Pop art
La Pop Art, non meno del Neo-Dada, fa ormai parte del corpo vivo dell’arte del XX secolo, come ne fanno parte l’Espressionismo, il Cubismo, la
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misura la distanza che separa la negazione di una posizione neo-dada dalla fredda positività di una posizione pop. Giacché non deve sfuggire che nell
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Ad esempio, mentre nel Neo-Dada americano l’oggetto risulta recuperato attraverso i procedimenti della Pittura d’azione, nelle concomitanti
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Una linea Neo-Dada è rintracciabile nella sperimentazione di Gianfranco Baruchello (come in Gianni Emilio Simonetti), specie nei suoi montaggi di
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Il nuovo punto di partenza, non Neo-Dada ma più latamente pop, nelle prove iniziali di Schifano, di Kounellis e di Mauri, appare meno intellettuale e
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La riduzione della tela alla essenzialità dello schermo ritorna nello sperimentalismo di Fabio Mauri, che si muove fra Neo-Dada ed anticipazioni pop
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’area che è stata definita, fra l’altro, Neo-Metafisica. Franco Angeli introduce nelle sue tele i simboli della storia e del potere, la croce uncinata
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Neo-Dada
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della successione vanno dal Neo-Dada alla Pop Art, anche l’esempio dell'Espressionismo astratto, come dell’intero arco informale, regredisce nello
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E in questo ambito diviso fra il gesto e la materia, che il Neo-Dada segna la sua frattura, secondo quei modi e quei tempi messi distintamente in
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Nei risvolti della nuova arte americana (Neo-Dada e Pop Art) permane infatti, eccitante e tormentosa, la sensazione che la realtà si muova
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diversa ubiquità che la nuova opera presuppone, quella del singolo nella folla e nell’intreccio di strade della metropoli. Col Neo-Dada una città sentita e
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, convertendola alla concretezza, che alcuni artisti del Neo-Dada sono arrivati a riscoprire l’usura e la vulnerabilità dell’ambiente urbano, che può
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Al contrario il termine Neo-Dada (New Dada) suggerisce una interpretazione riduttiva di questo ritorno all’oggetto, confinandolo più in ambito
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Col Neo-Dada l’universo degli oggetti si porta in primo piano, e per allacciare un contatto con esso gli artisti dispongono del gesto e della
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istituire all’interno de Neo-Dada (gesto, inflazione dei dettagli, montaggio, da una parte gesto-percezione, neutralità intenzionale ed isolamento del
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di prevaricazione della vista che ha finito per identificare le cose con la loro mobile ed artificiale pelle visiva. Ancora come nel Neo-Dada l
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Gli ovvi precedenti di tutta questa strumentazione si ritrovano i Rauschenberg ed in Johns, ed anche in quella figura di passaggio fra Neo-Dada e Pop
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Una cosa è certa: è stata nel suo insieme e nelle sue diramazioni, Neo-Dada, Pop Art, happening, musica di John Cage, coreografia di Merce Cunningham
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Anche la Pop Art, come il suo precedente immediato, il Neo-Dada, rientrano nell’avanguardia, ma in un episodio che oggi sappiamo ultimo, quello che è
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Oggi possiamo considerare la Pop Art in particolare, più ancora che il Neo-Dada, come la creazione di un sistema — sotto? sopra? collaterale, forse
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una simile situazione, gli artisti del Neo-Dada e della Pop Art accettano non solo di entrare, ma di porre l’arte nel circuito dei mass media con una
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teoria dei formalisti russi. Si deve considerare ancora lo spaesamento, accanto alla tecnica del rifacimento, come il procedimento di base del Neo
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riflessione, a partire dal fenomeno teatrale degli happenings promosso dagli artisti gravitanti attorno al Neo-Dada; disegnano infine un profilo di
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la sua comparsa clamorosa. Ciò ha avuto inizio a partire dalla seconda metà degli anni Cinquanta, e da questa data, termini quali Neo-Dada e Pop Art
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