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di alterazione, che sta alla base di tutto il suo lavoro.
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offre appigli o interruzioni nel suo ritmo di scorrimento. È in tale dimensione che Segal porta avanti il suo lavoro, con l’obiettivo di conferire
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Nella sua condotta di lavoro tiene il primo posto il prelievo, dove si serve del calco, di questo strumento di presa abbreviata sulla realtà che, con
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tendenza alla specializzazione del lavoro nella società moderna, raggiungendo anche l’arte visuale, pone in liquidazione definitiva, assieme alla figura
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Per altro, Lichtenstein allarga ulteriormente lo spazio del suo lavoro: se gli oggetti e i personaggi hanno fissato le sue prime posizioni, la
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dal riconoscimento della profonda razionalità del dato meccanico. L’ottica che guida questo lavoro solo in via secondaria è quella naturale della vista
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Dal lavoro che sin qui ha accumulato, l’americano tira adesso una conclusione inevitabile: come tutti i linguaggi commerciali, anche quello del
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promozione del lato visivo del cartoon. Alla fine, il lavoro di Lichtenstein si rivela animato da una volontà consapevolmente estetica che scatta quale
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Coerentemente il suo lavoro coinvolge i contenuti della cronaca e dell’idealità consumistica assieme al linguaggio meccanico che li ha messi in
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È ad avvenimenti di questo tipo coinvolgenti l’esistenza di milioni d’individui, che si riallaccia il lavoro di Warhol. Poiché, se è vero che quanto
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Ancora un caso particolare, ma decisamente alto, è rappresentato dal lavoro di Louise Nevelson, dove la visione da realistica e urbana, «bassa
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, dall’elaborazione fattane da Restany; tuttavia, esaminando il lavoro dei più tipici nouveaux réalistes, si precisa poi che l’intervento di ciascun
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Al di là delle sue indubbie aperture mitologiche, tutto il lavoro di Yves Klein può essere letto anche come un azzeramento di qualunque strumento
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significato del lavoro di Christo. Che poi non è tanto una distruzione d’identità, come in Arman, quanto un occultamento d’identità, col quale si
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In connessione col lavoro condotto sugli oggetti trovati che collega Arman e Tinguely, César, Christo e Spoerri, tutto un altro settore dei nouveaux
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Il manifesto accompagna Rotella fin dall’inizio del suo lavoro, segnando le diverse tappe di una tempestiva ed originale evoluzione. All’inizio
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Diametralmente opposto appare Smith. Nel suo lavoro, l’attenzione per l’efficacia comunicativa dell’immagine si unisce ad una costante attenzione
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Blake ha preferito, in una fase del suo lavoro, evocare temi e protagonisti dei mitici anni Venti, fino a spingersi ad affrontare composizioni
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Un immediato riscontro lo si ritrova nel lavoro concomitante nel tempo, ma diversissimo nei risultati, di Peter Blake e di Richard Smith. Quanto
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indirettamente è l’attenzione che Alberto Burri ha sempre rivolto alla materia e all’oggetto ad orientare il lavoro degli artisti italiani, come il suo
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dimostrativo assegnato all’arte, e per la spiccata inclinazione a privilegiare l’aspetto intellettuale del lavoro estetico, Manzoni si ricollega al
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Conseguentemente l’ottica dell’artista viene sottoposta ad un intenso lavoro di rettifica: l’obiettivo è rivolto ora ad inquadrare, non già l
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In tutt’altra area ci conduce il lavoro di Enrico Baj e di Valerio Adami, a cui possiamo accostare la pittura di Concetto Pozzati e di Emilio Tadini
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elementare su cui si fonda il suo lavoro è la duplicazione dello specchio; ma la realtà riflessa dalla superficie di Pistoletto riceve un ulteriore
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intatta di possibilità inventive. L’inedito stava per troppa vicinanza nascosto al lavoro delle mani e dello sguardo, perduti dietro l’eccentrico e le sue
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) è di accettare preventivamente la prospettiva sociale e l’inevitabile trasformazione del lavoro artistico in merce, dichiarando magari ed esibendo di
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Sotto questo profilo si delinea essenzialmente il lavoro cruciale di Rauschenberg che procede, non già per successive selezioni, ma con uno spirito
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strettamente sul suo lavoro, centra con esattezza icastica i punti fondamentali: «Mi sembra che lo spirito sia completamente diverso. Per Dada si trattava
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il piano potrebbe assorbire il mondo, allacciarsi col tutto; ed il senso appunto del lavoro di Rauschenberg è questo slancio abbracciante l’attuale
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Dopo questa splendida apertura, Johns procede nel lavoro attraverso modifiche e successivi arricchimenti, conservando però sempre due costanti
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figurativamente si traduce quale fenomeno ottico (la ripetizione) o meccanico (la riproducibilità), si trova tanto all’origine del lavoro dell’artista che alla
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mutato di segno e di valore. Da questo punto di vista il lavoro dell’artista si qualifica come un atto di mediazione; e proprio per tale caratteristica la
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corrispondenza o non degli oggetti alle voglie dell’uomo), ed è proprio questo strato interno ad alimentare il lavoro dell’americano. Scopo delle sue sculture
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rovescio, in debito nei suoi confronti, come l’Arte concettuale si dimostra debitrice del lavoro di Johns, di Dine e pure di Manzoni, e l’Arte povera nei
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