo inquilino» nella pièce emblematica di Ionesco, ci si illudeva di poterli tenere lontano dal
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ogni immagine fosse di accelerare l’esperienza e di occupare tutte le nostre facoltà di attenzione, essa fallirebbe ogni volta il suo obiettivo; essendo
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atteggiamento radicale non può spingere di per sé che verso risultati opposti, ogni generazione e ogni artista sforzandosi di caratterizzare al
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passivo che subisce e ratifica, di cui Warhol offre ogni volta il diagramma, il reperto oggettivo come un grafico statistico ci informa sull
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fronte all’evidenza del ‘così è’, privandoci di ogni possibilità di fuga. Ecco, dunque, la nostra esperienza astratta, non mai diretta del mondo, in
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universo che mette ormai a portata della mano dell’uomo la luna e ogni altro pianeta, non può mancare la concreta presenza dello spazio: ed è quanto ci
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avverte la presenza di un solo lato della questione, l’inerzia appunto degli oggetti banali, un insieme di scodelle, bottiglie e di ogni altro utensile
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Il presente discorso vale poi espressamente per Blake, che si propone appunto di rivelare lo spessore umano del folclore cittadino, trasformando ogni
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massa. Un’immagine su cui più volte è ritornato è la scatola, il packing che riveste ogni prodotto di largo consumo; e la sua indagine mira a
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commerciali così straordinariamente creatori d’immagini, la frequentazione insomma di un universo cittadino, tecnologico e massificato che supera da ogni
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repertorio metafisico di De Chirico. La storia, dimessa ogni veste di sussiego, è presente col suo inventario disparato di oggetti ormai addomesticati, e
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Per altro è il mercato il cardine della società moderna, e di fronte ad un mercato che trasforma immancabilmente ogni prodotto, compresa la stessa
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primo avuto l’idea di un’originalità a norma di mercato che — proprio per ciò — era allora più originale di ogni altra». Ed ancora, «in Baudelaire il
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una porzione del reale avviene ora ogni volta a scapito della totalità, così che il riferimento semantico dell’opera si presenta maggiormente
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stanno nelle loro opere ogni volta in precario ma produttivo e personalissimo equilibrio, dove, se il passato è rappresentato dall’Espressionismo
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Dadaismo storico. Allora come ora la cosa materiale affiora quale punto focale di ogni problema. Ma nel precisare i rapporti fra il vecchio e il nuovo
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nell’uso del nome che nelle loro opere corrisponde ogni volta alla cosa che designa. Non temono la ridondanza: il letto di Rauschenberg viene chiamato
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il prelievo dell’oggetto di ogni risonanza metafisica o comunque totalizzante, come di ogni sottinteso polemico, e nel considerarlo positivamente
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L’immagine di Robert Rauschenberg presenta in ogni punto grande eccitazione e fluidità: nata da un’estroversione, da una vitalità che ha detto di sì
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collega allo squisito Joseph Cornell), ma la chiave risolvente sfugge sempre di mano: di ogni avviata interpretazione puntualmente i nessi vengono
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la scoperta ed il consapevole sfruttamento delle possibilità produttive di eventi che possiedono gli oggetti e gli ambienti ordinari. Ogni sua
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preesistente ad ogni possibi azione. La priorità accordata al luogo materiale nei confronti d comportamento umano, come rientra in un modo comune d
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a Rauschenberg: immerso nella fluidità, ogni suo dettaglio richiama per legami fisici un altro; se l’artista è condannato a qualcosa lo è alla
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ogni altra facoltà dell’uomo, gli altri sensi avendogli prestato o subordinato gli attributi specifici, e la vita si sprigionasse solo dallo sguardo. La
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elimina ogni riserbo e ogni mistero; senza alcun residuo le cose non sono che la loro esteriorità pura, e se esiste tuttora culto (ed esiste indubbiamente
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Ogni senso, quoziente di esperienza varia da artista ad artista; e nondimeno esiste uno strato di sensibilità e d’esperienza che fa da sfondo a tutte
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quella singola, ma sulla molteplice esperienza pùbblica. L’approccio per penetrare nel mondo oggi non può essere che sociale e collettivo. Ogni singolo
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’universale si trova mescolato in ogni occupazione consueta.
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che a questo livello superficiale (nel senso di esperienza di superficie, come lo è ogni esperienza visiva), anonimo e quantitativo, è impossibile
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’oggetto accaparra su di sé ogni forma d’attenzione; un fatto che fa scartare immediatamente al pittore la soluzione equivoca ma perfetta di Jasper Johns
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ogni ordine, della realtà e dell’arte, delle parole, delle cose e dei segni 30. Per quanto confonda gli ordini, sa bene come sia arbitrario un simile
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prepotente gioco degli umori resta ancorato sempre ad una chiara esplorazione concettuale. Ogni cosa, si è detto, ha inizio dall’oggetto (dacché il
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agevolmente di ogni altro la parete soddisfa tale esigenza. La parete occlude l’intero campo percettivo; ogni senso di claustrofobia si riversa contro questo
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Una delle prime facoltà chiamata in causa è quella linguistica; con essa si cerca di raggiungere l’oggetto, di classificarlo distinguendolo da ogni
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che l’estensione dell’interrogativo che il pittore (l’uomo) rivolge a se stesso: per questo la frontalità, che rimane l’impostazione di ogni sua opera
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Sempre attivo in Claes Oldenburg, il sottofondo onirico meglio ancora che psicologico imprime una costante distorsione ad ogni frammento ricreato
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Ma in quale direzione espandere le voglie dei sensi, ritrovare corporalmente le cose se il mondo nella sua normalità respinge ogni richiesta del
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frigidaire. Intanto è un’avanguardia ultima e possiede di ogni ripresa i caratteri ripetitivi e consapevoli. Nell’oscillazione pendolare in cui si è
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processo, rendendo automatica l’esperienza ed impedendo quindi ogni esercizio diretto — è una riflessione di Walter Benjamin —, mette capo appunto ad
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